Ha contribuito a normalizzare e comicizzare comportamenti pericolosi.
La prospettiva di osservazione delle gesta del misogino e ossessivo protagonista sembra quasi voyeuristica.
Insigne le strappa via il telefono, la chiama scema, la costringe a dormire sul divano.
La colpisce sul capo per ben due volte, le toglie la parola, decide per lei, vuole impedirle di parlare quando vuole e di fare ciò che vuole.
Fili della stessa trama.
Ma se c’è qualcuno che dovrebbe vedere un/una professionista è Insigne, che necessita con urgenza di lavorare sull'incapacità di rapportarsi con le donne e di gestire le proprie emozioni in modo sano.
I figli di questa coppia sono ogni giorno esposti a questo modello comportamentale, a questo modello maschile e a questo modello relazionale messo in scena dalle figure con maggior importanza e autorità nelle loro vite.
Ce lo sogniamo che non avrà impatto.
Dice poi di aver agito e parlato con calma (dirlo serve a convincersene) e usa ciò per giustificare l’ipotesi di successiva violenza (“poi dici che uno si incazza…”)!
Ebbene, non si limitano a mandare in scena in modo per nulla critico questo siparietto (anzi fomentato di proposito), ma lo legittimano in tutti i modi possibili...
Poi lo giustificano con “e certo, nessuno vorrebbe vedere la propria donna tra le braccia di sconosciuti” e con “è possibile che nessuno capisca il suo dramma?”.
Infine lo chiamano anche “il nostro eroe”.
- Prima scoppola in testa.
- Seconda scoppola in testa.
- Quando lui motiva l'averla fatta dormire in salotto.
- Quando il figlio abbraccia la madre dopo che Insigne le urla di non volerle parlare più.
Arrampichiamoci dove vogliamo e per qualsiasi ragione, ma non se ne esce.
Le scelte comunicative parlano in modo brutalmente chiaro.
Le Iene hanno preso posizione chiara.
Vi prego di informarmi dell’eventuale presenza di petizioni o lettere collettive dirette a Le Iene o a Mediaset. Sarei felice di partecipare e di diffondere!