Scrive #AldoCapitini che ci sono due fasi nell'esercizio del #potere, quello con il #governo e quello senza governo. Il potere senza governo è la fase più importante perché, se svolta con cura e attenzione, mentre si esercita, costruisce e prepara l'altra che ne sarà conseguente.
Per i movimenti per la #pace e il #disarmo il potere senza governo, il potere civile e trasformativo della #nonviolenza, è sempre stata l'unica fase dell'esercizio del potere. È il potere che continueremo ad esercitare ancora, nonostante l'esito delle elezioni. Come sempre finora
Perché c'è sempre qualcosa da fare.
La #campagnaelettorale è finita nel peggiore dei modi. La #campagnaculturale e politica per il disarmo e la pace continua più che mai
1. "La #pace e’ troppo importante perché possa essere lasciata nelle mani dei soli governanti; è perciò urgente che in ogni nazione tutto il popolo abbia il modo di continuamente e liberamente informarsi, e sia convocato frequentemente ad esprimere il proprio parere" >
2. "Nel pericolo che la #pace sia spezzata da una #guerra immane, e’ urgente l’unione di tutti coloro che nel mondo sono disposti a resistere alla guerra". >
2. Date simbolo della #violenza del #terrorismo e del #militarismo. Tragedie delle quali non riusciamo a liberarci in una spirale di #guerra continua. Se non ricorrendo alla memoria di un altro #11settembre, quello del 1906 a #Johannesburg, quando un giovane avvocato indiano >
di nome Mohandas K. #Gandhi, in un'assemblea al Teatro Imperiale, chiamava gli immigrati indiani alla lotta contro l'#apartheid. Fu la nascita del metodo #satyagraha, l'alternativa razionale e morale alla violenza e alla #guerra per affrontare e risolvere i #conflitti. >
2. La riconversione sociale delle #spesemilitari, la riconversione ecologica dell'#energia e la riconversione sostenibile dell'#economia sono facce della stessa #rivoluzione necessaria. L'alternativa è la #catastrofe. >
3. Lo sappiamo almeno dagli anni Settanta del secolo scorso. Ma lo abbiano colpevolmente ignorato
1. Nella notte tra sabato e domenica una #extracomunitaria ubriaca ha falciato con la macchina e ucciso un quindicenne nei pressi di #Pordenone, che tornava a casa a piedi sulla pista pedonale. Ma non ho visto i soliti post o tweet #patriottici di accusa e richiesta di rimpatrio
2. Forse perché si tratta di una militare #statunitense della base nucleare di #Aviano? Eppure, sappiamo già che quella donna non sarà giudicata da un tribunale italiano e quel ragazzo non avrà alcuna #giustizia. Come le venti vittime dei folli giochi di #guerra del #Cermis
1. C'è un #aggressore e c'è un #aggredito. In questo caso l'aggressore è lo stato di #Israele che, in soli tre giorni di bombardamenti a freddo su #Gaza, ha ucciso almeno 44 #palestinesi dei quali 10 #bambini. Eppure la #farnesina che, giustamente, "condanna con fermezza >
2. il lancio di #razzi" (di risposta, che non hanno per prodotto per fortuna alcuna vittima, ndr.) "verso il territorio israeliano e ribadisce il diritto di Israele di garantire la sicurezza dei propri cittadini", non ha una sola parola di condanna per l'aggressore. >
3. Ma tutte per l'aggredito.
C'è un #aggressore e c'è un #aggredito. Ma c'è anche un vergognoso, persistente, doppio standard tra gli aggrediti figli di un Dio Maggiore e quelli figli di un dio minore. Come, del resto, per gli aggressori.
2."Chi non capisce che il #disarmo è il terreno dello scontro decisivo tra #progresso e #reazione, tra #civiltà e #barbarie, è di #destra anche se si proclama di #sinistra. In altre parole, o la sinistra vincerà la battaglia della #pace o non avrà un'occasione di farsi valere >