Progettare sistemi a prova di futuro
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In The Black Swan (2007), Nassim Taleb ricorda che ciò che veramente fa la differenza nel mondo (dall’economia, alla società, alla politica) sono i “cigni neri”: eventi unici, a grande impatto e ricchi di giustificazioni ex-post 1/n
Le pandemie non sono cigni neri: sono eventi certamente a bassa frequenza (se ne contano 72 dal 429 DC al 2020, con più di 1.000 morti, cfr. nature.com/articles/s4156…), ma non “unici” e, quindi, per definizione imprevedibili 2/n
Prima del Covid-19, per esempio, non sono mancate le voci che prefiguravano l’occorrenza di un evento pandemico: da Bill Gates, al New England Journal of Medicine, dal saggio del 2008 “Global Catastrophes and Trends” di Vaclav Smill 3/n
al romanzo di David Quammen, Spillover, sino agli scenari disegnati da molte istituzioni sovranazionali, la probabilità che si potesse verificare una pandemia con le precise caratteristiche virologiche ed epidemiologiche del Covid-19 era giudicata come “elevata” 4/n
In alcuni scenari, la zoonosi e la localizzazione geografica in Asia erano dimensioni esplicitamente menzionate. La plausibilità dell’evento, del resto, non poteva essere tecnicamente tradotta in un valore di probabilità 5/n
e neppure poteva essere indicato il momento esatto del suo verificarsi. Ogni tentativo di questo tipo sarebbe stato puramente speculativo. Ciò nonostante, l’evento si è puntualmente verificato, ricalcando in modo sorprendentemente fedele gli scenari prima descritti. 6/n
Il rischio pandemico caratterizza quelle che Ulrick Beck (2000) ha definito Risikogesellschaft, società del rischio. Il rischio sarebbe per Beck una sorta di orizzonte normale delle nostre società “tardo-moderne”, 7/n
Tali rischi sarebbero talmente pervasivi da travalicare le usuali distinzioni di censo, classe sociale e status: colpirebbero tutti, indistintamente. Se questo ultimo aspetto Beck si è ingannato, dal momento che i rischi pandemici 8/n
hanno conseguenze importanti in base alle diseguaglianze pregresse: non colpiscono tutti allo stesso modo, ma aumentano le diseguaglianze esistenti o ne creano di nuove. Del resto, è anche vero che si tratta di rischi che mettono sotto stress i sistemi sociali 9/n
nel loro funzionamento normale per la vita quotidiana delle persone. Di fronte a questo tipo di rischi, i sistemi sociali possono incorrere in “incidenti normali”, possono cioè generare fallimenti non per un loro malfunzionamento, 10/n
ma perché il modo in cui sono stati disegnati non è in grado di assorbire le conseguenze che questi rischi comportano (Perrow 1984, Normal Accidents). Ciò per due ragioni. Anzitutto, le pandemie non sono (state) classificate dalle istituzioni 11/n
come “rischi” alla stregua dei terremoti o delle inondazioni e, di conseguenza, i sistemi sanitari non hanno previsto protocolli adeguati a fronteggiarle: non esistevano previsioni di mascherine necessarie, posti letto da liberare e scorte. 12/n
Come si è ben visto nel caso della pandemia Covid-19, le istituzioni hanno dovuto “inventare” regole e disposizioni nuove per adeguarsi alle nuove circostanze. In secondo luogo, le logiche dell’efficienza e delle economie di scala hanno concentrato 13/n
funzioni sanitarie in pochi grandi plessi, a detrimento della dimensione territoriale e “di base” della sanità. Tale concentrazione ha favorito le infezioni nosocomiali, mentre il depotenziamento della medicina territoriale 14/n
ha diminuito la capacità di prevenzione e la velocità di identificazione dei casi. I sistemi basati sui principi dell’efficienza e dell’economia di scala si caratterizzano per una scarsa “ridondanza”: la maggior parte degli aerei passeggeri ha due piloti 15/n
e almeno due motori, e, infatti, al decollo e all'atterraggio sia il pilota che il copilota hanno le mani sull'acceleratore nel caso in cui uno di loro perda il controllo. Un altro modo di immaginare il medesimo problema è pensare al buffering o capacità di riserva. 16/n
La presenza di buffer diminuisce il livello di accoppiamento tra le parti di un sistema. Con elevata capacità di riserva, le diverse parti all'interno del sistema diventano più autonome e hanno minore probabilità di entrare in crisi in presenza di eventi esogeni 17/n
Un sistema capace di sopportare i fallimenti è adattativo, non rigido e statico, come invece sono spesso i nostri sistemi basati sull’ottimizzazione, l’efficienza statica e il controllo: …ationaleconomycom.files.wordpress.com/2020/06/when-s…) 18/n
La natura è incline all’adattamento e disponibile ad accettare rischi e fattori di stress. Impara dalle novità, dal disordine e dal caso. Eco-sistemi connessi e responsabili, capaci di assorbire eventi ad alto impatto. 19/n
La progettazione di questi sistemi è uno dei compiti che la politica “post-Covid” è chiamata a esercitare: carocci.it/index.php?opti…
20/n

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8 Mar
Zingaretti dalla D’Urso. Thread

La comparsata di Nicola Zingaretti da Barbara D’Urso è stata accolta da critiche e consensi, bi-partigiani…
Ha fatto bene? Ha fatto male? Che significato ha? Perché l’ha fatto? Vediamo. Iniziamo dal perché. 1/n
Il perché non può prescindere dal quando. L’ha fatto in un momento di tensione interna, di attacchi prima silenziosi poi assordanti, di “fuoco amico” e di mancate difese nei suoi confronti. La comparsata accumula capitale mediatico, mette alla prova il 2/n
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5 Mar
Minithread
Qualità della ricerca universitaria: convenzioni a confronto

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26 Feb
Interclassismo e vita quotidiana
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2/n
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THREAD. FORME DI ANTICAPITALISMO. L'anticapitalismo ha diverse forme: distruggere il capitalismo, smantellare il capitalismo, domare il capitalismo, resistere al capitalismo e sfuggire al capitalismo. 1/n
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THREAD: CAPITALISMO E ANTICAPITALISMO.

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