Nei giorni di festa sospenderò la lettura dei temi sull'istruzione superiore fiorentino nell'800 per riprendere in mano un testo più leggero 😂
Scherzi a parte si tratta di una ricerca molto interessante sulla parabola dell'istruzione cattolica negli USA 👇
Fin dall'inizio della scolarizzazione di massa, le scuole cattoliche sono state le istituzioni educative confessionali più favorevoli al sostegno pubblico alle loro iscrizioni, differenziandosi dal rigoroso separatisti protestante per varie ragioni
Da un lato c'era la consapevolezza di appoggiarsi a istituzioni e a una cultura abbastanza forte da resistere agli inevitabili tentativi di ingerenza da parte di un potere pubblico "pagante". Ma a ciò si aggiungeva anche una loro specifica funzione sociale
Le scuole cattoliche univano agli obiettivi di istruzione quelli caritativa, di aiuto ai settori più deboli, e di conseguenza di ricompattamento della comunità dei fedeli di fronte ai rischi della modernizzazione urbana
Per un apparente paradosso, proprio la recente diffusione dei voucher per l'iscrizione a scuole private ha messo profondamente in crisi questa vocazione sociale, rendendo le scuole cattoliche sempre più istituti di qualità a caccia di studenti in grado di portare rette più alte
Questo si deve certo a fattori interni alla Chiesa più che al mondo della scuola, col processo di secolarizzazione che ovunque ha inaridito le tradizionali fonti di sostentamento dell'istituzione (proprietà immobiliari e offerte)...
...spingendo a trasformare le attività caritative (specie ospedali e scuole) in vere imprese economiche profittevoli. Un problema comune a tutto in mondo, acuito negli USA dal crollo delle offerte in seguito ai ripetuti scandali sessuali
Ma fanno la loro parte anche l'aumento della concorrenza nel "mercato" scolastico, con la conseguente necessità di spremere al massimo i possibili introiti per restare al passo, e lo sforzo per avere risultati agli standardized tests adeguati a retta e richieste statali
In breve, anche a prescindere dalle riserve tecniche sulle modalità di valutazione dei servizi scolastici USA quello che le recenti politiche hanno ottenuto è la diffusa e forzata omologazione verso un unico modello di offerta educativa, quella della "qualità che si paga"...
...mettendo in serie difficoltà gli attori impegnati in altri ambiti in cui la scuola è fondamentale, dalla prevenzione del disagio giovanile, all'elevazione sociale di chi è svantaggiato, al consolidamento dei legami di comunità.
Magari pensiamoci anche noi...
*sull'Istituto
(Questo è altro in un mio libretto su scuola e politica negli USA tra 1980 e 2020 di prossima uscita 😄)
*separatismo

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10 Aug
Breve (e iper schematico, ovviamente) thread per i duri di comprendonio sul rapporto tra politica e ricerca scientifica, in qualsiasi ambito, anche nelle scienze sociali, anche nella politica universitaria. Così mettiamo in chiaro le cose una volta per tutte
La politica tra le tante cose è gestione del consenso e degli orientamenti generali di elettori e opinione pubblica. Chiaramente funziona meglio se tutti gli attori (cittadini, rappresentanti, gruppi di pressione) si fanno sui temi un'opinione informata...
...ma è anche giusto, oltreché inevitabile, che le due dinamiche esprimano innanzitutto logiche si consenso.
Ecco, le istituzioni politiche, schematizzando al massimo, hanno il compito di (e la legittimità per) individuare gli obiettivi generali
Read 10 tweets
7 Aug
Spesso si parla di un problema italiano di "analfabetismo scientifico". La questione così mi è sempre sembrata posta in modo inappropriato, e ultimamente sono convinto che l'errore possa anche essere pericoloso
THREAD 👇👇👇
Prima di tutto, dire che in Italia non si conoscono abbastanza la scienza e il suo metodo d'indagine dà per sottinteso che invece si studiano "troppo" bene le discipline umanistiche, togliendo tempo alle "cose importanti"
Anche se non si arriva ai livelli dei giovani dottorandi che sperano di farsi notare da Boldrin o da uno dei suoi sodali berciando di abolizione del liceo classico, un orientamento del genere è sbagliato, prima che offensivo
Read 17 tweets
27 Jul
"L'aria di questa Scuola noi la respirammo fin dai primi giorni.... Tutti uguali, perché tutti liberi da cure materiali. Ai servizi, al vitto, c’era chi pensava per noi.… Piena libertà spirituale in animi sgombri da ogni prosaica cura della vita d’ogni giorno….
...Libertà spirituale, che è il terreno in cui mette radice quel puro e disinteressato e irresistibile e ombroso amore del sapere"

Il riferimento per come doveva funzionare la @scuolanormale era nelle parole di uno dei suoi allievi più discussi eppure (o perché) più grandi
Da qualche mese emergono voci di allarme sul fatto che qualcosa non funziona come dovrebbe. Il documento delle diplomate e dei diplomati della Classe di lettere che sta facendo molto discutere ed è stato ripreso oggi da @rivistailmulino...
rivistailmulino.it/a/eccellenza-o…
Read 9 tweets
25 Jul
Quando per fare i grafici chiami il parrucchiere e per parlare di storia della filosofia un padroncino, poi finisci così. e chi legittima quel canale pure.
Non mi do pace. Al di là di singoli punti tutti rivedibili, un insegnante, un educatore, come fa a non essere colpito dal coraggio, dalla lucidità e dalla proprietà di analisi con cui un gruppo di studenti e studentesse affronta un tema così complesso e controverso?
E dalla capacità di assumere toni e linguaggi propri di una presa di posizione squisitamente civile e politica e non di un intervento a un seminario accademico?
Read 8 tweets
25 Jul
THREAD👇👇👇
Travolto dal precipitare degli eventi dei 45 giorni successivi, fino all'armistizio e alla doppia occupazione che ha reso l'Italia un fronte di guerra, il tornante del 25 luglio è spesso sottovalutato, eppure presenta molti aspetti di complessità
In primo luogo, come è nato l'ordine del giorno Grandi con cui il Gran Consiglio obbliga il duce a rimettere immediatamente al re i suoi poteri militari? Possibile che sia stato stilato e abbia raccolto consenso senza che Mussolini se ne accorgesse?
Il biografo di Dino Grandi, Paolo Nello, presenta una tesi "estrema", ovvero quella per cui potesse essere stato Mussolini stesso a promuovere un'assunzione di responsabilità da parte del re nel tentativo, disperato, di un'uscita "concordata" dalla guerra ormai disastrosa
Read 16 tweets
23 Jul
(E senza la risposta sotto godi solo a metà)
Cioè, gli appunti di merito al discorso ci possono essere eccome: dall'atteggiamento troppo "puro" a qualche incomprensione sul ruolo nazionale dell'alta formazione per il caso Napoli ad altro. Poi nell'insieme coglie nel segno sui temi strutturali
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