#16luglio la #crisidigoverno è anche una fotografia impietosa dell'opinionismo, quel fenomeno tipicamente italiano per cui una serie di personaggi possono parlare di tutto (guerra, covid, politica, esteri, ricetta della scapece, calciomercato) anche se in realtà
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non hanno competenze per farlo. Un tempo in Italia c'erano gli intellettuali, da Pasolini che commentava cariche della polizia a Valle Giulia ad Alfonso Gatto che raccontava il Giro d'Italia passando per Flajano che smontava i sepolcri imbiancati
Oggi gli opinionisti...sigh
2/16
In questa crisi di governo gli opinionisti stanno dando il peggio di sè santificando #Draghi (che è 1000 volte meglio di questi signori che lo sostengono) manganellando #Conte e chiunque osi ricordare che in democrazia andare alle urne ci sta.
Posizioni legittime certo ma
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Vuote perchè gli opinionisti si concentrano sulle persone (Conte cattivo Draghi buono) che passano non sul quadro politico-sociale che resta. Per loro Draghi è antidoto al populismo, un po' come per la sinistra washingtoniana essere "responsabili" è la soluzione a tutto.
4/16
C'è un vuoto di analisi, cosa grave.
Mi permetto di suggerire ai leader della sinistra nominale (ma anche a tutti voi) un libro, si intitola "L'età della nostalgia" l'ha scritto @afrontiercity che è un sociologo ma per fortuna non scrive da sociologo. Insomma è un libro che
5/16
Puó essere letto da tutti, persino dai politici che si trastullano con liste proscrizione dei filo putiniani senza capire quale sia il vero problema.
Usando la chiave della nostalgia spiega come il populismo non sia solo ideologia (magari favorita dalla disinformazia social)
6/16
È invece un fenomeno materiale, strutturale, economico e sociale. Al posto di invocare il voto utile (ogni volta che si dice "votate noi perchè se no le destre avanzano" un elettore progressista si lancia in orbita) la sinistra nominale dovrebbe tornare sostanziale e anche
7/16
Leggendo questo libro e finalmente agire sulla struttura (economia, regole, diritti, mobilità sociale, danni neoliberisti). Altrimenti hai voglia a rinviarle le elezioni in nome della responsabilità! Non si fa altro che aumentare il malcontento e quindi spingere
8/16
Altri voti verso quelle destre che non sono mai state analizzate come fenomeno politico ma - inefficacemente - demonizzate a scopo "voto utile" (concetto che a 30 anni da Fini possibile sindaco di Roma beh mi pare sia diventata roba stantia).
Detto questo, una nota a margine
9/16
Avete notato che tutti gli opinionisti con l'elmetto ormai dimentichi della guerra come igiene del mondo, come affermazione della superiorità della società occidentale, stiano usando gli stessi metodi che hanno usato con i pacifisti per lanciare lo stigma
10/16
su chi osa vagamente ricordare che, insomma, siamo migliori dell' autarchia russa e quindi votare o cambiare governo sta nel solco costituzionale? Rifletteteci...Capite ora perché ho lanciato da mesi l'allarme sul #PUB ? Capite che il pensiero unico bellicista
11/16
Ieri si applicava alla guerra trasformata in un idolo (così proiettando lo stigma della blasfemia su chiunque osasse chiedere pace) mentre oggi lo stesso metodo trasforma (suo malgrado) un PDC in reliquia e chiunque agiti la legittima dialettica democratica in traditore?👇
12/16
Chiudo con domanda. Non cito l'autore, perchè non credo sia opportuno personalizzare, segnalo peró che non un #guerratroll un bot, un account fake, un pupazzetto della batteria ma una persona con nome e cognome, una firma abbia vomitato acido sui pacifisti
13/16
Non è il solo e non è il primo ma - e qui arriva la domanda - mi chiedo: se domani uno di noi dovesse trovarsi sotto casa, all'uscita da uno studio tv, alla presentazione di un libro, un pazzo armato, uno fomentato da tweet come questi, uno convinto che colpendo pacifisti
14/16
in realtà colpisce la quinta colonna putiana, aiuta l'Ucraina e il trionfo della libera Europa, beh a quel punto i fomentatori verranno chiamati in correità o fischietteranno come se loro fossero "du' de passaggio"?
