Io, Agostino (Augusto) e i miei fratelli Severino, Arduino e il piccolo Vario.
Era con me e una trentina di compagni, quando fummo sorpresi da una pattuglia di tedeschi in azione di rastrellamento nella frazione Mortera mentre ci stavamo riposando nel cortile di un’osteria.
Una spia ci aveva denunciati.
Tutti lo conoscevano perché era quello che commerciava in prodotti alimentari.
Come i funghi, che trasportava a valle su un carretto.
Ma sul carretto nascondeva fucili per i partigiani che operavano nella Bassa Valle.
La mia squadra fu sorpresa presso l'abitato di Rivalta di Torino da una banda di repubblichini che fecero fuoco uccidendo tre dei miei compagni.
Li respingemmo, ma rimasi gravemente ferito.
Una famiglia che seppe mettere i valori di libertà e democrazia al di sopra di ogni cosa.
Al di sopra di ogni cosa.