"I #giornalisti italiani traducono in modo falso le parole degli ucraini intervistati. Io da straniera in Italia di professione traduttrice giurata ho la responsabilità penale per errori di traduzione; i giornalisti italiani non ce l'hanno per quello che sparano falsamente in tv?
Una giornalista intervista un ragazzo ucraino in loco che dice in russo: "Non so come la situazione si svilupperà" e lei traduce: "Non voglio la guerra". Una ragazza ucraina dice in russo "Niente. Sono qui e sto fumando", e la giornalista traduce "Non so come ripararmi".
Una donna ucraina in russo:"Non ho intenzione di partire da qui" e la giornalista italiana traduce: "Non so che succederà domani".
Si tratta di trasmissioni in onda su #RaiNews24 e @RaiUno.
Immaginate solo cosa vi hanno detto sul #Covid in questi 2 anni."
Duro parere del Comitato Internazionale per l'Etica della Biomedicina sulle implicazioni sociali del #Greenpass e sulla campagna vaccinale italiana come lesiva di diritti umani: la strategia italiana rientri “tra i crimini contro l’umanità".
Nella nota il CIEB:
esorta i cittadini a prendere coscienza dei rischi innescati dalla graduale compressione di diritti e
libertà fondamentali e dalla loro progressiva degradazione al rango di privilegi o di “premi”
concessi sub condicione dagli apparati di governo che si succederanno nel tempo;
raccomanda alle istituzioni politiche e in particolare al Presidente della Repubblica, in qualità di
rappresentante dell’unità nazionale, di intervenire senza indugio per invertire le dinamiche descritte
e favorire il ripristino di legami sociali unitari, solidali e inclusivi;
THREAD
Un passaporto vaccinale è concepito come testimonianza di una condizione intesa come durevole. La condizione di normalità (la non patologicità) è ora qualcosa che deve essere provato da ciascun soggetto in pianta stabile, a tempo illimitato.
La condizione emergenziale (reale o presunta) è stata sì richiamata per introdurre questo lasciapassare, ma non è stata più richiamata per definirne i limiti.
La sua introduzione non è stata accompagnata da alcuna definizione delle condizioni sotto cui esso sarebbe stato tolto.
Anzi, nonostante ripetute sollecitazioni i governi che hanno adottato questa soluzione si sono sistematicamente rifiutati di chiarire sotto quali condizioni il lasciapassare sarebbe venuto meno in quanto superfluo.
Il Comitato Internazionale per l'Etica della Biomedicina denuncia la disciplina della #vigileattesa (ha contribuito a diffondere il #virus, precluso le #curedomiciliari, permesso di imporre i #vaccini) e la violazione del principio del consenso libero e informato.
E in un parere:
1) ribadisce l'invito al Governo italiano a recedere dalla politica che impone l' #obbligovaccinale e di #GreenPass ai cittadini e agli stranieri residenti in Italia;
2) invita gli altri Stati e le Organizzazioni internazionali, a valutare misure di moral suasion nei confronti del Governo italiano affinché termini la sperimentazione di massa, su cittadini e stranieri residenti, di un medicinale sperimentale impropriamente denominato “#vaccino”
Il Comitato Internazionale per l’Etica della Biomedicina denuncia: criticità bioetiche e biogiuridiche della "cosiddetta #vaccinazione anti-#Covid."
Un nuovo documento giudica “inutile e dannoso" l'#obbligovaccinale e "condanna con forza" diversi aspetti. In particolare:
l’#informazione volta a celare all’opinione pubblica il fatto che #VarianteOmicron riduce la gravità della malattia, fatto che rovescia il rapporto rischio-beneficio finora utilizzato per valutare l’introduzione dei “vaccini” e quindi a delegittimarne l’immissione in commercio;
la strumentalizzazione della #varianteOmicron al fine di procrastinare lo #statodiemergenza nazionale e di estendere l'#obbligovaccinale a ulteriori, mirate categorie di cittadini o, addirittura, di introdurre un obbligo generalizzato;
THREAD (da L’inutilità dell’Accademia ai tempi del #Covid)
Gli universitari sanno fare spt questo: organizzano convegni più che insegnare beandosi di dare titoli fragorosi ai diversi panel. Il peggio di tale autoreferenzialità l’accademia lo sta offrendo in questo truce periodo:
un momento storico in cui dispositivi para-statali annientano tutte le libertà da sempre considerate inviolabili e nel quale, come l’orchestra che suona imperterrita i motivetti mentre affonda il Titanic, si dimostra l’incapacità cronica all’azione del pensiero universitario.
Così mentre da un lato i professori che hanno fatto fortuna pubblicando su Foucault e Illich ora se ne stanno nelle aule a commentare “Némésis médicale” o “Sorvegliare e punire”, quando nelle stesse aule non possono entrare studenti e colleghi che lo Stato sorveglia e punisce,
THREAD Una volta che una società è organizzata in modo tale che la medicina può trasformare gli individui in pazienti, inevitabilmente la popolazione cede parte della sua autonomia ai propri terapeuti.
La supervisione medica permanente fa della vita una serie di episodi a rischio
Il vivere è così ridotto a un "lasso" di tempo, a un fenomeno statistico che, nel bene e nel male, dev'essere pianificato e modellato con strumenti istituzionali.
Quando tutta una società si organizza in funzione di una caccia preventiva alle malattie, la diagnosi assume allora i caratteri di una epidemia. Alla lunga, l'attività principale di una simile società porta alla produzione fantomatica di speranza di vita come merce.