Il primo dei tassi a salire è stato quello a 30 anni, seguito poi dal 10 anni e infine dal 7 anni. Ieri è stata la volta del tasso a 5 anni. Siamo davanti a un ‘game-changer’.
L’ impatto del rialzo dei tassi sulle Borse è inizialmente negativo perché, mano a mano che il rendimento sul decennale si avvicina al dividend yield, l’appeal dell’investimento in azioni tende a ridursi.
Secondo alcuni osservatori, il panico di ieri a Wall Street sarebbe stato determinato dalla proposta del governo neozelandese di inserire nel mandato della banca centrale la stabilità del mercato immobiliare...
In realtà, con il selling di ieri, i mercati stanno mettendo alla prova la tolleranza della Federal Reserve alle fasi di volatilità. È la solita partita a poker.
Chiaro che se le vendite sul mercato obbligazionario dovessero proseguire, le banche centrali sarebbero a quel punto costrette a varare lo Yield Curve Control (YCC), in sostanza un vero e proprio ‘whatever it takes’, facendo perdere al mercato la funzione di ‘price discovery’.
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Negli ambienti finanziari oggi non si parla d'altro che dell'annuncio di ieri di #Tesla di investire la bellezza di 1,5 mld di dollari in #bitcoin. In realtà l'azienda aveva gia' anticipato nei mesi scorsi l'intenzione di entrare nel mercato delle criptovalute.../1
…ma nulla lasciava intendere che lo avrebbe fatto con un investimento di tale portata. L’impatto sui mercati è stato immediato: il bitcoin ha prodotto un nuovo massimo storico superando i $48.000. /2
Ma cosa c’è dietro una mossa di tale portata? I fan del bitcoin avranno stappato la bottiglia di champagne dato che, così facendo, Tesla conferisce una definitiva legittimazione alle criptovalute legandone il destino a quello di un’azienda che ha asset per quasi $1 trl/3
Ecco qui spiegato quello che è accaduto con #Gamestop. Il ‘popolo Reddit’ ha semplicemente scoperto che su alcuni titoli insiste un posizionamento short superiore al flottante. Nel caso di Gamestop erano in circolo 50 mln di azioni a fronte di un posizionamento short di 61 mln.
È chiaro dunque che, nel momento in cui l’investitore che detiene una posizione short viene costretto a liquidare la posizione, trasforma lo ‘short squeeze’ in un’impennata del prezzo senza limiti in quanto la ricopertura dello short avviene in un mercato illiquido.
Pertanto, la canea di proteste di stampo liberal contro i ‘trogloditi’ di Reddit, colpevoli di manipolare il mercato, non ha alcun senso. Il problema semmai dovrebbe riguardare il mancato controllo delle authority che in teoria dovrebbero impedire la formazione di tali squilibri.
Il fenomeno #Gamestop rientra a mio avviso nella categoria delle disruption: una dinamica, ovverosia, in grado di spezzare i paradigmi esistenti. La tentazione da parte della maggior parte degli operatori è ricacciare la vicenda all'interno della classica bolla speculativa, ma...
la realtà è più complessa. Certamente, un ruolo lo gioca la politica monetaria espansiva da parte della FED che, inondando il mercato del credito di liquidità, manipola i tassi di interesse alimentando l’appeal del dividend yield azionario. Ma questa non è certo una novità...
Un secondo elemento è dato poi dalle restrizioni imposte dal diffondersi dell’epidemia che sta costringendo milioni di persone a trascorrere le giornate a casa davanti a un pc.