Milioni di persone ancora non si sono vaccinate per scelta. Tra loro ci sono persone spaventate, confuse, in cerca di informazioni da fonti attendibili. Questa confusione è stata generata da una comunicazione caotica, spesso piegata a placare ansie collettive con proclami poco
chiari. Molte persone cercano risposte sul web o sui social media e in molti casi su internet si imbattono nelle fake news che alimentano ancora di più dubbi e paure. Questi dubbi e paure vanno chiariti da parte degli esperti. Viviamo in una società e, a mio avviso, è un dovere
morale da parte degli esperti di rispondere a domande, anche scomode, di diramare i dubbi, le paure, di indirizzare le persone a informarsi su fonti ufficiali e non dalle fake news. "È un lavoraccio, chi te lo fa fare, mica ti pagano per questo, lasciali nei loro dubbi, tanto tu
sei vaccinato, il problema è loro che sono ancora scoperti". Questa è la frase che sento più spesso quando tento di fare informazione. Invece, aiutare persone impaurite a chiarire i loro dubbi è quello che deve essere fatto dagli esperti. Non ci si può girare sempre dall'altra
parte. Più alto è il numero di vaccinati e prima chiudiamo la partita con la pandemia. Quindi, convincere persone impaurite a vaccinarsi senza timore è anche interesse di chi, come me, il vaccino lo ha fatto mesi fa. Mettere a disposizione il mio tempo per chiarire i dubbi delle
Persone non è perdere tempo, ma è offrire un servizio che è a beneficio della collettività. E per fortuna moltissimi miei colleghi su twitter la pensano come me e fanno servizio di informazione gratuito e di qualità. Alle fake news c'è sempre un'alternativa valida. Basta cercare.
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Quindi fatemi capire: la scienza mette a punto vaccini super efficaci a tempo record che hanno abbattuto tutte le curve epidemiologiche, 80% della popolazione vaccinabile ha completato ciclo vaccinale, porta mascherine e soffre restrizioni da quasi 2 anni e ora che finalmente ci
si può iniziare a riaffacciare alla normalità, un Paese intero deve essere di nuovo in scacco per colpa di poche centinaia di migliaia di persone che non vogliono vaccinarsi o vogliono i tamponi gratis? I tamponi gratis?? Dopo 2 anni di pandemia?? Cioè lo Stato dovrebbe pagare i
reagenti, il personale che effettua il tampone e quello che fa la PCR a oltranza per poche centinaia di migliaia di persone su 60 milioni che si ostinano a fare una battaglia senza senso? Io direi ANCHE NO E ANCHE BASTA ADESSO!!! Le persone hanno bisogno di tornare alla normalità
Perché decisione dell' FDA di autorizzare 3a dose di vaccino Pfizer SOLO per over 65, persone fragili e persone che fanno lavori che li espongono ad alto rischio di infezione (es medici, infermieri, personale dei supermercati etc) é la scelta più saggia: cnn.com/2021/09/22/hea…
1) PERSONE FRAGILI (esempio trapiantati, immunodepressi, malati oncologici in terapia con farmaci immunosoppressori, persone con diverse patologie concomitanti): sono le persone con il sistema immunitario più fragile, quindi necessitano assolutamente di una terza dose di rinforzo
soprattutto ora con la variante delta. Quindi con loro procedere subito con la terza dose. 2) OVER 65: con l'età il sistema immunitario tende a indebolirsi, quindi per queste persone 2 dosi non sono sufficienti per conferire una protezione adeguata come per gli under 65 sani.
Prendendo in considerazione solo il livello di anticorpi neutralizzanti per determinare efficacia dei vaccini anti #COVID19 ci vorrà sempre una dose di vaccino ogni 6 mesi, perchè gli anticorpi neutralizzanti tenderanno sempre a decrescere nel tempo.. A questo punto sorgono
3 importanti quesiti scientifici che sarebbe opportuno chiarificare bene: 1) I vaccini inducono anche maturazione di cellule B della memoria, che produrranno altri anticorpi neutralizzanti se un vaccinato viene a contatto con il virus in futuro, e cellule T della memoria.
Queste due componenti del sistema immunitario potrebbero garantire una protezione a lungo termine. Perchè basare la decisione di dare un boost solo su durata degli anticorpi neutralizzanti? La popolazione generale ha davvero bisogno di un boost ogni 6 mesi?
Perché misurazione di anticorpi neutralizzanti dopo vaccino non sono unico parametro da tenere in considerazione per misurare efficacia dei vaccini anti #COVID19 ? 1) anticorpi neutralizzanti decrescono nel tempo 2) ruolo cruciale delle cellule B della memoria:
Il vaccino induce la maturazione di cellule B della memoria, che sono le cellule che produrranno altri anticorpi neutralizzanti se dovessimo venire in contatto con il virus dopo il vaccino. 3) maturazione delle cellule B della memoria indotta dai vaccini permette al soggetto
Vaccinato di produrre diversi anticorpi neutralizzanti che lo proteggono dalle diverse varianti del #SARSCoV2, inclusa la delta.
CONCLUSIONE: anche se dopo pochi mesi dalla vaccinazione si hanno pochi anticorpi neutralizzanti, si è ancora protetti, perché vaccino induce
3a dose di vaccino per tutti? Non facciamoci prendere dall'isteria da vaccino ora.
Il motivo per cui una 3a dose deve essere data solo a particolari categorie e non a tutti viene spiegato in un articolo pubblicato oggi su Lancet. I punti salienti sono i seguenti:
1) 3a dose potrebbe essere appropriata per i soggetti in cui il primo ciclo vaccinale non ha fornito un' adeguata protezione (es soggetti immunocompromessi o fragili che non hanno risposto in maniera robusta al primo ciclo vaccinale)
2) vaccinare troppo presto intera popolazione dopo la fine del primo ciclo vaccinale o vaccinare intera popolazione troppo frequentemente potrebbe aumentare rischio di effetti collaterali immuno-mediati (es miocarditi o sindrome di Guillan-Barre)
chiariamo un concetto fondamentale: anticorpi monoclonali non possono sostituire i vaccini per un semplice motivo biologico:
VACCINI: conferiscono un' immunità duratura nel tempo e vengono somministrati in soggetti sani per prevenire o alleviare i sintomi in caso di infezione
ANTICORPI MONOCLONALI: neutralizzano il virus in soggetti che sono già stati infettati con il virus e hanno sviluppato sintomi gravi di #COVID19. Una volta somministrati hanno una permanenza nel sangue del paziente di poche settimane, quindi la loro azione è limitata nel tempo e
ridotta solo a pazienti che ne possono trarre beneficio. Non possono essere utilizzati su larga scala come i vaccini per vari motivi, inclusi: 1) costi troppo elevati su larga scala 2) vaccini possono essere somministrati anche fuori da ospedale, mentre infusione con anticorpi