Sul #Sudan è presentata una dicotomia troppo netta: #alBurhan filo-occidentale (riluttante) e garante di una transizione imperfetta contro #Hemetti filo-russo e uomo #WagnerGroup incaricato da Cremlino di prendere il controllo? Obiettivi e schieramenti sono forse più complessi 🧵
È vero che al-Burhan ha aperto al dialogo con #Egitto, #EAU e #Israele, con gli #USA sullo sfondo, ma è un tentativo di riportare il Sudan (sospeso dall'Unione Africana e sanzionato da varie Istituzioni) nella comunità internazionale che non pregiudica i rapporti con la #Russia.
Al-Burhan ha acconsentito a una mediazione con le opposizioni civili a dicembre per una transizione, adottando il motto di piazza "soldati nelle caserme, partiti alle elezioni", però non è una svolta democratica, quanto un tentativo (contestato) di mantenere comunque il potere.
#Hemetti è certo vicino alla Russia (era a Mosca due giorni prima dell'invasione dell'#Ucraina) e in contatto con #WagnerGroup, ma non è detto che Mosca abbia ordinato il golpe. Le RSF non sono amate dal popolo e la vittoria di Hemetti potrebbe rendere il Sudan ancora più isolato
L'ipotesi di una base russa sulle coste sudanesi del Mar Rosso era in dubbio già mesi fa per varie questioni. Khartoum si è anche astenuta nel voto ONU contro la guerra di #Putin in Ucraina del 23 febbraio scorso. Insomma, la Russia guadagnerebbe poco da una vittoria di Hemetti.
La contesa tra al-Burhan ed Hemetti è a parer mio uno scontro di potere interno al Sudan, soprattutto riguardo alla riorganizzazione delle Forze Armate (che potrebbe limitare la manovra delle RSF) e sull'eventuale transizione politica, della quale al-Burhan vorrebbe essere perno.
Resta il fatto che il #Sudan, Paese strategico per Africa e Mediterraneo allargato, a cavallo tra aree di crisi multidimensionale, è piombato nel rischio di una guerra civile che graverebbe su popolazioni già in ginocchio e rimanderebbe ancora la normalizzazione post a#alBashir.
In #Sudan l'esercito sta recuperando posizioni, ma la situazione è molto fluida e le prospettive sono incerte. Non è da escludersi uno scenario di guerra civile con il Paese diviso in zone occupate anche da altri gruppi ribelli 🧵
Nell'immediato le truppe di #alBurhan sono state sorprese.
Le #RSF sono strutturate per colpire più velocemente. Sono equipaggiate mediamente meglio, hanno esperienze anche in Libia e nella regione del Lago Ciad. #Hemetti poi ha una fitta rete di contatti e roccaforti sparse.
Per di più in questo periodo l'esercito sudanese era in attesa di comprendere gli indirizzi per l'eventuale riorganizzazione dopo gli accordi del dicembre 2022 tra al-Burhan e le opposizioni, uno dei motivi della contesa con Hemetti.
Il 16 aprile 1988 le BR uccisero il senatore DC Roberto #Ruffilli, professore vicino a Ciriaco #DeMita. È una storia che – colpevolmente – ho conosciuto soltanto di recente e che mi sembra racchiuda una perfetta sintesi di alcune tendenze eterne della politica nazionale 🧵
Perché proprio Ruffilli, un innovatore sui temi della partecipazione dei cittadini, ma non esattamente una figura sotto i riflettori?
Sulle motivazioni e sul frenetico quadro dell'aprile 1988 (il 13 l'incarico di Governo a De Mita, il 14 l'attentato di Napoli da parte dell'Armata Rossa Giapponese) hanno portato qualche barlume le inchieste, eppure ci sono alcuni aspetti sui quali vale la pena riflettere.