Félix Tshisekedi è il presidente della Repubblica Democratica del Congo #RDC. Classe '63, Gran Maestro dell'Ordine Nazionale del Leopardo, è figlio di Étienne Tshisekedi che fu tre volte primo ministro di Mobutu quando il Paese si chiamava Zaire. 1/n it.wikipedia.org/wiki/Félix_Tsh…
Per i più giovani, Mobutu fu uno dei dittatori più sanguinari e spietati della storia d'#Africa e dominò lo Zaire dal 1965 al 1997 dopo aver eliminato, con il sostegno del Belgio e della CIA, il primo presidente eletto Patrice Lumumba. 2/n it.wikipedia.org/wiki/Mobutu_Se…
Fu durante gli anni di Mobutu che l'attuale RDC si conquistò un posto speciale nella grazie della Casa Bianca, in quanto baluardo contro il comunismo in Africa centrale. La Repubblica Democratica del Congo ha anche ottime relazioni con il #Marocco e il 2021, che ha visto 3/n
Tshisekedi alla guida dell'Unione Africana #UA, è stato un anno d'oro dal punto di vista delle relazioni internazionali di Rabat, che come sappiamo ruotano quasi maniacalmente sull'avvallo, da parte degli Stati esteri, dell'annessione del #SaharaOccidentale. 4/n
Il Marocco veniva da anni di scontri diplomatici e giuridici molto duri, in Europa #UE, con almeno cinque pronunciamenti della Corte di Giustizia che avevano cassato decisioni implementate da Consiglio e Commissione europei e poi ratificate dal Parlamento, in un vortice 5/n
di pressioni politiche, mazzette, spionaggi e ricatti che chiamiamo oggi #Maroccogate o #Qatargate. A fine 2020, però, in favore di Rabat arrivò dall'uscente amministrazione Trump il riconoscimento formale della sovranità marocchina sul Sahara Occidentale occupato. 6/n
Questo e la presidenza Tshisekedi impressero grande forza diplomatica al progetto marocchino di uscita dalla lunghissima impasse internazionale che durava e dura dall'invasione marocchina del 1975. A differenza del piano #ONU che dal 1991 prevedeva e prevede un referendum 7/n
che includa la possibilità della scelta dell'indipendenza per i #Saharawi, il progetto del Marocco prevede una sorta di autonomia ma sotto la sovranità di Rabat, che almeno sinora le Nazioni Unite non considerano affatto legittima in quel territorio arido ma strategico 8/n
e ricco di preziose materie prima, tra cui fosfati indispensabili alla produzione di fertilizzanti. Insomma, se a metà anni '10 il disegno marocchino ebbe una sorta di accelerazione con gli scontri giuridici in Europa, all'inizio degli anni '20 il progetto acquista 9/n
un gran numero di sostenitori. La presidenza della RDC a capo dell'Unione Africana fu letta immediatamente in questa maniera e peraltro già il 2020 aveva fatto segnare un gran numero di inversioni a U, da parte di Stati africani e non solo, sia sul riconoscimento 10/n
della Repubblica Saharawi, la #RASD, sia sulla possibilità di accettare il passaggio di sovranità al Marocco dell'ultimo vasto territorio africano ancora formalmente non decolonizzato perché immediatamente invaso appena se ne andò il colonizzatore, la #Spagna. 11/n
In questo articolo di inizio 2021 è citato l'analista politico Khadija Mohsen-Finan che espone chiaramente la strategia di Rabat. Dopo aver spiegato che il rientro del Marocco nell'Unione Africana nel 2017 era esplicitamente finalizzato 12/n theafricareport.com/67550/this-yea…
"a buttare fuori la RASD dall'Unione Africana", l'esperto di Nord Africa e Mediterraneo fa riferimento a una nuova strategia che si esplica con il "lobbizzare" ogni Stato singolarmente bypassando l'Unione Africana e le istituzioni internazionali. È esattamente quello che 13/n
