Il Consiglio Europeo ha deciso di creare un Fondo di Solidarietà per la Ricostruzione dell'Ucraina dopo la guerra. Qui la traduzione integrale del comunicato rilasciato alla fine dell'incontro odierno ⤵️ consilium.europa.eu/en/press/press…
1. La guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina viola gravemente il diritto internazionale e sta causando massicce perdite di vite umane e lesioni ai civili.
La Russia sta dirigendo gli attacchi contro la popolazione civile e sta prendendo di mira infrastrutture civili, compresi ospedali, strutture mediche, scuole e rifugi. Questi crimini di guerra devono cessare immediatamente.
I responsabili, e i loro complici, saranno chiamati a rispondere secondo il diritto internazionale. L'assedio di Mariupol e di altre città ucraine, e la negazione dell'accesso umanitario da parte delle forze militari russe sono inaccettabili.
Le forze russe devono immediatamente fornire corridoi sicuri verso altre parti dell'Ucraina, così consentire l'accesso degli aiuti umanitari da consegnare a Mariupol e altre città assediate.
2. Il Consiglio Europeo esorta la Russia a garantire urgentemente un corridoio sicuro ai civili intrappolati in tutte le altre zone di guerra, a rilasciare immediatamente tutti gli ostaggi, a fornire un accesso umanitario ininterrotto e a stabilire corridoi umanitari.
Esorta inoltre la Russia a rispettare pienamente i suoi obblighi di diritto internazionale, compreso il diritto internazionale umanitario, e ad attenersi alla recente ordinanza della Corte internazionale di giustizia.
3. Il Consiglio Europeo chiede che la Russia cessi immediatamente la sua aggressione militare nel territorio dell'Ucraina, ritiri immediatamente e incondizionatamente tutte le forze e i suoi militari dall'intero territorio dell'Ucraina.
Richiede altresì che la Russia rispetti pienamente l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti.
4. L'Unione Europea è al fianco dell'Ucraina e del suo popolo e il Consiglio europeo riafferma la dichiarazione di Versailles, riconoscendo le aspirazioni europee e la scelta europea dell'Ucraina, come dichiarato nell'accordo di associazione.
Il Consiglio Europeo ribadisce il suo invito alla Commissione a presentare il suo parere conformemente alle disposizioni pertinenti dei trattati. L'Unione Europea continuerà a fornire un sostegno politico, finanziario, materiale e umanitario coordinato.
L'Unione Europea ha finora adottato sanzioni significative che stanno avendo un impatto massiccio sulla Russia e la Bielorussia, e resta pronta a chiudere le scappatoie e a bloccare le capacità di elusione reali e possibili alle sanzioni già approvate.
L'Unione è pronta anche a muoversi rapidamente con ulteriori sanzioni coordinate e robuste nei confronti della Russia e della Bielorussia per contrastare efficacemente le capacità russe di continuare l'aggressione.
Il Consiglio Europeo invita tutti i Paesi ad allinearsi a queste sanzioni. Qualsiasi tentativo di aggirare le sanzioni o di aiutare la Russia con altri mezzi deve essere fermato.
5. L'aggressione militare russa contro l'Ucraina ha costretto milioni di persone a fuggire dalle proprie case. Molti di loro hanno trovato riparo e sicurezza nell'Unione Europea, facilitati dal meccanismo di protezione temporanea.
Occorre prestare particolare attenzione ai bisogni dei più vulnerabili e alle misure per prevenire e individuare il traffico di esseri umani.
Il Consiglio europeo rende omaggio a tutti i cittadini, le organizzazioni e i governi di tutta Europa che hanno dimostrato solidarietà con coloro che fuggono da questa guerra atroce.
6. Questa crisi rappresenta una sfida significativa per le infrastrutture e i servizi pubblici degli Stati ospitanti, in particolare alle frontiere con l'Ucraina.
Il Consiglio Europeo riconosce tutti gli sforzi già compiuti per accogliere i rifugiati in fuga dalla guerra in Ucraina e invita tutti gli Stati membri ad intensificare i loro sforzi in un costante spirito di unità e solidarietà.
Il Consiglio Europeo invita inoltre la Commissione a prendere tutte le iniziative necessarie per facilitare tali sforzi.
Chiede di completare urgentemente i lavori sulle recenti proposte della Commissione a sostegno degli Stati membri in modo da garantire che i finanziamenti dell'UE per i rifugiati possano essere mobilitati rapidamente.
Il Consiglio invita la Commissione a lavorare su ulteriori proposte per rafforzare il sostegno dell'UE a tale riguardo. Invita inoltre gli Stati membri, con il sostegno della Commissione, a sviluppare piani di emergenza per affrontare anche le esigenze a medio e lungo termine.
7. L'Unione Europea è impegnata a garantire all'Ucraina flussi continui e ininterrotti di elettricità e gas. La recente sincronizzazione delle reti elettriche ucraine e moldave con quelle dell'UE è un risultato notevole. Dimostra che i nostri futuri sono ora interconnessi.
La sicurezza degli impianti nucleari ucraini deve essere garantita, anche con il sostegno dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica.
8. Tenendo presente la distruzione e le enormi perdite subite dall'Ucraina a causa dell'aggressione russa, l'Unione si impegna a fornire sostegno al governo ucraino per le sue necessità immediate e, una volta cessato l'assalto, per la ricostruzione di un'Ucraina democratica.
