Tra ristoratori e albergatori è radicata l'idea che in piena stagione:
- Non ci sono giorni di riposo.
- Non ci sono orari.
- Non si pagano gli straordinari.
- Lo stipendio è basso e pagato in ritardo.
Incredibile che fatichino un po' a trovare personale, eh.
Ma poi... >>>
è da notare come - anche a stagione avviata - siano spesso alla ricerca di personale aggiuntivo. In realtà hanno il personale che serve, come previsto a inizio stagione, solo che a un certo punto le persone sono bollite, fuse, non lavorano più bene, e tutto va in confusione. >>>
Così assumono al volo qualcun altro, magari tuttannero che non c'è nemmeno tempo per i contratti, oppure cercano qualcuno solo per weekend in certi orari. Spesso non trovano perché è assurdo andarci per fare 2 ore sabato e 2 ore domenica per 50 euro totali... >>>
Così si disperano, si incazzano, e i clienti se ne accorgono. Già stava andando tutto male, ora con i clienti nervosi (che percepiscono l'aria che tira, ovvero personale stremato e titolari incazzati) apriti cielo: un disastro. Tutto questo perché? >>>
Perché semplicemente hanno creduto che sfruttare la gente come bestie da soma per "la stagione" sia un grosso risparmio che consente di fare quell'agognato utile netto corposo che puoi viverci tutto l'anno. Niente di più sbagliato. >>>
Se avessero organizzato tutto con turni brevi (esempio: il cameriere che fa colazione e pranzo non fa la cena), contratti giusti, giorno di riposo ecc. sarebbe filato tutto liscio per tutta la stagione >>>
(eventuali malattie e assenze comprese, che possono essere coperte in straordinario, retribuito, dagli altri che avendo turni brevi non hanno problemi), i clienti tutti molto contenti, recensioni positive, costi poco più alti ma fatturato in crescita= Utile netto ottimo.
Insomma, c'è la crisi covid, ci sono mille problemi e mille difficoltà ma proprio per questo motivo sarebbe secondo me l'occasione buona per riorganizzarsi e diventare più professionali e più schematici, con vantaggi presenti e futuri.
My two cents...
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La narrazione che Giuseppe Conte fa di sé stesso è sempre incentrata su un fatto che lui vuole far apparire incontestabile: "Grazie al mio lavoro arriveranno 209 miliardi dall'Europa!". Per capire meglio, però, dovremmo fare un passo indietro: >>>
Ricapitolando, già a marzo-aprile 2020 si era iniziato a discutere delle difficoltà dell'Italia ad affrontare i costi economici dei lockdown, visto che il ns. debito pubblico stava già al 135% del PIL. >>>
Come strumento di sostegno (accessibile a tutti) l'EU stava mettendo in campo il MES "pandemico" - vincolato alle sole spese sanitarie (36mld ipotetici per noi) e il SURE (cassa integrazione). Poca roba e molto vincolata >>>
Bene #Draghi sul Mes sanitario: con pragmatismo e serietà ha tappato la bocca a tutti spiegando che prima ci vuole un piano di ristrutturazione e potenziamento della Sanità, diversamente si rischia di buttare via quei soldi. Ok, fino a qui ci siamo. Però c'è un altro MES, >>>
di cui nessuno vuole mai parlare, e se lo si fa è tutto un corale e univoco "Vade retro Satana!". Sto parlando del MES vero, quello grosso, con importi anche di 200-300 mld, vincolati a memorandum di riforme e a vigilanza esterna. Dura eh? Sono d'accordo. Eppure... >>>
Si sta facendo viva l'inflazione, e potrebbe farlo in modo più deciso e preoccupante a fine epidemia. Non è uno scherzo per un Paese con oltre 160% debito/PIL: con inflazione anche solo del 2-3% gli investitori privati si liberano dei Btp tasso zerovirgola, perché non coprono. >
Piccola analisi (da profano) dello stile di #Draghi nel rispondere alle domande in #conferenzastampa :
Si potrebbe definire un modalità "circolare". Mi spiego meglio: >>>
Nel rispondere inizia sempre con un tono perentorio che restituisce una sensazione di assoluta autorità. Poi - in modo quasi inaspettato, avendo generato un po' di soggezione nell'interlocutore - vira su un tono più confidenziale, bonario, spesso addirittura ironico. >>>
Infine, torna al tono secco e autorevole, portando il discorso sul piano pratico, sbrogliando la complessità del tema in modo disarmante, esortando l'interlocutore a un approccio pragmatico. >>>
Non è un'invenzione medievale. Nel Medioevo contro la Peste, si facevano le quarantene localizzate. Un metodo affinato poi nei secoli fino al 1720 (Peste di Marsiglia). Consisteva in chiusure totali dei focolai (si chiudevano gli accessi esterni, non le persone in casa).
Il metodo delle quarantene super-localizzate nel tempo fu organizzato sempre meglio, con prefetture apposite aventi ampi poteri e capaci di interventi molto tempestivi per mantenere molto ristretta la zona del focolaio iniziale. Per fare un esempio:
nel 1500-1600 le zone di Codogno e Bergamo sarebbero state blindate tempestivamente all'insorgere dei primi casi. Nessuno autorizzato a entrare-uscire. Anche le merci subivano quarantene e potevano essere trasferite con l'aiuto dei soldati senza far entrare i corrieri.
@Rousseau_OS@RaphaelRaduzzi Questa la chiamate dispensa informativa? A me pare semplicemente un'arringa contro il MES piena di imprecisioni e di conclusioni tendenziose e strampalate. Ad esempio non si cita minimamente il fatto (fondamentale) che la Grecia aveva truccato i conti pubblici... 1/n
@Rousseau_OS@RaphaelRaduzzi Si insiste sul presunto dovere della Bce di acquistare debito greco, e non si evidenzia che c'erano molte opposizioni politiche di principio in Eu, avendo la Grecia mentito spudoratamente. Poi si afferma che il capitale sottoscritto potrebbe essere in teoria richiesto... 2/n
@Rousseau_OS@RaphaelRaduzzi Ma non si spiega come funziona l'approvvigionamento dei fondi: in realtà il capitale versato (l'Italia ha fino ad ora versato al Mes 14,4 mld) serve a garanzia per emissione di bond propri sul mercato, quindi il Mes emette quei famosi Eurobond che tanto venivano caldeggiati...3/
Come spiega in modo semplice questo articolo sulla prestigiosa rivista scientifica The Lancet, il Covid-19 non è una pandemia bensì una SINDEMIA. Cosa comporta questa diversa considerazione? [thread...]
Una sindemia è una patologia trasmissibile che si va a instaurare su altre patologie non trasmissibili preesistenti nella società colpita (ad es. ipertensione, cancro, diabete, cardiopatie... ) aggravandole e generando gravi danni. Detto questo:
Premesso ovviamente che non sono un epidemiologo, nè un medico, e parlo da profano che cerca di stimolare dibattito sulla questione - possiamo provare a capire come potrebbero impattare i metodi che stiamo usando alla luce del fatto che si tratta di sindemia?