Perché dire "i #vaccini anti-#COVID19 non sono vaccini ma sieri" è un cortocircuito stratosferico? Andiamo passo passo, nozione per nozione a spiegare il perché così potrete destreggiarvi facilmente tra le varie fake news. Grazie mille, spero vi piaccia e sia utile!!❤️
Per spiegarlo molto semplicemente, un vaccino è un preparato che in qualche modo "assomiglia" ad un agente patogeno: un virus inattivato, un batterio ucciso, un componente del loro rivestimento esterno (l’antigene) ecc.
Se noi ci iniettiamo un vaccino, il nostro sistema immunitario lo riconosce come estraneo e nello spazio di qualche settimana inizierà a produrre anticorpi e cellule specializzate che si preparano a un futuro incontro con l'agente patogeno vero e proprio!
Quando incontriamo il patogeno cosa succede? Il sistema immunitario si accorge subito e reagisce impedendo al patogeno di causare malattia. Il sistema immunitario si è addestrato a tale compito ed è il vaccino che gli ha "insegnato" come combattere il virus.
Ora abbandoniamo un attimo questo punto e parliamo del termine "siero". Siero è un termine generico che definisce una componente del sangue. Per farvi capire, immaginiamo un prelievo di sangue. Utilizziamo un anticoagulante che sottragga lo ione calcio da esso e centrifughiamo.
Otteniamo, sul fondo della provetta, delle cellule (globuli rossi ecc) e sopra sarà presente un liquido giallognolo: il plasma.
Se separiamo il plasma dalle cellule e aggiungiamo ione calcio, provochiamo la coagulazione del fibrinogeno. Il liquido rimasto è il siero. Il siero contiene tutte le proteine del plasma e gli anticorpi.
Ora aggiungiamo un'altro piccolo tassello e aumentiamo di poco la difficoltà. Quando parliamo di siero, nell'immunologia si intende un emoderivato molto particolare. Vi faccio un esempio.
Immaginate un animale come un cavallo. Voi prendete l'animale e lo vaccinate ripetutamente con un antigene (ad esempio la tossina del tetano inattivata o veleno di vipera inattivato). Cosa succederà all'animale? Svilupperà anticorpi contro l'antigene.
Ora immaginate il siero di quell'animale. Se il siero viene purificato come detto sopra conterrà gli anticorpi specifici contro i quali l’animale è stato immunizzato. Sarà un “siero iperimmune” antitetanico o antiofidico.
Se una persona contrae il tetano e non è vaccinata, ha senso vaccinarla? Assolutamente no! Ma non perché il vaccino sia pericoloso ma perché il vaccino richiede tempo per addestrare il sistema immunitario. In questo caso la persona deve avere delle armi GIÀ PRONTE.
Si agisce quindi con la cosiddetta "immunizzazione passiva" trasferendo siero iperimmune. Il soggetto non acquisisce immunizzazione attiva e una memoria immunitaria mentre con il vaccino questo è possibile.
Oggi ad esempio il siero di cavallo iperimmune non si usa più: si usano anticorpi monoclonali, anticorpi umanizzati, minibodies e altre preparazioni biotecnologiche, sempre derivate dagli anticorpi ma sicure rispetto al rischio della malattia da siero.
Quindi ecco smontate tutte le bufale riguardo questo argomento e ripetiamo in modo tale da essere più comprensibile, diretto e semplice (che è la cosa più importante per poter capire appieno).
I vaccini contro il Covid NON sono sieri: sono vaccini, contengono l’antigene, un'informazione o qualcosa che produrrà l’antigene nel nostro organismo, ma non gli anticorpi prefabbricati. Se fossero sieri avrebbero già gli anticorpi pronti ma non è così.
I vaccini contro il Covid producono una immunizzazione attiva e non passiva. Nel vaccino ci sono gli strumenti che devono essere utilizzati per addestrare l'organismo e NON ci sono le armi già pronte. Questo fa cadere completamente questa idea sbagliata che hanno tanti novax.
"Il vaccino non è un vaccino perché non contiene il virus". Questo ragionamento NON regge perché tanti vaccini moderni non contengono virus attenuato o inattivato. Nel tempo si è ridotto il più possibile lo stimolo a indurre risposta immunitaria per rendere i vaccini più sicuri.
"I vaccini anti-COVID non sono vaccini perché non proteggono e non danno immunità". Falso. I vaccini anti-COVID danno immunità e determinano una risposta anticorpale (ricordo che non ci sono comunque solo gli anticorpi ma anche altro).
• • •
Missing some Tweet in this thread? You can try to
force a refresh
Avete sentito parlare della "superimmunitá"? Molte persone dicono che l'infezione protegge molto di più della vaccinazione e che chi si infetta non deve vaccinarsi. Questo è vero? Quale è la differenza? Cerchiamo di fare un po' di chiarezza. #COVID19#Vaccino
Già da prima che comparisse la nuova variante Omicron ci si era accorti che alcune persone hanno la capacità di risultare più protette anche nei confronti di varianti più pericolose e "ostili".