è avvenuto: nel 2021 il Marocco riesce a tirare dalla propria parte potenze africane di peso come il Senegal ma anche, in Medio Oriente, la Giordania; inoltre pone probabilmente le basi di quelle ulteriori adesioni al piano marocchino che si sono registrate nel 2022. 14/n
Contemporaneamente si aggiungevano, alla lista delle nazioni possibiliste sul piano marocchino, sempre nuovi Stati anche da Europa e America latina, tutti convinti "in un modo o nell'altro" con azioni di lobbying diretta al di fuori del quadro della comunità internazionale. 15/n
Ciò ha fatto sì che l'ultima risoluzione del Consiglio di Sicurezza ONU, votazione rituale di rinnovo della missione in Sahara Occidentale #MINURSO, sia risultata più blanda del solito, cosa che ha portato a un'inedita astensione di Russia e Kenya. 16/n atalayar.com/en/content/sah…
La cosa fu una specie di psicodramma internazionale, in considerazione della rottura del cessate il fuoco dell'autunno del 2020 e dell'imponente azione politica e diplomatica del Marocco nei mesi precedenti. La votazione fu anche preceduta da campagne di propaganda che 17/n
miravano a screditare il Fronte #Polisario, legittimo rappresentante per l'ONU del popolo saharawi, in modi a volte anche grotteschi. Probabilmente con l'aiuto di Washington, sono saltate fuori associazioni di saharawi pro-Marocco, falsi casi di stupri da parte di militari 18/n
saharawi e accuse al Polisario di utilizzare bambini-soldato. Questo documento si riferisce alle ore precedenti il voto e dà conto delle complicate alchimie per trovare soluzioni condivise sul testo da votare. 19/n securitycouncilreport.org/whatsinblue/20…
Il Kenya, nazione di peso nell'Unione Africana (che, va ricordato, non è una struttura complessa come l'Unione Europea ma la somma dei capi di governo di tutti gli stati africani), deve aver subito pressioni notevoli. A novembre finirà per astenersi ritenendo la mozione 20/n
troppo inclinata verso la posizione marocchina, ma un paio di mesi prima aveva, un po' a sorpresa, annullato il riconoscimento formale della Repubblica Saharawi e sospeso le relazioni con il Fronte Polisario. 21/n moroccoworldnews.com/2022/09/351384…
A fine 2022, comunque, a Washington saranno soddisfatti e il presidente Biden esprimerà la propria riconoscenza invitando l'Unione Africana a fare parte permanentemente del G20. 22/22 aljazeera.com/news/2022/12/1…
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Perché l'accordo tra #Meloni, #ENI e Tripoli rischia di riaprire la guerra in #Libia? Partiamo da alcune premesse. In Libia è in corso una guerra civile da più di 10 anni. Ci sono due governi che tentano faticosamente di dialogare ma sostanzialmente il Paese del #Maghreb 1/
è pervaso e sommerso da un mix di pratiche di corruzione quotidiana e milizie armate al soldo dei vari signori della guerra, a loro volta al soldo dei politici suddivisi tra la Tripolitania (un governo-fantoccio della Turchia sostenuto dagli angloamericani) e la Cirenaica 2/
(dove c'è un parlamento che ha eletto un altro governo, il quale ha tentato di insediarsi a Tripoli ma è stato fermato con le armi). La Cirenaica è appoggiata da Russia ed Egitto e collabora bene con Francia e Grecia, che invece snobbano il governo di Tripoli. Il governo 3/
Aprile 2017: la Commissione europea #UE vuole limitare gradualmente il contenuto di #cadmio nei #fosfati importati per la produzione di fertilizzanti. L'idea è fissare il limite a 60 mg/kg all'entrata in vigore del regolamento, per poi portarlo 1/n wsrw.org/es/archive/3837
