1/7 - Le divergenze tra i Paesi europei sono aumentate a causa di UE ed euro. Si può vedere, per esempio, dal tasso di inflazione tra i Paesi centrali e quelli periferici: una unica politica monetaria non può andare bene per Paesi così diversi. 
2/7 - Le asimmetrie si riverberano su tutti gli aspetti dell'economia. Vale per esempio per il reddito pro capite e per la disoccupazione. Con l'Italia, ancora una volta, nella parte della Cenerentola bullizzata dalle sorellastre invidiose (Francia e Germania).
3/7 - Disoccupazione e salari in calo che ovviamente costringono sempre più giovani (e tra quelli più qualificati) a lasciare il Paese in cerca di fortuna all'estero.
4/7 - E con lo Stato che si ritrova con le mani legate, nell'impossibilità di intervenire, il decennio perduto dell'Italia (quello post crisi del 2008) ha fatto molto più male alla popolazione se paragonato alla lost decade giapponese degli anni 90.
5/7 - In economia, però, tutto, o quasi, è interconnesso. E se consenti alle persone di perdere il lavoro o di vedere il loro salario tagliato pesantemente, è normale che alla lunga mandi in sofferenza anche il sistema bancario. Complice anche la normativa europea sul bail-in.
6/7 - Ma, in politica certe scelte si pagano. E non è un caso se gli ultimi fenomeni della sinistra liberal-europeista abbiano visto la loro popolarità scendere più velocemente di quanto fosse cresciuta.
7/7 - [grafici di @AshokaMody utilizzati per le presentazioni del suo ultimo libro, "Eurotragedy" scholar.princeton.edu/amody/excel-fi…]
