Ah, sì.
Servono 2000 miliardi per non andare fuori fido più del consentito.
Ma Goria ha trovato una sorpresa.
La Banca d’Italia non ha nessuna intenzione di pagare il “conto”.
Di tappare ancora una volta il buco non ne vuole sapere. Lo ha fatto troppo spesso negli ultimi tempi.
Si deve rientrare entro 20 giorni, accidenti.
Tributi ne entrano, certo.
Fra l’altro è appena stata varata una nuova stangata con nuove tasse.
Beni voluttuari dicono, con una tassa del 16% sulle vendite.
Peccato che hanno appena varato 220 miliardi per il rilancio dell’elettronica.
Poi un bell'aumento del superbollo diesel.
Dimenticavo. Aumento del bollo sugli accendini d’oro e di platino che passa da 1500 Lire a 42.000 Lire.
E poteva mancare un nuovo condono?
Possono i politici fermarsi di fronte a così poco?
Infatti Goria ha un’intuizione. E se facessimo una leggina per ampliare il fido? Aumentiamo quel benedetto 14%, lo portiamo al 16% e chi si è visto si è visto.
E poi quel 2% basta? Se quelli là non ci comprano i titoli invenduti siamo punto e a capo. Qui ci vuole un’idea”.
Ed eccola. Si chiama “Anticipazione Straordinaria”. Soldi che la Banca d’Italia può prestare per un anno.
Però il 26 gennaio (ultimo giorno di rientro del fido) si avvicina, accidenti.
Ora ve lo dico. Reggetevi.
Alla fine del mese servivano 4.000 miliardi di lire per gli stipendi e le straordinarie di milioni di dipendenti statali. E fin qui
Già, 40 anni di età e in pensione. C'erano stati 250 mila pensionamenti anticipati nel 1982 e altrettante erano le richieste del 1983.
Gente che andava in pensione dopo 15/20 anni di anzianità.
Ma non pensano al futuro?
Ci pensavano,ma il consenso veniva prima di tutto. Anche se di carta straccia.