THREAD Una volta che una società è organizzata in modo tale che la medicina può trasformare gli individui in pazienti, inevitabilmente la popolazione cede parte della sua autonomia ai propri terapeuti.
La supervisione medica permanente fa della vita una serie di episodi a rischio
Il vivere è così ridotto a un "lasso" di tempo, a un fenomeno statistico che, nel bene e nel male, dev'essere pianificato e modellato con strumenti istituzionali.
Quando tutta una società si organizza in funzione di una caccia preventiva alle malattie, la diagnosi assume allora i caratteri di una epidemia. Alla lunga, l'attività principale di una simile società porta alla produzione fantomatica di speranza di vita come merce.
L'individuo è subordinato alle superiori "esigenze", le misure preventive diventano obbligatorie e il diritto del paziente di negare il consenso alla cura si vanifica allorché il medico sostiene che vi si deve sottoporsi non potendo la società permettersi cure ancora più costose.
Ivan Illich, da "Nemesi medica. L'espropriazione della salute", 1977
*sottoporre
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In “Le origini del #totalitarismo” si spiega che i leaders delle masse sono sempre convinti dell’ideologia con cui organizzano la società e sentono di poter sacrificare una parte della popolazione pur di realizzarla.
#Arendt però bilancia anche tra processi consci e inconsci nella crescita del #totalitarismo nella società: alcune persone negano che vi sia un inganno intenzionale, altre riducono tutto a questo (di qui certo complottismo).
Ora, tutti noi tendiamo a ridurre la complessità della realtà, che invece va considerata: in questo senso narrativa mainstream e teorie cospirazioniste servono entrambe per capire cosa sta succedendo.
PLOTONE DI ESECUZIONE
Rispetto al circo che avevo di recente descritto con conduttori-domatori che aizzano e ospiti-fiere addomesticate che attaccano, mi pare che il talk show televisivo abbia fatto un cambio di marcia, un ulteriore salto di qualità, in negativo:
quello che è andato in scena ieri sera a #dimartedì e #cartabianca ai danni di @Zhok, @AlbertoContri e Francesco #Benozzo è stato un vero e proprio plotone di esecuzione, preceduto da una (neppur sottile) tortura psicologica.
A provocazioni, repliche negate, interruzioni continue, si è infatti aggiunta una nuova crudeltà: l'insulto e il dileggio personale, non - attenzione - come scoppio inconsulto d'ira ma quale pianificato metodo di dibattito tra le risate e gli ammiccamenti in favor di telecamera.
Tutti si riempiono la bocca con la parola ‘libertà’ ma al popolo è stato dato in pasto un modello di libertà proveniente dal potere, che arbitrariamente gliela toglie.
‘La tua libertà finisce dove inizia la mia’ è slogan banalizzante e ribaltabile: con le limitazioni imposte al lavoro, io ho perso insieme libertà e stipendio proprio in virtù della libertà esercitata da altre persone di vaccinarsi.
La libertà non è un affrancamento, ma una condizione innata in ciascuno di noi, nel momento in cui veniamo al mondo. Invece la libertà come concessione rispetto a un’emergenza ha prodotto delle deformazioni.
Senza i #media non ci potrebbe essere la "formazione di massa" che stiamo sperimentando. Si tratta di un cambiamento sociale che avviene quando c’è (o c’è stato) un periodo di "paura fluttuante" ed equivale a una ipnosi di massa.
Altri 4 elementi, oggi presenti, che preparano alla "formazione di massa" sono: la mancanza di legami sociali e di senso nella propria vita + ansietà e malcontento psicologico vaghi e diffusi.
La "formazione di massa" rappresenta un passo sulla strada verso lo stato totalitario.
In dittatura la gente obbedisce per paura del dittatore al vertice, nel #totalitarismo è l’opposto: le persone sono come 'ipnotizzate' affinché obbediscano “per il bene della collettività”.
Non sono più razionali o critiche: sono intolleranti, diventano persino meschine o crudeli
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La crisi causata dalla #pandemia di #COVID19 ha reso miliardi di persone in tutto il mondo estremamente interessate e sovra-eccitate dalla #scienza.
Le decisioni prese in nome della scienza sono diventate i giudici di ultima istanza su vita, morte e libertà fondamentali.
La #pandemia ha portato da un giorno all'altro a una nuova spaventosa forma di universalismo scientifico. Tutti sono diventati scienziati esperti di #COVID19 o si sono sentiti in grado di commentare sull’argomento.
Molte persone senza competenze sono diventate esperte da un giorno all'altro, raccontando enfaticamente di stare salvando il mondo. Man mano che questi falsi esperti si moltiplicavano, gli approcci basati sull'evidenza venivano respinti come inappropriati, troppo lenti e dannosi.