Nel corso dell'ultima settimana l'attività eruttiva del vulcano La #Soufrière è ulteriormente diminuita sia d'intensità che di frequenza. Le esplosioni maggiori stanno ora avvenendo ad intervalli sempre più lunghi, l'ultima nello specifico è avvenuta venerdì scorso.
Grazie a questi importantissimi miglioramenti, sono tantissime le persone che nel corso degli ultimi giorni hanno lavorato quasi ventiquattro ore al giorno per cercare di ripulire il più possibile le strade, i canali e i tetti degli edifici della zona rossa e della zona arancione
Purtroppo però, anche se queste operazioni richiederanno mesi e mesi di lavori continui, proprio tra ieri e oggi l'isola sta vivendo un'altra situazione di emergenza molto seria.
In questo periodo infatti, l'isola di Saint Vincent sta vivendo una stagione molto piovosa, tanto da causare tantissimi allagamenti sia nelle zone rosse e arancioni che nella zona verde. Ciò non fa altro che infierire su una popolazione già particolarmente stremata.
Nella zona rossa in particolare, i flussi piroclastici innescati a seguito delle esplosioni maggiori avvenute nelle settimane scorse, hanno distrutto gran parte della vegetazione presente sui pendii dell'edificio vulcanico.
Di conseguenza, la pioggia che sta cadendo sulla parte nord dell'isola va a mischiarsi con le ingenti quantità di ceneri, lapilli e rocce depositate al suolo e va poi a formare i famosi e pericolosissimi "lahar".
Ovvero colate di fango formate soprattutto da acqua e da materiali vulcanici di ogni tipo. Questo tipo di colate, oltre ad avere occasionalmente temperature molto elevate, si muove a gran velocità, travolgendo così tutto quello che incontra lungo il proprio cammino.
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Un #terremoto di magnitudo 4.6 è avvenuto alle ore 21:27 davanti alle coste ragusane (#Ragusa) ad una profondità di 30 km.
Il sisma è stato avvertito in maniera forte in tutto il ragusano e in maniera moderata/debole in tutto il resto della #Sicilia e #Malta.
Questo lo shakemap realizzato dall'INGV.
Si nota chiaramente come la zona in cui il terremoto è stato avvertito di più è stata quella del ragusano/siracusano.
Addirittura si registrano scuotimenti pari al VI-VII grado della scala Mercalli.
La zona è posta in una fascia di pericolosità sismica bassa.
Come abbiamo già detto tante volte pericolosità bassa NON vuol dire che qui i terremoti non possono avvenire, non esistono zone asismiche.
Un terremoto fino a Mw 5.0 può avvenire ovunque in Italia.
Un #Terremoto forte è appena avvenuto in #Sicilia in zona/provincia #Ragusa.
La stima al momento è di magnitudo tra 4.9 e 5.4.
Attendiamo a minuti i dati INGV.
Questi i dati PRELIMINARI delle varie agenzie sismiche mondiali.
Forse la magnitudo 5 è stata solo sfiorata, a breve lo sapremo... comunque il sisma è stato avvertito in quasi tutta la Sicilia e a Malta.
Questa la scossa registrata dal sismografo di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina), ancora non sappiamo magnitudo esatta, profondità e epicentro.
Smentiamo assolutamente legami con l'eruzione dell'Etna, sono due cose totalmente distinte.
Un nuovo parossismo è avvenuto questa mattina all'alba sull'#Etna.
Si tratta del terzo evento di questo tipo dopo quello del 14 dicembre e quello di ieri mattina.
Quello di questa mattina è probabilmente il più spettacolare dei tre.
Il tutto è iniziato nel cuore della notte quando il tremore vulcanico, l'attività infrasonica e le deformazioni del suolo hanno subito diverse variazioni.
Poi verso le 3:50 è aumentata anche l'attività stromboliana alle due bocche del cratere di sud-est.
Alle 4:20 poi l'attività stromboliana è evoluta in spettacolari fontane di lava che hanno alimentato due flussi lavici: uno in direzione sud-ovest nella zona del Monte Frumento Supino, e l'altro verso est all'interno della Valle del Bove.
Questa notte a dare spettacolo ci ha pensato dopo oltre due anni di riposo il vulcano #Kilauea alle #Hawaii.
Questo vulcano è famoso soprattutto per la sua precedente eruzione iniziata nel 1985 e arrivata al culmine nel maggio del 2018 dopo oltre 35 anni di attività ininterrotta
Alla fine di quella lunghissima eruzione il Kīlauea si è preso due anni di pausa in cui nella parte sommitale della caldera si è formato un lago vulcanico che preoccupava gli esperti in caso di nuova eruzione.
Il contatto tra magma e acqua infatti crea un mix esplosivo.
Nelle ultime settimane poi era stata rilevata una piccola intrusione magmatica che ha causato una deformazione dell'edificio vulcanico.
Questa intrusione però sembrava di poco conto e non faceva presagire ad una grande eruzione soprattutto guardando gli altri parametri.
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Un nuovo parossisma è avvenuto questa mattina sull'#Etna.
Il fenomeno è iniziato alle 10:08 circa con una forte intensificazione dell'attività stromboliana al cratere di Sud-Est.
Le fontane di lava hanno creato una nuova colata lavica che si muove verso ovest.
Purtroppo a causa delle condizioni meteo non ottimali non è stato possibile vedere l'attività eruttiva nella sua interezza.
Sappiamo comunque che l'attività ha creato un grandissimo pennacchio di ceneri e gas.
Foto: Giacomo Imposa.
Tutti i parametri eruttivi sono drasticamente aumentati.
Il tremore vulcanico ha raggiunto livelli molto alti, il picco è stato raggiunto intorno alle 10:20.
Sempre intorno a quell'ora si è registrata una netta deformazione clinometrica delle stazioni ad alta e media quota.
Il terremoto è stato nettamente e fortemente avvertito in tutta la zona di Pozzuoli e in alcune aree napoletane.
Questo sia per via della bassa profondità e sia per la composizione del terreno.
Il terremoto è quasi sicuramente legato al bradisismo, ovvero ad un abbassamento e sollevamento ciclico a cui è sottoposto il terreno dei Campi Flegrei.
Attualmente il tasso di sollevamento è abbastanza alto (mediamente 10 mm/mese da settembre 2020) e questo causa sismicità.
Secondo molti studi pubblicati tra gli altri dal vulcanologo Giuseppe De Natale, più il sollevamento del terreno continua e più la sismicità è destinata ad aumentare di frequenza e intensità.
Parliamo comunque di eventi più piccoli di magnitudo 5 circa.