L’emergenza stanca perché non si parla d’altro.
Se la bolla è piccola, fiacca l’animo di tutte le persone che ci stanno dentro e le altre, dopo un po’, saranno indifferenti, rassegnate, colpite da un’incertezza costante con una visione
Ci si abitua presto alle restrizioni: è impressionante come accada. Per questo bisogna
Purtroppo l’emergenza stanca anche i giornalisti che ne parlano. La botta di adrenalina che ti dà è un boomerang. E come se non bastasse, anche i giornalisti sono cittadini che possono aver paura, perché sono coinvolti dall’emergenza anche loro.
Dal punto di vista di giornaliste e giornalisti:
📌 un piano d’azione semplice
📌 poca ansia
📌 riposo
📌 lucidità
📌 ridurre drasticamente la produzione di contenuti cronacistici/di colore per concentrarsi sull’essenziale
📌 parlar d’altro
Dal punto di vista delle cittadine e dei cittadini
📌 poche informazioni chiare ed essenziali
📌 sostegno e una guida chiara per capire cosa sra succedendo
📌 gli anticorpi per capire se davvero qualcosa non va
Si può fare.