A tal fine, il Consiglio Europeo conviene di creare un Fondo fiduciario di Solidarietà per l'Ucraina e invita i suoi partner internazionali a partecipare, e chiede che i preparativi inizino senza indugio.
Il Consiglio invita inoltre la Commissione a continuare a fornire assistenza tecnica per aiutare l'Ucraina ad attuare le riforme necessarie.
9. Il Consiglio europeo chiede che sia organizzata a tempo debito una conferenza internazionale per raccogliere finanziamenti nell'ambito del Fondo fiduciario di Solidarietà per l'Ucraina.
10. Il Consiglio Europeo ribadisce infine il suo impegno a sostenere la Repubblica di Moldavia ed il suo popolo.
Qui potete trovare il riepilogo completo con la traduzione della dichiarazione di oggi a conclusione del Consiglio Europeo di Bruxelles in cui è stata annunciata la creazione di un Fondo di Solidarietà per la ricostruzione dell'Ucraina. ⤵️ threadreaderapp.com/thread/1507328…
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Questo è un lunghissimo reportage della giornalista Elena Kostyuchenko del quotidiano indipendente russo @novaya_gazeta da #Kherson, che racconta gli orrori che ha visto in prima persona nella città occupata dai russi. Sintesi⤵️ novayagazeta.ru/articles/2022/…
Kherson è stata occupata dall'esercito russo il 3 marzo, dopo essere stata accerchiata. In precedenza buona parte degli edifici amministrativi di Kherson erano stati già evacuati. I combattimenti sono durati 2 giorni nel corso dei quali è stato fatto saltare un ponte sul Dnjepr.
Gli occupanti russi da subito hanno cercato di impiantare una loro amministrazione, e parlare dell'istituzione di una autoproclamata KhNR - la "Repubblica popolare di Kherson" sulla falsariga delle Repubbliche separatiste del Donbass, LNR e DNR.
Il presidente della Commissione Salute della Verkhovna Rada Mikhail Radutsky ha scritto una lettera aperta al Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) con la richiesta di non aprire un centro di accoglienza per i rifugiati ucraini a Rostov sul Don. reuters.com/world/europe/u…
L'appello di Radutsky, citato da Reuters, afferma che questa richiesta "legittima" la deportazione contro volontà dei profughi dalle città ucraine verso la Russia. Secondo la parte ucraina, la Russia sta prendendo con la forza cittadini ucraini con il pretesto dell'evacuazione.
Il presidente del CICR Peter Maurer aveva visitato Mosca questa settimana e, tra le altre cose, aveva chiesto alle autorità russe di aprire un ufficio organizzativo a Rostov sul Don.
Nel frattempo si continua a parlare delle parole usate da Biden ieri alla fine del discorso tenuto a Varsavia in cui apparentemente indicava di volere la rimozione di Putin dal potere in Russia. Questo è ciò che affermano gli analisti di @BBCNews ⤵️ bbc.com/news/live/worl…
"Per l'amor di Dio, quest'uomo non può rimanere al potere", aveva detto ieri il presidente degli Stati Uniti Joe Biden parlando del suo omologo russo, il presidente Vladimir Putin.
Poco dopo la Casa Bianca ha chiarito che Biden non stava chiedendo un cambio di regime, ma stava invece spiegando che Putin che non può esercitare il potere sui suoi vicini.
In una intervista concessa ad Unian, il sindaco di #Mariupol Vadim Boychenko parla della situazione disperata nella sua città assediata e semi distrutta dai russi. unian.net/war/mer-mariup…
Per il sindaco, l'esercito russo non è venuto per "liberare" Mariupol, ma per cancellare la città dalla faccia della terra insieme ai suoi abitanti” ed ha definito la sua città come la “Aleppo ucraina”, che però continua a resistere.
“La bandiera ucraina sventola sulla città. Oggi la città di Mariupol rimane una città ucraina. Il nostro esercito sta facendo di tutto per mantenerlo così in futuro. Ci sono battaglie molto feroci per il controllo della nostra città”, ha detto.
Il Ministero della Difesa dell'Azerbaigian nega di aver violato i termini dell'accordo di cessate il fuoco che Azerbaigian e Armenia hanno firmato nel novembre 2020 con il sostegno della Russia. mod.gov.az/ru/news/zayavl…
Il Ministero della Difesa dell'Azerbaigian nega di aver violato i termini dell'accordo di cessate il fuoco che Azerbaigian e Armenia hanno firmato nel novembre 2020 con il sostegno della Russia.
Baku ha affermato che la situazione si è aggravata "sul territorio dell'Azerbaigian, dove è temporaneamente dispiegato il contingente di mantenimento della pace russo".
La catena di vendita al dettaglio francese Auchan continuerà ad operare in Russia, ha affermato il CEO Yves Claude in un'intervista a Le Journal du Dimanche. lejdd.fr/Economie/Entre…
Durante l'intervista, gli è stato chiesto di commentare le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha invitato le aziende francesi a "smettere di essere sponsor della macchina militare russa" e lasciare la Russia.
Yves Claude ha risposto dicendo che Zelensky è un uomo coraggioso, ma le sue parole sono "ingiuste".
“La cosa più importante è mantenere i nostri dipendenti e garantire che la nostra missione principale sia continuare a nutrire le persone in questi due paesi (Russia e Ucraina).