come a suo tempo la compagna #fornero, anche #aloksharma con le sue lacrime di coccodrillo ha cercato di camuffare il fallimento di #cop26 dietro a un po' di sentimentalismo spicciolo 1/19
già due volte ministro del pessimo governo May, #aloksharma, secondo il Guardian’s Polluters Project che monitora le posizioni dei parlamentari inglesi in tema ambientale, ha votato contro le principali iniziative in tema di lotta ai cambiamenti climatici 11 volte su 13 2/19
è anche famoso per essersi opposto a quel disastro ambientale che è l'ampliamento di #heatrow fino a quando c'era da raccogliere voti, per poi cambiare idea una volta eletto dicendo che "sono gli uomini di affari di Londra che ce lo chiedono" 3/19
ora gli uomini d’affari di cui, come tutti i governi occidentali attuali, è portavoce, gli chiedono un’altra cosa: far pagare i costi della #transizioneecologica ai più poveri, e, ancora più importante, scaricare tutta la responsabilità sui paesi in via di sviluppo 4/19
primi fra tutti #India e #Cina, che secondo i media occidentali sono i veri responsabili dell’ennesimo fallimento. si dimenticano di dare il contesto, come fanno sempre quando il contesto non è favorevole agli oligarchi che gli danno lo stipendio 5/19
primo punto: Cina e India inquinano tanto. E grazie al cazzo: sono 3 miliardi. Ma a livello di consumi pro capite, mentre negli USA e in Canada, ad esempio, siamo sopra le 14 tonnellate l’anno di co2 emessa, in Cina siamo poco sopra le 7. In India sotto le 2 6/19
Se poi, come sarebbe corretto, invece che di produzione parliamo di consumi, il confronto è ancora più impietoso: con gli USAi a 22 tonnelate pro capite l'anno; italia, francia, germania, inghilterra e giappone tutte tra le 10 e le 15, e la Cina soltanto a 3 7/19
ma non è ancora finita. perchè il problema della co2 è che in atmosfera si accumula, e noi paghiamo per quello che è stato fatto dall’uomo in passato.
E secondo uno studio pubblicato nel 2017 gli USA hanno esaurito la loro quota di emissioni addirittura nel 1944 8/19
inoltre, in media i paesi sviluppati hanno cominciato a introdurre politiche ambientali quando il loro reddito pro capite ha raggiunto quota 17k euro l’anno. Per gli Stati Uniti la cifra sale a 28k. La Cina ha cominciato a intervenire quando era ancora sotto quota 10k 9/19
insomma, gli stati canaglia dell'ambiente sono proprio quelli che fanno la morale agli altri. nel 2009 lo avevano pure riconosciuto, e si erano impegnati a mettere sul tavolo 100 miliardi l’anno per finanziare la transizione ecologica nei paesi in via di sviluppo 10/19
è solo una frazione di quanto sarebbe dovuto e necessario, ma almeno sarebbe un segnale importante. peccato che a 12 anni di distanza quella cifra non sia mai stata neanche lontanamente raggiunta 11/19
i paesi più ricchi avevano anche promesso di finanziare assicurazioni per tutelare i paesi più poveri in caso di gravi “perdite e danni” dovute proprio al cambiamento climatico. ma anche di questo nel documento finale della cop26 non c’è traccia 12/19
la finanza fa pure peggio. #blackrock nel 2019 aveva annunciato la sua conversione green. 2 anni dopo, delle 36 risoluzioni presentate per la svolta climatica di aziende delle quali detiene un pacchetto significativo, ha votato a favore soltanto 3 volte 13/19
su 16.500 fondi di investimento analizzati da Carbon Disclosure Project, soltanto 158 rispettano gli accordi di parigi. il resto finanzia attività che comporterebbero un riscaldamento di oltre 3 gradi. che significherebbe la fine della società umana per come la conosciamo 14/19
ma in effetti non la fine dell’1% più ricco. perchè per loro lo slogan non esiste un pianeta B è falso. per loro esiste eccome. ci vivono ogni giorno. e se non dovesse bastare, c’è pure quello C 15/19
