Thread by @annasergi

THREAD: #mafia #ndrangheta #giornalismo e vittimizzazione del territorio in #Calabria || Su @DomaniGiornale in edicola oggi c'è un articolo sull'azienda Caffo, (Amaro del Capo!) a Limbadi, e di presunte indagini (non confermate) sulla vicinanza con mafiosi locali, gruppo Mancuso

Un refuso dell'articolo (cognome sbagliato) tira in ballo (chissà come) mio padre,Pantaleone Sergi, ex sindaco di Limbadi e ex amico della famiglia Caffo. Il danno si rimedia, e sul web l'articolo è corretto, editorialedomani.it/fatti/inchiest…

Ci saranno le scuse. @Nellotro e @GiovanniTizian, giornalisti che da anni lavorano su questi temi e che cercano di solito di lavorare seriamente per quanto ne so, hanno sbagliato e può capitare, nelle pressioni della velocità di stampa. Ma da criminologa io rifletto oltre.

Sui social, il paese è insorto per due ragioni: a) la notizia dei Caffo iscritti nel registro degli indagati per concorso esterno in associazione mafiosa e riciclaggio, sembra un'ennesima forma di 'persecuzione' di Limbadi come 'paese della mafia':

i Caffo portano lustro al paese da anni, sono fiore all'occhiello della comunità, la parte 'bella' dell'immagine del paese. b) il refuso ha creato una spirale di 'dietrologia' per cui - in assenza di comprensione su come sia successo - si è pensato che fosse un 'lapsus'

e che mio padre - ex giornalista e di Limbadi - fosse coinvolto con la squadra di giornalisti dietro l'inchiesta. Ovviamente le cose si chiariscono, per vie informali o per vie legali, e le scuse, se necessarie e a chi di dovere, si faranno.

Si spera che la giustizia faccia il suo corso, a prescindere dai giornalisti che ovviamente cercano notizie e scoop e a volte fanno meglio a volte fanno peggio. Ma tutto questo cosa lascia?

Lascia un paese che si sente attaccato: dallo Stato che arresta e mette alla forca i mafiosi e quelli a loro vicini (più meno giustamente, lo diranno i processi) e dall'opinione pubblica, che continua a raccontare sui giornali di un paese colluso e mafioso. Cosa succede quindi?

i) la fiducia esterna (stato e giornali), si sgretola. Si rafforza la fiducia interna, del vicino e del conosciuto. Questo è motivo, storicamente, di alimentazione del potere mafioso locale: ci si fida di chi si conosce anche se 'mafioso' e non di chi da fuori parla 'a vanvera'.

ii) il territorio già vittimizzato per la presenza di fenomeni mafiosi viene vittimizzato nuovamente, e nella spirale di doppia vittimizzazione si alimentano rancori e si distrugge la voglia di reazione. Si alimentano le profezie auto-avveranti della mafiosità del paese.

Come scrissi su @Lavialibera. Se non si va oltre, nell'antimafia, si alimenta la difficoltà del territorio di essere "altro". Se lo stato e la legalità hanno troppi volti, discordanti, e la 'mafia' solo uno, il risultato sarà di immbolismo. lavialibera.it/it-schede-473-… ||

immobilismo*

Please unroll @UnrollHelper

(doveva essere Pantaleone Mancuso, non Sergi)

iii) se anche risultasse poi vero che c'era del marcio nell'azienda questo porterà a ulteriore confusione e a credere ancora di più che ci sia una persecuzione. Se le notizie non fossero poi confermate da indagini più penetranti, si dirà ancora che era un parlare a vanvera.

iv) non si vede la mafia, si confondono i suoi sintomi e i suoi alibi con la 'sentenza' e/o con la denuncia e non si formano gli anticorpi civili.