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Russia, 1939. Alcuni prigioneri politici sono ai lavori forzati in una miniera della Kolyma, una regione artica che Solženicyn definirà «l’isola più grande e celebre dell’Arcipelago Gulag».
2. Uno di loro ha perso quasi tutti i denti per lo scorbuto e ha subito durante gli interrogatori una brutta frattura alla mascella che gli ha lasciato la trachea deformata e non gli permetterà mai più di aprire completamente la bocca.
3. Se gli fosse annunciato da un altro prigioniero che fra qualche anno sarà candidato al premio Nobel e sarà ricordato con una delle tre feste più importanti del calendario russo, probabilmente gli risponderebbe che ha bevuto troppa vodka scadente ed è intossicato dal metanolo.
4. Eppure sarebbe la verità. L’uomo sfigurato dalla brutalità della prigionia è Sergej Pavlovič Korolev, il padre del programma spaziale sovietico e una delle menti più brillanti della storia dell’astronautica.
5. Facciamo un passo indietro. Korolev nasce nel 1907 in Ucraina, parte dell’impero zarista. Progetta il suo primo aliante all’età di 17 anni. Studia prima al Politecnico di Kiev e poi all’Università di Mosca, dove si interessa di propulsione a razzi, in quel momento pura teoria.
6. A 24 anni fonda un gruppo per lo studio dei motori a reazione, che costruisce i primi razzi sovietici e, insieme a Valentin Glushko, costruisce un aliante con propulsione a razzo.
7. Nel 1938 Glushko e poi Korolev sono arrestati e mandati nei gulag. Per fortuna di Korolev, anche il famoso progettista di aerei Andrei Tupolev, che è stato suo insegnante, è prigioniero politico, a capo di uno dei gruppi di progetto interni alle prigioni chiamati “sharashkas”.
8. Tupolev ottiene che Korolev sia assegnato al suo gruppo.
Qualche anno dopo Korolev, ancora prigioniero politico, è incaricato di progettare un missile analogo alla V2 tedesca. Korolev progetta l’R-1, il capostipite di una famiglia di missili noti in Occidente come gli Scud.
9. Nel 1953 Korolev progetta il primo missile intercontinentale al mondo, l’R-7, e lo lancerà nel 1957 da una nuova base in Kazakistan, che diventerà nota con il nome di Baikonur. Dopo questo lancio Korolev viene finalmente riabilitato in modo ufficiale.
10. Per tutta la sua carriera cercherà con discrezione di dirottare le richieste ufficiali di sviluppare progetti militari verso il suo vero interesse per lo spazio, rischiando così di essere nuovamente denunciato come nemico del popolo.
11. Il presidente degli USA Eisenhower ha annunciato l’intenzione di lanciare in orbita un satellite artificiale in occasione dell’anno geofisico internazionale (1957-1958) ma Korolev convince i suoi capi a usare l’R-7 per lanciare un satellite e battere sul tempo gli americani.
12. Il suo gruppo sta sviluppando un vero satellite scientifico, l’oggetto D (che diventerà lo Sputnik 3), ma ci sono dei ritardi e per non correre rischi Korolev decide di lanciare prima un satellite più piccolo che è poco più di un giocattolo, lo Sputnik 1.
13. Kruscev, che fino a quel momento si è disinteressato dell’iniziativa, rimane colpito dall’entusiasmo mondiale suscitato dallo Sputnik 1 e ordina a Korolev di lanciare un altro satellite, più grosso, per festeggiare i quarant’anni della rivoluzione russa.
14. Ma Sputnik 1 è volato il 4 ottobre e l’anniversario è il 3 novembre: Korolev ha meno di un mese per costruire un nuovo satellite! Ci riuscirà, lavorando giorno e notte, e lancerà lo Sputnik 2, con la povera cagnetta Laika, il primo animale in orbita intorno alla Terra.
15. Da allora i successi si susseguono: Korolev lancerà il primo uomo nello spazio (Gagarin), la prima donna (Tereshkova), le prime sonde sulla Luna, Venere e Marte, la prima missione con tre astronauti (Komarov, Egorov e Feoktistov), la prima attività extraveicolare (Leonov)...
16. Korolev ha un piano anche per battere gli Stati Uniti nella corsa alla Luna. Allo scopo svilupperà tra l’altro un satellite modulare che forse avete sentito nominare: #Soyuz, che con poche modifiche vola ancora oggi, dopo sessant’anni.
17. Purtroppo Korolev non va d'accordo con il suo vecchio rivale Glushko, che è diventato il progettista capo dei motori a razzo sovietici. Chiede aiuto a Nikolai Kuznetsov, ma avrà difficoltà tecniche che rallenteranno lo sviluppo del nuovo razzo destinato alla Luna, l’N-1.
18. Nel 1965 a Korolev viene diagnosticato un polipo all’intestino crasso. L’operazione sarebbe banale, ma si sviluppa un’emorragia e i medici non riescono a intubare Korolev a causa dei suoi vecchi danni alla mascella. Korolev morirà sul tavolo operatorio nel gennaio 1966.
19. Al momento del funerale, il nome del padre dell’astronautica è sconosciuto anche nella sua Russia e perfino alcuni cosmonauti non lo sanno: era noto a tutti come la figura mitica del “Costruttore Capo”, nel campo spaziale non c’era un’autorità superiore alla sua.
