A costare l'espulsione a Vito #Petrocelli è stato questo tweet. Anzi, precisamente una Z troppo grande...
#Conte: "Vito #Petrocelli è fuori dal M5s. Stiamo completando la procedura di espulsione. Il suo ultimo tweet è semplicemente vergognoso. Il 25 aprile è una ricorrenza seria. Certe provocazioni sono inqualificabili".
Ah ecco, ci voleva l'ultimo tweet. Altrimenti poteva restare..
E comunque quello "stiamo completando la procedura di espulsione" non è che sia tanto rassicurante, visti i precedenti....
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Aggiornamenti sulla situazione in #Transnistria. Poco fa ha parlato alla nazione Maia Sandu, presidente della #Moldova (49 anni, prima donna presidente della Repubblica), dopo la riunione del Consiglio di sicurezza. Riporto le sue dichiarazioni.👇
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"Buon pomeriggio,
Oggi abbiamo convocato una riunione del Consiglio Supremo di Sicurezza sul tema degli incidenti nella regione della #Transnistria e sugli sviluppi della sicurezza nella regione. Quello che è successo nelle ultime 24 ore nella regione della
3/14 #Transnistria è un'escalation di tensione. Vorrei ricordare che da diverse settimane ci sono state diverse minacce di bombe nelle scuole e negli istituti medici della regione transnistriana. A questo hanno fatto seguito le esplosioni di ieri al
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Se nel corso della sua lunga carriera, tra politica e spettacolo, non sempre Beppe #Grillo si è mostrato dotato di buon gusto, per una volta gli va dato atto di averci risparmiato il suo insulto alla resistenza 🇺🇦 nel giorno della resistenza per antonomasia: il #25aprile.
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Al giorno 62 dell'aggressione russa, il fondatore #M5s esce dal proprio studiato letargo, trovando tempo per dedicare sul suo Blog una paginetta sulla guerra.
No, non fatevi illusioni: ufficialmente non quella in #Ucraina. E spiace informare il pubblico pagante che
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a scriverla non è stato nemmeno lui, Beppe. #Grillo tira fuori dall'archivio un brano tratto da "Salva la terra… o tutti giù per terra" di James Bruges. Lo fa per vellicare quel cinismo ammantato di pacifismo che ogni giorno di più guadagna consensi nella società italiana.
1/8 La situazione in #Transnistria nelle ultime ore sta precipitando. Dopo le esplosioni registrate ieri all'interno dell’edificio che ospita il ministero per la Sicurezza statale, a #Tiraspol, questa mattina sono state colpite le due torri-radio più potenti del Paese.
2/8 Importante osservare che si tratta del centro radiofonico che trasmetteva l’emittente russa in #Transnistria. A questi avvenimenti bisogna aggiungere le esplosioni riportate ad un'unità militare a Parkany.
Cosa sta succedendo? Tutti gli indizi portano a pensare ad una
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operazione "false flag" da parte dei russi. Pochi giorni fa, attraverso un alto comandante militare, Mosca ha infatti denunciato l'oppressione della popolazione russofona in #Transnistria.
Copione classico da parte del Cremlino, lo stesso utilizzato per giustificare
2/9 Tutto nasce da un articolo di @FraBoezi per Il Giornale, che decide di pubblicare un vecchio intervento (datato 2019) di #Calenda a SkyTg24.
In quell'occasione il leader di Azione si produceva in una serie di commenti a mio avviso molto discutibili su #Macron.
3/9 Frasi come: "Io non ho mai considerato #Macron un punto di riferimento europeista".
E ancora: "Macron è uno che sull’immigrazione fa più o meno le stesse cose che fa #Salvini".
Punti di vista, se non fosse che nelle scorse ore #Calenda pubblicava quanto segue:
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Potevo trascorrere questa fantastico #25aprile di sole andando al mare, nella mia Calabria. Invece ho pensato bene di regalarmi - e regalarvi - un maxi thread su ciò che ci attende dopo le #presidentielles2022. #Macron ha vinto? Sì, ma siamo già a ridosso del "terzo round".
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In #Francia si è già proiettati verso le elezioni #legislative. Si rinnova l'Assemblea Nazionale. In gioco la bellezza di 577 seggi. #Macron deve scongiurare la "#cohabitation", come viene chiamata l'eventualità di un successo di un partito diverso da quello del presidente.
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C'è da dire che i presidenti appena eletti godono di un periodo di "luna di miele". Ecco perché l'ultima coabitazione in #Francia tra un presidente e un primo ministro "rivale" risale a 20 anni fa, quando il neogollista #Chirac dovette "sorbirsi" il socialista #Jospin.
#Mattarella:"Onorando i tanti martiri di #Acerra, desidero ricordare tutti i combattenti, tutte le vittime delle rappresaglie e gli uomini e le donne coraggiose che – in ogni parte d’🇮🇹- perdettero la vita per opporsi alla barbarie scatenata dalla furia nazifascista".
#Mattarella:"L’8 settembre produsse il vaglio, che spazzò via 20 anni di illusioni, di parole d’ordine vuote e consumate, di retorica bellicista. Il regime fascista, implose dall’interno, crollò su se stesso, corroso dalla sua stessa vanagloria. Non fu la morte della Patria. Ma,
al contrario, la riscoperta del suo sensi autentico".