Sembra sfumata l'ipotesi di un prolungamento al 30 giugno dell'anno scolastico (ne aveva parlato #Draghi) per recuperare almeno parte dell'apprendimento perduto dai ragazzi nell'ultimo anno. Nessuno spiega perché, ma sembra ci siano resistenze dei sindacati degli insegnanti /1
Ora, molti argomenti degli insegnanti vanno capiti. Molti di loro (non tutti) hanno mantenuto un forte impegno anche con la didattica a distanza. E lo Stato italiano, da decenni, non si cura di tutelare l'importanza del loro ruolo e delle scuole. Si sentono lasciati soli 2/
Gli insegnanti si sentono ignorati in tempi normali, caricati di compiti duri e senza mezzi in tempi straordinari. E pagati meno dei loro colleghi europei. E' vero. Ma è una ragione per negare ai ragazzi parte di ciò che rischiano di aver perso per sempre nell'ultimo anno? 3/
In fondo quel che si chiede è di fare due settimane d'insegnamento in più in giugno, dieci giorni di lezione in presenza in più. Cambia poco ma è un messaggio ai ragazzi: "voi siete la cosa più importante, il vostro futuro va curato al massimo perché è il futuro di tutti noi" 4/
La DAD non può aver compensato perché in ogni caso sono meno ore del normale e pensare che sia uguale significa non avere un ragazzo in casa, non vedere come la vivono. 5/
Quel tempo di scuola in più, anche poche settimane, sarebbe un simbolo di coesione di una collettività: "facciamo uno sforzo in più per l'educazione dei più giovani". Se non ha una passione per questo obiettivo un insegnante, chi deve averla?
Dire di no, rifiutarsi di aprire la discussione significa dire che i ragazzi, la loro educazione, il loro futuro e dunque quello di tutti vengono dopo. Dopo il diritto a 2 settimane di fine giugno a ritmo più lento. Non credo siano questi i valori di gran parte degli insegnanti
E aggiungo, spero che non siano questi i valori di gran parte dei genitori. Che i genitori capiscano l'importanza di un recupero di scuola per i figli: una piccola cosa, ma può diventare il simbolo della voglia di un paese di rialzarsi. Spero non diventi il simbolo del contrario
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@AOC che critica #Robinhood perché non lascia comprare #GameStop ai piccoli investitori è l'ultimo nonsense di un sistema impazzito. Comprare #GameStop oggi è come spendere 4 m. euro per 20mq a Tor Bella Monaca ("per far perdere gli speculatori") e volerci anche fare dei soldi
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Dopo l'ultimo scostamento (a sorpresa) da 32 mld, a Bruxelles tornano le domande su dove sia diretta l'Italia. Gualtieri prova a rassicurare: debito al 156,5% nel 2020 e al 158,5% nel 2021; deficit entro il 10,8% nel 2020 e all'8,8% nel 2021. Basterà?
Tra le misure che studia @gualtierieurope ce ne una sui ristori: versamenti alle imprese solo per coprire le spese vive attuali, non per ricreare con spesa pubblica i fatturati di anni precedenti. E un'altra sul blocco dei licenziamenti: va scongelato dopo marzo
Resta da capire se il ministro @gualtierieurope riuscirà ad essere, allo stesso tempo, garante a Bruxelles della tenuta finanziaria dell'Italia e garante a Roma di una maggioranza famelica di spesa pubblica come coagulante anche sembra tenerla ancora insieme. Missione complicata
L'altro giorno al Forum Ambrosetti di Cernobbio mi sono guardato intorno e improvvisamente ho capito una cosa che doveva essere ovvia. Era una conferenza di donne che parlavano agli uomini. Gli uomini erano in sala, gli imprenditori. Le donne erano sul palco (politiche, esperte)
Nella platea di un centinaio di imprenditori italiani mi pare di aver contato quattro donne (quattro). Due manager esperte ma già nate in famiglie di grandi industriali (Marcegaglia e Todini). Le altre due erano country manager di aziende estere in Italia (Bayer e Microsoft)
Nessuna azienda italiana presente a Cernobbio aveva una top manager o imprenditrice di prima generazione. Invece abbiamo visto: scienziate (Capua e Gianotti, entrambe con lavori all'estero in verità); politiche (ministre M5S, Pd); ex ministre tecniche (Fornero) e Hillary Clinton
Posso dire che sono in disaccordo con tanti (bravissimi, corretti) colleghi e che trovo insopportabile il furore sui 5 politici che prendono il bonus Iva? Chiediamoci se non ce la stiamo prendendo con l'obiettivo sbagliato. Questa è la punta dell'iceberg di un welfare ingiusto
Il bonus alle partite IVA è solo una di una miriade di misure di assistenza italiane che non sono testate per i mezzi, ma alla portata di milioni di persone che non ne avrebbero bisogno. Dunque in buona parte sprecate: welfare sottratto ai veri bisognosi
Esempi: il bonus 500 euro di Renzi ai 18enni, ovviamente aperto ai figli di notai e CEOs; il bonus 80 euro ovviamente aperto alle mogli di notai e CEOs, cioè non legata ai radditi familiari; quota 100 di Salvini, ovviamente aperta a mestieri tutt'altro che usuranti
Prima di prolungare il blocco dei licenziamenti fino a novembre il governo potrebbe prendersi una pausa e valutare alcuni fatti. Naturalmente nel presupposto che tutti in Italia vogliano il massimo di occupazione, di reddito nazionale e di equità possibili nella sua distribuzione
Primo: nessuno al mondo ha imposto un blocco così rigido, incondizionato e prolungato dei licenziamenti. Neanche paesi che fanno molto meglio dell'Italia non solo per dinamismo ma per contrasto delle diseguaglianze (Indice di Gini) come Francia, Svezia, Finlandia, Belgio etc
Secondo: neanche il blocco ha impedito una riduzione di 498 mila occupati (febbraio-giugno). E' un calo del 2,5% degli occupati, mentre il calo delle ore lavorate è senz'altro almeno 5 o 6 volte superiore. Davvero è possibile decidere per legge che un posto di lavoro rimane tale?
L'argomento della disperazione per chi non sa più che inventarsi per rifiutare il Pandemic Crisis Support del #Mes è che sarebbe "senior" rispetto al resto del debito pubblico, quindi renderebbe il resto "junior" (rimborsabile solo dopo aver soddisfatto il Mes) e a tassi più alti
Provo a spiegare perché è anche questo un argomento molto debole. In primo luogo questa "fetta" senior sarebbe non più dell'1,4% del totale del debito: non un ammontare di debito "senior" così vasto da rendere improbabile che non si riesca per questo motivo a rimborsare il resto
Inoltre la verità è che il debito italiano ha già da anni una grossa fetta "senior" che rende "junior" il debito sul mercato detenuto da privati. Quella fetta è il debito detenuto da Banca d'Italia per conto dell'Eurosistema a seguito delle operazioni di quantitative easing