20. Dopo lo Sputnik, la commissione per il premio Nobel aveva chiesto all'URSS chi ne fosse il responsabile, ma Kruscev aveva risposto «non possiamo indicare una singola persona, è l'intero popolo che sta costruendo la nuova tecnologia», negando così a Korolev il riconoscimento.
21. Il segreto cade subito dopo il funerale. Korolev viene cremato e le sue ceneri riposano presso la necropoli delle mura del Cremlino, il più alto onore per un cittadino sovietico.
22. Korolev aveva mostrato doti matematiche straordinarie fin da bambino, ma il suo talento maggiore era nell’organizzazione, nel coordinamento e nella pianificazione. È impossibile sostituirlo: con la morte di Korolev l’Unione Sovietica perde il primato nella corsa allo spazio.
23. È finita un’epoca, ma il nome di Korolev resterà per sempre un’ispirazione per tutti i progettisti spaziali.
1. Ingenuity (ingegnosità) è un piccolo elicottero sviluppato dal Jet Propulsion Center di Pasadena, in California: il primo oggetto costruito dall’umanità per volare su un pianeta diverso dalla Terra.
2. Far volare un oggetto su Marte è molto difficile, per tante ragioni. Prima di tutto l’atmosfera è 160 volte più rarefatta di quella terrestre: è paragonabile a quella che qui si trova a 30 km di quota, molto più in alto di dove arrivi un normale aereo o elicottero terrestre.
3. Inoltre su Marte fa molto più freddo che sulla Terra e i materiali di Ingenuity devono resistere a temperature dell’ordine dei 100 gradi Celsius sotto zero.
Alcune formule matematiche sono molto semplici ma hanno conseguenze fondamentali. Una di queste è l’equazione dei razzi, ricavata indipendentemente più volte nella storia da personaggi come Ciolkovskij, Oberth e Goddard. (1/10)
In forma semplificata si può scrivere così, dove deltav è l’incremento di velocità del razzo, ve la velocità di uscita del gas, mi/mf il rapporto tra la massa totale iniziale e la massa totale finale del razzo. (2/10)
La “dittatura dell'equazione dei razzi” sta nel fatto che ci sono 3 variabili (deltav, ve e mi/mf) e, una volta fissate 2 di queste, la terza è determinata e non si può fare niente per cambiarla. Non serve imprecare, piangere o invocare Elon Musk o lo spirito di von Braun. (3/10)
(Avvertenza: questo thread è un po’ tecnico, ma la matematica è ridotta al minimo. Basta sapere che un numero elevato alla quarta potenza è uguale allo stesso numero moltiplicato per sé stesso 4 volte e che la temperatura in Kelvin è pari alla temperatura in Celsius +273.
(1/21)
Per esempio 4 alla quarta fa 256, mentre 27 gradi Celsius sono pari a 300 gradi Kelvin).
Come si fa a simulare sulla Terra l’ambiente che un satellite trova nello spazio?
Occorrono due cose: il vuoto e il freddo. (2/21)
Cominciamo dal vuoto. Sulla Terra, al livello del mare, c’è una pressione di circa una atmosfera. Nello spazio la pressione è circa zero – per l’esattezza un decimilionesimo di miliardesimo di atmosfera. (3/21)
Harbour Island è un’isola delle #Bahamas famosa per le sue spiagge rosa che attraggono molti turisti americani, non altrettanto per il ritrovamento di oggetti misteriosi di possibile origine aliena. (1/11)
Così, quando il 26 febbraio scorso Manon Clarke, una turista inglese, vide una sfera metallica argentata che spuntava dalla sabbia (seconda foto), rimase sorpresa e cercò un po’ imprudentemente di scoprirla del tutto insieme ai familiari. (2/11)
Ho cercato di capire di che cosa si tratta insieme al mio ex collega Salvatore Tavera, che ringrazio per la consulenza. (3/11)
Pensieri di uno specialista in test di satelliti: un thread.
Quando durante il test di un veicolo spaziale si rompe qualcosa, vuol dire che i progettisti sono degli incompetenti?
Risposta breve: assolutamente NO. (1/16)
Al contrario per esempio delle automobili, delle navi e degli aerei, i satelliti non possono ricevere manutenzione durante tutta la loro vita operativa (oppure, come succede per la Stazione Spaziale, possono farlo solo con attività extraveicolari degli astronauti, (2/16)
a costi proibitivi e con grosse limitazioni).
Questo significa che i satelliti devono essere progettati e costruiti in modo da ridurre al minimo la probabilità di guasti catastrofici: ci sono dei requisiti specifici chiamati Loss Of Mission (Probability),
Capita spesso che le teorie scientifiche incontrino resistenza perché appaiono in contraddizione con le osservazioni individuali di buon senso. Per es.
"Ci dicono che le razze non esistono, ma non ci vuole una laurea per capire che un islandese è diverso da un nigeriano." (1/)
"Ci dicono che c'è il riscaldamento globale, ma a casa mia a ottobre non ha mai fatto così freddo."
"Se ci lasciassero scavare il letto dei fiumi come facevano una volta, non ci sarebbero tutte queste alluvioni." (2/)
In tutti questi casi, tra l'altro, gli scienziati e gli intellettuali in generale sono sospettati di avere fatto una scelta ideologica buonista/ambientalista/di sinistra, contraria all'evidenza. (3/)