Queste sono le persone che prima si sono infettate, poi sono guarite e poi si sono vaccinate. Sappiamo ormai con ragionevole certezza che l'infezione da sola NON garantisce una protezione ottimale sulla lunga distanza. Il vaccino va già meglio.
Ragazzi, la terza dose è fondamentale. Il nuovo report dell'ISS riferisce che l'efficacia del booster contro la malattia grave è sopra il 90%. L’efficacia nel prevenire la diagnosi e i casi di malattia severa sale rispettivamente al 86,6% e al 97,0% nei vaccinati con booster.
Rimane elevata l’efficacia nel prevenire casi severi, in quanto l’efficacia del vaccino nei vaccinati con ciclo completo da meno di 90 giorni e tra i 91 e 120 giorni è pari rispettivamente al 95,7% e 92,6%, mentre cala all’88% in chi ha completato il ciclo da oltre 120 giorni.
E nell’ultimo mese il tasso di ricovero nella fascia over-80 per i non vaccinati (568 per 100.000) è otto volte più alto rispetto ai vaccinati completi da meno di 120 giorni e 41 volte più alto in confronto ai vaccinati con booster.
DiegoLazzari38, noto esperto di virologia, mi invia questa immagine. Il suo obbiettivo, penso, sia quello di affermare che i personaggi presenti sulla sinistra siano migliori, e più competenti, delle persone presenti a destra. Smentiamo subito, visto che è un argomento gettonato.
Ovviamente non parlerò di Parenzo e Lucarelli. Cos'è l'h-index? L'h-index è condizione necessaria ma NON sufficiente a farsi un’idea del lavoro di qualcuno. Al di fuori dell’ambito accademico, l’h-index NON può essere utilizzato.
In ogni caso, anche in ambito accademico va utilizzato NON in senso assoluto ma assieme a tutta una serie di parametri che servono per valutare la credibilità di uno scienziato. Ma veniamo al dunque.
#DianaDelBufalo dice di non essersi vaccinata perché, "per via della genetica familiare" ha il cuore "ballerino". Se Diana ha così tanto premura per il suo cuore non capisco perché non si vaccini. Il virus colpisce, oltre ai polmoni, anche il cuore.
Uno studio condotto su 750 pazienti degli ospedali San Raffaele di Milano e Cremona e pubblicato nell'European Journal of Clinical Investigation ha rivelato come il 52% presentasse danni e sofferenza cardiaca. E un rischio quadruplo di morire nei 3 mesi successivi al ricovero.
Il virus entra in alcune cellule cardiache attraverso il recettore ACE2. E se è vero, come è vero, che il vaccino in rarissimi casi può causare miocarditi (infiammazioni che si curano velocemente e facilmente nella maggior parte dei casi), anche il COVID causa miocarditi.
Molti affermano l'efficacia del cosiddetto plasma iperimmune, il plasma ottenuto da chi ha avuto il #COVID ed è guarito. Dicono che il plasma dovrebbe essere utilizzato molto più dei vaccini. Oggi abbiamo un dato certo grazie allo studio TSUNAMI. Vediamo cosa è stato scoperto.
Del plasma iperimmune si era parlato in passato sottolineando che l’uso di plasma da donatori sopravvissuti e che hanno sviluppato anticorpi avrebbe potuto mitigare la gravità della malattia COVID-19 e, possibilmente, anche prevenire la sua evoluzione verso gli stadi più gravi.
L’impiego di questa strategia era già stato effettuato in passato, ad esempio con Ebola. Tuttavia, nel caso di SARS-CoV2, ci si trovava nella fase iniziale della pandemia, quando ancora non si sapeva molto del virus e della malattia e le armi a disposizione erano inesistenti.
Piccola informazione per mettere a tacere le fake news riguardanti certi ingredienti "mortali" presenti nel vaccino. Vi siete imbattuti in una sigla complicata come ALC-0315? Bene, sentite un po' ciò che ho da raccontarvi. #COVID19#vaccino
Per il web gira uno "studio" dove si afferma che tale sostanza, tecnicamente nota come eccipiente (cioè non possiede attività terapeutica), è presente nel vaccino Pfizer e sarebbe consigliata solo per la ricerca e non per uso umano. Quindi stanno facendo sperimentazione con noi?
Il vaccino contiene tale sostanza ALC-0315 (c'è scritto nel foglietto illustrativo del farmaco) e l'AIFA ha spiegato che tali lipidi (grassi) sintetici sono necessari per veicolare l'mRNA all'interno delle cellule. Se si iniettasse l'mRNA senza tali lipidi cosa succederebbe?