Convocazione in una commissione di dottorato.
Resto del mondo: una breve mail e uno massimo due allegati chiari e precisi sulle norme dell'università.
Italia: PEC di 34 righe, 16 allegati, di cui quello per il rimborso spese ha oltre 20 pagine di regole.
Notare che all'estero la PEC non esiste e ti arriva questa mail con allegata una mail con allegati i 16 allegati, più due coccodrilli e un orangotango.
La chicca: uno degli hotel convenzionati per noi commissari è un convento con foresteria.
Tutta vita!
Ci sono delle chicche favolose.
Prima di toccare i fogli della commissione, ci ricordano di lavarci le mani.
Io sono italiano, quindi ho il codice fiscale.
Ma ogni commissario, inclusi quelli stranieri, deve possederlo. Se uno straniero non lo ha (come ovvio), deve farne richiesta prima della riunione della commissione.
Il codice fiscale...
Non ho usato iperboli: gli allegati sono 16.
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Quella di Hanley è una regoletta che si applica per avere una stima veloce dell'intervallo di confidenza della probabilità di accadimento di uno specifico evento in una popolazione, analizzando un campione di n>30 individui (indipendenti o almeno scambiabili).
Se su n>30 individui l'evento non si è manifestato, la probabilità di accadimento nella popolazione starà al 95% nell'intervallo [0,3/n].
Al 99% nell'intervallo [0,4.6/n].
Se per esempio un vaccino è testato su una campione di 3000 individui, e nessuno di questi ha effetti collaterali di un determinato tipo (es: la febbre), avremo che la probabilità di sviluppare la febbre starà, al 95%, nell'intervallo [0,3/3000], ossia [0,0.001].
"Le nove cifre degli indiani sono queste: 9 8 7 6 5 4 3 2 1. Con tali nove cifre, e con il simbolo 0, dagli arabi chiamano zefiro (vi ricorda lo zero?!), qualsiasi numero può essere scritto, come sarà dimostrato più avanti."
Con queste parole si apre uno dei libri che hanno permesso la nascita della matematica moderna, e con essa della teoria della probabilità (come si capisce bene da alcuni passi della "Summa de arithmetica, geometria, proportioni et proportionalita" di Luca Pacioli).
Parliamo del Liber Abbaci di Fibonacci, all'anagrafe Leonardo Pisano.
In tale testo fondamentale, scritto in latino per la prima volta nel 1202, e seguito da diverse riscritture (la più nota quella del 1228), Fibonacci introduce in Italia e in Europa
Se è vero che la moderna teoria della probabilità si sviluppa durante il Rinascimento, sia per motivi filosofico-religiosi (nuovo antropocentrismo) che tecnici (prima di Fibonacci, e ancor più prima di Pacioli e Cardano, non avevamo gli strumenti matematici
per descrivere il caso), è anche vero che nell'antichità si ritrovano alcuni ragionamenti probabilistici di grandissimo interesse tecnico e storico (nel senso di storia della matematica).
Ad esempio in Lao Tzu e Sun Tzu si trovano riferimenti non banali ai concetti di rischio, incertezza e puro caso. Lao Tzu è stato uno dei primi a introdurre la distinzione tra "assumere un rischio" e "correre un rischio", distinzione fondamentale per l'approccio
Che ne pensate della tesi di laurea?
Io sono favorevole a renderla opzionale, lasciando la possibilità allo studente di sostituirla con corsi aggiuntivi e/o stage.
La tesi può essere una grande opportunità di crescita personale, ma per tanti si riduce a scopiazzare qua e là.
E la colpa non è solo dello studente che la prende sottogamba, ma anche del docente accondiscendente, e dei tempi di ricerca e stesura che stanno diventando sempre più assurdi.
Se voglio continuare gli studi, tenderò a scegliere la tesi, per mostrare le mie capacità di fare
ricerca. Io leggo sempre le tesi di chi invito al colloquio di selezione per un posto di PhD: una tesi dice molto sul candidato.
Ma uno stage fatto bene è ugualmente formativo. Quando coordinavo la specializzazione di ingegneria finanziaria passavo molto tempo a stringere accordi
Come prevedibile e previsto.
E la colpa è solo in minima parte della DAD (che poi DAD è stata in pochi casi, molto più spesso roba raffazzonata).
La dispersione scolastica è una caratteristica della scuola italiana da sempre, ma è più comodo trovare il singolo colpevole.
Un po' come quando la gente si scagliava (e si scaglia) contro i MOOC, perché avrebbero distrutto l'università.
Ovviamente tutta gente che non ha mai creato un MOOC, non ne ha mai seguito uno, e probabilmente manco conosce il significato della sigla.
La didattica a distanza (e i MOOC ne sono uno dei vari esempi) è uno strumento, né buono né cattivo, con limiti e pregi.
Se ti dai la zappa sui piedi, la colpa non è della zappa, sei tu incapace.
Sunto scanzonato: certi modelli non funzionano a scopo predittivo, ma sono utili per "spaventare", perché la gente, inclusi gli esperti, tendono ad essere troppo ottimisti.
Ma gridare al lupo al lupo, in termini di risk management non è dannoso, di più.
Il che non significa che non servano a nulla, come qualcuno sostiene.
Sono utilissimi, ma lo sono ex post, per capire e imparare, in vista della prossima pandemia, che tanto prima o poi arriva.
Anche nel mio corso di "Applied Forecasting," insieme ad un esperto del calibro di @spyrosmakrid, faccio spesso la parte del bastian contrario.
Lo faccio perché penso che sia impossibile fare previsioni?
No, per il motivo opposto. Perché penso che il forecasting