#18novembre 1783 nasce a Savigliano, in provincia di Cuneo, Santorre di Santarosa, un patriota e rivoluzionario italiano. A partire dal 1920 iniziò a frequentare politici, generali e con il giovane principe sabaudo Carlo Alberto per organizzare un’insurrezione al fine di...
unificare il territorio italiano, liberandolo dalla dominazione straniera. Il 6 marzo 1821 scoppiò la rivolta in territorio sabaudo, Vittorio Emanuele I abdicò a favore del fratello Carlo Felice e quest’ultimo concesse ai rivoltosi la costituzione da loro agognata e nominò...
Santorre di Santarosa ministro della guerra del governo provvisorio. Posizione a lui gradita visto i suoi obiettivi. Tuttavia dopo una radicalizzazione del movimento di rivolta e l’imminente dichiarazione di guerra da parte dei rivoltosi contro l’Austria non trovò il favore...
della casa di Savoia. Gli austriaci sconfissero pesantemente le forze di Santa Rosa e lui stesso fu costretto alla fuga. Fu ucciso dai turco-egiziani a Sfacteria nel 1825, durante la guerra d’indipendenza greca a cui aveva preso parte per dar sostegno alla popolazione ellenica.
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#17novembre 2017 muore all’ospedale Maggiore di Parma, nel reparto detenuti, Totò Riina, capo di Cosa Nostra fino al suo arresto nel 1993. La sua carriera criminale fu prematura, già all’età di diciannove anni si ritrovò a scontare una pena di dodici anni di carcere...
per l’omocidio di un coetaneo, avvenuto durante una lite. Dopo il carcere continuò nelle sue attività criminali con a fianco Liciano Liggio, un altro dei grandi nomi della storia mafiosa italiana. Arrestato di nuovo si diede alla latitanza e iniziò a scalare le gerarchie...
di Cosa Nostra. Nella “seconda guerra di mafia” la fazione a cui faveva capo Riina uccise circa 200 mafiosi fino a quando, nel 1982, si insediò in Sicilia una Commissione mafiosa composta interamente da capimandamento fedeli a Riina...
#13novembre 1936 nasce a Fiesole la scrittrice Dacia Maraini. Passò parte della sua infanzia in Giappone, dove nel 1943 insieme alla sua famiglia fu internata in un campo di concentramento, in seguito al rifiuto dei genitori di aderire alla Repubblica di Salò...
Tornata in Italia prosegue gli studi e, mentre frequenta il liceo, inizia a fare dei lavoretti, tra cui la giornalista. La sua passione per la scrittura è molto forte, a soli ventuno anni fonda una rivista letteraria e presto usciranno i suoi primi romanzi...
Dacia Maraini è anche una drammaturga e nel 1973 fondò il Teatro della Maddalena in cui furono rappresentate sue opere, che in seguito ebbero uno straordinario successo anche all’estero. I problemi sociali, la vita delle donne e l’infanzia difficile sono temi ricorrenti...
#6novembre 2007 muore a Milano all’età di ottantasette anni il giornalista Enzo Biagi. Iniziò da giovanissimo a scrivere sulla carta stampata, nel 1943 aderì alla resistenza e fu proprio lui ad annunciare la liberazione di Bologna dai microfoni del Psychological Warfare Branch...
Nel dopoguerra diventò direttore del settimanale Epoca e nel 1961 assunse la direzione del Telegiornale, il primo notiziario italiano trasmesso dalla Rai.
Successivamente collaborò con diverse testate giornalistiche e nel 1977 tornò a lavorare in Rai...
dove con le sue interviste a personaggi controversi generava sempre grandi polemiche e stupore generale. Negli anni successivi si dedicò alla creazione di programmi di approfondimento politico sugli argomenti scottanti dell’attualità.
#4novembre 1956 le truppe sovietiche invadono l’Ungheria per sedare una rivolta contro il governo satellite di Mosca. La dura repressione contro i manifestanti, che chiedevano più libertà, destò sconcerto in tutto l’occidente...
e provocò una spaccatura all’interno dei partiti comunisti. In Italia molte personalità illustri strapparono la tessera del PCI, tra cui Italo Calvino, Renzo De Felice, Natalino Sapegn, Elio Petri...
Tra gli alti dirigenti di partito Antonio Giolitti, nipote di Giovanni, abbandona il partito poco tempo dopo aver tenuto un discorso molto polemico nei confronti del PCI, il quale non aveva condannato l’invasione ungherese...
#3novembre 1957 muore il sindacalista e politico Giuseppe di Vittorio, lo ricordiamo con un passo del suo discorso in una cerimonia pubblica organizzata per i suoi sessant’anni, in cui sottolinea l’importanza dell’impegno politico e sindacale per l’emancipazione:
“Come personalità politica e sindacale io sono nato, sono cresciuto, mi sono sviluppato insieme al movimento operaio (...) Ragazzo bracciante semianalfabeta, figlio di braccianti analfabeti, vivente in una società in grande maggioranza di analfabeti...
(guardati, allora, generalmente con disprezzo dalla intellettualità del tempo), certo nessuno avrebbe potuto pensare, senza il movimento operaio organizzato, che qualcuno da quella massa potesse emergere. È vero, io ho avuto una inclinazione istintiva naturale, allo studio:
#2novembre all’Idroscalo di Ostia viene ucciso lo scrittore Pier Paolo Pasolini, travolto dalla sua stessa macchina guidata da Pino Pelosi, diciassettenne che in seguito affermò di essere stato adescato dallo scrittore...
La morte di Pasolini, secondo questa visione dei fatti, sarebbe stata provocata da una lite nata dopo il rifiuto del diciassettenne a una richiesta di prestazioni sessuali. Alcuni invece sostengono che il delitto fosse di matrice politica:
qualcuno indicava come movente l’inchiesta di Pasolini sulla morte di Enrico Mattei,qualcun altro inseriva la morte nel grande schema della strategia della tensione. I sostenitori di queste tesi le avvalorano con la ritrattazione fatta da Pino Pelosi trent’anni dopo l’omicidio...