a 40 mg/kg dopo 3 anni e infine a 20 mg/kg a 12 anni dall'entrata in vigore. La OCP, compagnia statale del #Marocco che al tempo vende quasi un terzo dei suoi fosfati in Europa, inizia l'attività di lobbying. Purtroppo, molti link diretti alle pagine ufficiali sono in questo 2/n
momento corrotti e non funzionanti. Il tema è anche geopolitico: i fosfati del #Maghreb sono purtroppo molto ricchi di cadmio e una limitazione troppo severa favorirebbe la #Russia, che produce fosfati molto più "puliti". affaritaliani.it/affari-europei… 3/n
"I #fosfati costituiscono l’elemento principale dei fertilizzanti prodotti industrialmente e vengono utilizzati per accrescere la produttività della terra. Di questo materiale fossile, formatosi nell’arco di millenni, non sono presenti giacimenti in Europa [...] 1/n
A partire dalla fine del XIX secolo nelle campagne europee si inizia a fare largo uso dei fertilizzanti e l’agricoltura si trasforma da pratica economica autosufficiente ad attività dipendente da territori altrui. 2/n
La grande produttività dell’agricoltura industriale e gli alti profitti che ne derivano sono direttamente connessi all’estrazione mineraria dei fosfati, tuttavia questo passaggio, essendo invisibile sui mercati internazionali di prodotti agricoli, 3/n
#Algeria e #Marocco, nemici storici mai come oggi ai ferri corti, sono rispettivamente al secondo e quarto posto nella triste classifica della spesa pro-capite in armamenti. Il Marocco, super-alleato #USA, è a un passo dal fare il colpaccio in #SaharaOccidentale grazie anche 1/n
all’enorme moto di pressioni politiche e sistemi di corruzione, di dimensioni globali, che in Europa chiamiamo #Qatargate (appunto per non disturbare Rabat) o #Maroccogate. Per lo stesso motivo, però, deve respingere l’assalto delle organizzazioni per i diritti umani e teme 2/n
un nuovo scacco da parte della Corte europea di Giustizia, nel prossimo capitolo degli infiniti scontri che, dal 2015 almeno, vanno avanti tra Corte di Giustizia da un lato, e Commissione e Consiglio dall’altro. L’Algeria intanto è diventata il primo fornitore di gas 3/n
Nel giugno 2022 avviene la peggiore strage di migranti mai registrata sui confini terrestri tra #UE ed Africa. Siamo a #Melilla, exclave spagnola incastonata in terra marocchina, retaggio di una colonizzazione mai dissipata. 1/n amnesty.it/marocco-spagna…
Ci sono circa 30 morti riconosciuti e una settantina di dispersi. Ma i dispersi non sono tali, giacché non stiamo parlando di vite spentesi in mare. Parliamo di vite che si sono schiantate contro i cancelli che separano #Spagna e #Marocco, contro i manganelli degli agenti 2/n
di frontiera, parliamo di gente volata giù dai cancelli o bersagliata con colpi di arma da fuoco e inseguita dalla sicurezza marocchina fin oltre i confini terrestri europei. Una cosa mai vista prima. I settanta dispersi sono morti che stavano in quel mucchio di cadaveri, 3/n
Un breve thread e pochi link per capire cos'è (anche) il #Maroccogate, comodamente chiamato #Qatargate da troppa stampa italiana (e capiremo pure il perché). Parliamo di #SaharaOccidentale occupato dal #Marocco e del quotidiano #Repubblica. Tenetevi forte. 1/n
Novembre 2020, il Marocco rompe il cessate il fuoco con il fronte #Polisario in Sahara Occidentale. Il giorno 14 "La Repubblica" pubblica l'intervento di un'esperta di questioni africane, già collaboratrice della testata. 2/n repubblica.it/esteri/2020/11…
La cosa non piace a Rabat che mobilita uno dei suoi elementi più influenti sulla società e sulla politica italiane. È una giornalista formata negli USA e che ha lavorato direttamente alle dipendenze della monarchia di Rabat nel controverso CCME. 3/n fr.wikipedia.org/wiki/Conseil_d…