Non casualmente è il tema centrale indagini
15/16
Su Responsabilità di Trump il 6/1/21, attacco a Capitol Hill, giorno in cui si dimostra (dopo pizzagate) che l'odio virtuale genera conseguenze reali (morti, feriti, terrorismo). Credo sia un quesito centrale per ristabilire civiltà del dialogo
16/16
#14luglio sui rischi di fornire armi all' #Ucraina ho dedicato molte pagine di "Maledetti Pacifisti" e diversi 🧵 tweet che mi sono costati al solito insulti, provocazioni, minacce e l'accusa standard di volere la resa dell'aggredito
Bene i dubbi dei pacifisti erano fondati
1/12
Sul @Corriere di oggi, anche sulla base di fonti di stampa internazionali, il solitamente ben informato (oltre che competente) @guidoolimpio racconta che gli alleati stanno provando a tenere traccia delle armi temendo il contabbando
2/12 corriere.it/esteri/22_lugl…
L'aveva già detto il capo dell'Europol e Lavrov aveva parlato (pur senza dare prove) di armi che stavano finendo in Siria. Io oltre al terrorismo temo anche un attacco con javellin a portavalori su autostrada italiana (UKR e RU sono Paesi con una discreta presenza mafiosa)
3/12
#10luglio Parliamo di #disinformazione#guerra
In Italia eravamo abituati alle liste di prescrizione (roba talmente italica da proteggere con la DOCG) ma si sa non c’è più la mezza stagione e allora siamo passati alle liste di proscrizione. Queste non solo segnano una delle
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pagine più buie del giornalismo italiano, non solo sono un danno alla democrazia ma ci dicono anche altre cose molto preoccupanti: siamo in pessime mani, non siamo protetti contro la disinformazione anzi non abbiamo nemmeno capito cosa sia disinformazione. Roba da brividi
2/30
Partiamo da un caso di scuola, quello della Brexit. Ci sono ampie analisi e rapporti che ci dicono che il voto per lasciare la UE venne condizionato dalla disinformazione che è cosa ben diversa dalla propaganda. La confusione nasce dal termine russo “dizinformatia”.
3/30
#1luglio l'ex-presidente degli USA sapeva di aver perso le elezioni? Sapeva che erano bugie le sue quando parlava di furto elettorale? Il 6/1 Sapeva che suoi sostenitori (che aveva appena sobillato) stavano per dare l'assalto al Congresso? Intorno a queste 3 domande
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Ruota quelle che potrebbe essere il caso giudiziario più clamoroso della storia americana e potrebbe portare in carcere Trump. Per capire come stanno le cose dobbiamo perô partire da un punto: il caso giudiziario non esiste (ancora?). Al lavoro c'è una commissione inchiesta
2/20
Esattamente come le nostre commissioni parlamentari. Deve essere il ministero alla Giustizia, eventualmente, ad aprire un'inchiesta penale quindi un processo. Lo farà? A mio avviso pare inevitabile anche se sul punto (all'apparenza) c'è una valutazione politica
3/20
#28giugno nel mondo al rovescio creato dai tifosi della guerra, la pace è diventata qualcosa di simile alla pioggia: c'è o ti rassegni. Invece la #pace si costruisce con volontà e tecnica. Questo libro di @elenapasquini ci racconta dove e come è accaduto peoplepub.it/pagina-prodott…
Una pace possibile è fatica, impegno incessante, vigilanza anche quando sembra raggiunta o scontata. E la risoluzione dei conflitti armati, “il più drenante” e logorante dei lavori. È una meccanica lenta con le sue leggi, una meccanica dove la luce non è solo onda o un elettrone
solo una particella, dove la ragione è l’incognita più difficile da definire. È una meccanica di “relazioni” che si muove per approssimazioni, esprimenti, tentativi, soggetta a troppe variabili. Una meccanica che si scopre di fallimento in fallimento grazie alla tenacia
#26giugno c'è grande indignazione su cancellazione del diritto all' #aborto. Purtroppo non c'è una grande analisi sul contesto, tutto viene ridotto ad una vicenda legale e al massimo all'eredità di Trump. Non è cosí ma nessuno pare interessato ad andare al fondo del problema
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Anche in questo la guerra non aiuta perchè dopo mesi in cui ci hanno descritto gli Usa come baluardo della democrazia contro la dittatura russa, oggi le critiche sono chiaramente frenate. Insomma è solo questione burocratica mica ritorno all'800! Del resto poi "se una donna
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vuole abortire si mette in auto fa un paio di migliaia di chilometri e cambia stato cosa sarà mai!" E poi "negli Usa c'è libertà e quindi la politica vincerà sui parrucconi della Corte Suprema!"
Ecco le cose non stanno cosí. Proviamo a ragionarne. Siamo in una fase di
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#25giugno Su #guerra e #pace in #Ucraina#Russia quello che sta accadendo sarebbe curioso se non fosse tragico. Mi riferisco alle camice aperte (in salotto) per mostrare il petto ai cannoni del nemico senza paura e in nome di principi sacri che fanno di noi dei veri uomini
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e dei veri alfieri della civiltà. Non ho mai visto negli ultimi vent’anni sostenere le ragioni di una sola (dico 1) causa in Italia con la stessa veemenza e fede incrollabile. Non è stato fatto sulle morti sul lavoro, sullo sfascio della scuola pubblica, su un Sud che cresce
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meno della Grecia, sul cambiamento climatico e la desertificazione di parti del Mezzogiorno, sulla gerontocrazia, sulla corruzione diffusa, sull’evasione fiscale, sulla crisi della sanità pubblica, sulla fuga dei giovani all’estero, sulla ricerca, sullo sfruttamento nelle
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