Ecco qualche considerazione spicciola, da docente e da social-aholic di lunga data.
Tanti allievi mi hanno chiesto un parere che condivido qui. #Mytwocents.
Ça va sans dire :)
A seguire: thread a tema.
Ridicolo il fenomeno #corsivoe.
Non in quanto tale, di meteore l'universo social è pieno.
La ridicolaggine, ben rappresentata dalla tizia, è pensare che chiunque possa davvero lavorare e vivere con ste idiozie.
Esempi di presunti "influencer" si, ce ne sono tanti.
Ma ⬇️
pensare di farne un ruolo, rinunciando a sviluppare cultura e competenze reali (persistenti) puntando alla "vita facile" grazie ad un vento che può cessare di colpo (lasciandoti con una pessima reputazione e nessun bagaglio), è un'idea malsana.
Del resto, di fenomeni simili ⬇️
ne esistono tanti.
Ogni giorno ne nascono di nuovi.
Ma dopo le precedenti "bolle", le aziende hanno iniziato a distinguere tra influencer veri (che hanno una base solida e diversa da ste robe), micro-influencer e nano-influencer, per esempio.
Perché "fare audience" ⬇️
e avere tanti followers (e persino tanti marchi che colgono l'attimo), non significa avere un reale potere d'influenza.
Se non "converti" davvero, a voja ad avere millemila fan che ti seguono solo per ridere di te.
La differenza, quindi, sta nel saper distinguere tra ⬇️
chi ha assunto un ruolo con una solida idea di fondo e durevole, e chi ha un'esposizione fine a sé stessa. #KhabyLame è l'ironia veloce. #Barbascura sorriso e cultura. #Ferragni carisma e intelligenza. #Norma's teaching metodo e capacità.
Eccetera.
Con il #corsivoe cosa resta? ⬇️
Discorso lungo, si.
Ma per concludere: #CheccoZalone è laureato e, come lui, dietro tanti personaggi insospettabili, c'è studio, strategia, analisi, cultura e tanto altro.
L'appeal del momento, in un panorama affollato, non basta.
In un attimo, sei fuori dai giochi.
⬇️
Chiedere agli ex #GF ed ex #Reality.
Guarda ascesa, caduta e visualizzazioni di tanti youtuber che, al netto delle "apocalissi", si riciclano o rinnegano sé stessi, persino.
Chiedere a tale #AmberHeard se forma senza sostanza e nessun talento vero siano una garanzia. #Mytwocents
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Le bombe erano la facile risposta contro i "cattivi" da parte dei "buoni".
Erano bombe lontane.
Erano guerre giuste.
Democrazia a grappolo in posti lontani.
E scomodi migranti da aiutare a casa loro.
/
Ma quando sentiamo il loro fragore appena dietro casa, la paura del rassicurante "improbabile", diventa quel legittimo timore che per la seconda volta in 2 anni impone il cambiamento richiesto della percezione, proiettandoci altrove.
Oggi siamo tutti in #Ucraina.
/
Ieri.
Hai scelto la tua casa.
Hai curato il suo aspetto, selezionando mobili, oggetti e colori.
Hai raccolto dettagli, coordinato elementi, ninnoli e quadri.
E' il tuo ambiente, ti protegge con le sue mura sicure.
Questa è la guerra in #Ukraine su #Artstation: nei commenti si assiste allo scontro tra i sostenitori della pace e quei russi che si fanno portatori della propaganda di #Putin (ne usano i termini e la narrazione su "8 anni di violenza in #Ucraina sulla popolazione" -
(segue)
additando i russi in qualità di "salvatori" contro i "nazisti ucraini").
Nei commenti agli elaborati lo scontro.
Accade qualcosa di simile anche su #Behance e #DeviantArt, come su ogni altro social.
Integrazione #importante:
si, esiste una verità (in parte storica, in parte semi-contemporanea) legata alle dichiarazioni di #Putin sull' #Ucraina.
Negli ultimi anni ci sono state violenze e violazioni da parte dell'esercito ucraino (se non erro) e dell'estrema destra contro
Perché è necessario seguire ogni accadimento di queste ore, ogni intervista, ogni approfondimento e parlarne, confrontarsi sui Socials?
Non per la paura delle guerra.
Non per cercare conforto reciproco.
Non perché un singolo utente possa cambiare l'andamento degli eventi.
Ma per motivi concreti che riguardavano, toccano e coinvolgeranno tutti, nessuno escluso.
Eccone 6: 1) Per capire quanto ogni nazione e la sua economia siano legate le une alle altre a tutti i livelli, rendendo stupidi l'indolenza verso la politica e i movimenti che inneggiano
ad isolamento e sovranismo;
2) Perché il dissenso verso la guerra e la violenza va manifestato in ogni forma, dalla piazza ai social (lo sanno bene i regimi che manipolano i media e censurano le piattaforme) per coinvolgere chi preferisce distogliere lo sguardo, per paura o
Come si contrasta un folle che non teme di scagliare il pianeta in una guerra nucleare?
La mediazione con lui non serve, è chiaro anche agli scemi.
Ragionare non si può: è una #lucida#dissennata#follia#pianificata quella che osserviamo.
Lo si priva del sostegno, quindi, in ogni modo possibile.
Dal suo entourage ai finanziatori diretti fino alle realtà fiorite sul commercio internazionale, dal sostegno pubblico (#Putin si appresta a chiudere #Meta/ #Facebook in #Russia al quale chiedeva di
applicare il #factchecking -pensa te) alle cascata di effetti a catena che riguardano anche il famoso #swift (Francia e Germania sono adesso orientati verso il blocco, noi seguiremo a ruota come è giusto che sia).
Le parole sono importanti.
Soprattutto in rapporto alla figura che le usa ed al suo raggio d'azione comunicativo.
Macigni mass-mediatici che diventano pilastri della narrazione tossica sulla quale fare perno per ottenere consenso (internamente) o "motivazioni" #Ucraina
e persino quell'arrogante "diritto di agire" reclamato dal peggiore #PUTIN.
Dal surreale "denazificare" (detto da chi si sta comportando come i nazisti respinti a #Stalingrado) alle pretestuose parole di #Lavrov sentite oggi, fino a quelle non espresse dalla #Cina.
E' un gioco della percezione sfruttato da chiunque.
Pericoloso soprattutto quando si #sovvertono i concetti.
"#denazificare" è uno di quelli chiave.
Sovvertire parole e concetti è una vergognosa abitudine trasversale.
La conosciamo bene anche in Italia.