è la nuova moda delle esplorazioni spaziali: un giochino che ogni volta ci costa l’equivalente di un centinaio di voli intercontinentali. più di quanto inquini un qualsiasi abitante povero del terzo mondo in tutta la sua vita 16/19
e se i ricchi di loro non rischiano granchè, si può andare con calma. ecco perchè in Italia ad esempio degli 8GW l’anno di nuovi impianti per la produzione di energia rinnovabile che dovremmo installare, siamo fermi a 6, 700MW. meno di un decimo 17/19
Alla Sinistra per Capalbio e a Sgarbi le pale proprio non piacciono. le considerano "enormi falli che stuprano le colline", e sono sconcevtati dall'idea che venga stvavolto il panovama che vedono dai lovo casali cinquecenteschi 18/19
ma ieri di fronte all'inizio della Fase 3 della Grande Guerra ci siamo scordati di raccontarvi l'arrivo nella colonia Italia dell'Imperatore dei 4 mari, sua Eccellenza Mr Larry Monopolio Fink
nelle ultime settimane ci siamo occupati di questo distopico piano di svendita definitiva e totale di quel poco di sovranità economica che c'è rimasta da parte del governo degli svendipatria, e della guerra dei monopoli finanziari USA contro l'anomalia mercantilista tedesca
qui abbiamo parlato della scalata di Unicredit (che ha come principale azionista proprio BlackRock) a Commerzbank, e cioè una delle banche che maggiormente continuano a finanziare il capitalismo produttivo tedesco:
la Fase 3 della Grande Guerra dell'Imperialismo a guida USA contro il resto dell'umanità è iniziata
la fase 1 è la guerra commerciale inaugurata da Trump ed estesa da Biden contro l'ascesa economica della Repubblica Popolare di Cina. Che non sta andando proprio benissimo
la fase 2, la guerra per procura contro la Russia in Ucraina. Che non sta andando proprio benissimo
ed ecco allora come si arriva alla fase 3: l'estensione dello sterminio dei bambini arabi dalla Palestina a tutta la regione. A parte sfogare la frustrazione contro un po' di civili inermi, riuscirà a compensare dalle labbrate a 4 mani e dalle umiliazioni subite fino ad oggi?
DEL GESTO DI AARON BUSHNELL SUI GIORNALI ITALIANI NON C'E' TRACCIA
non dico che non gli è stato dato il giusto risalto. proprio NON ESISTE LA NOTIZIA
su nessuno eh: giornale, libero, verità, foglio, corriere, repubblica, stampa, domani 1/
NIENTE DI NIENTE. fanno eccezione Il Manifesto, con un sintetico ma rispettoso minieditoriale, il Fatto
e il sole24 ore, che riporta una piccola foto in prima pagina.
scusate, son diventato tutto d'un tratto un ingenuo moralista bacchettone io, o QUESTA COSA E' UNO SCANDALO?
2/
di solito, giustamente, si sottolinea come l'informazione venga trattata come una merce al pari delle altre, e come questa cosa svilisca il ruolo che l'informazione ha come prerequisito per la formazione della coscienza dei liberi cittadini e per un dibattito democratico
3/
Lui Si chiama Oles Horodestkyy, e da qualche mese è ospite immancabile di ogni dibattito possibile immaginabile sulla guerra, durante i quali non manca mai di mandare messaggi
distensivi di pace e fratellanza
“i nostri nemici ci vogliono morti, e quindi non abbiamo spazio per un compromesso”
d’altronde, è una voce autorevole,
è il presidente dell’associazione cristiana degli ucraini d’italia.
Che cos’è?
Boh, nessuno lo sa, e visto che dice cose che
piacciono alla gente che piace, nessuno ha sentito il dovere di andare a verificare
c’abbiamo provato noi:
siti web non ne abbiamo trovati
e neanche profili social. Proprio su nessun social l’associazione però compare in alcuni siti che elencano le organizzazioni no profit
La #guerra in #Ucraina ci sta insegnando molte cose di cui almeno 4 ci sembrano veramente rilevanti.
S siete curiosi di saper quali sono venite con #noi alla #scuola (per non dire all'Università ) del #doppiostandard 1/7
Queste 4 cose le ha elencate @pappe54, un accademico #israeliano che da decenni si batte per smontare la #Propaganda del suo stesso paese: uno che se ne intende, insomma. 2/7