C'è una domanda che molti di voi mi fanno ed è questa: perché i bambini si ammalano più raramente e meno gravemente rispetto agli adulti? A prima vista può essere una domanda banale ma non lo è, anzi. Prima di addentrarci nella questione devo fare una premessa.
#Covid_19
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COVID-19 è diventato, purtroppo, una malattia pediatrica. I bambini si ammalano meno gravemente ma si ammalano e i tanti ricoveri che vediamo ne sono una prova. Non bisogna pensare quindi che i bambini sono più protetti. Se volete proteggere i vostri bambini, vaccinateli.
Iniziamo dalle prime evidenze. Perché i bambini si ammalano meno gravemente? La risposta potrebbe risiedere in una migliore funzionalità dell'immunità innata, la prima linea di difesa non specifica contro i patogeni. Questa linea di difesa è particolarmente efficace nei bambini.
Detto molto semplicemente, funziona senza scatenare una infiammazione eccessiva che può essere deleteria per l'organismo stesso. Ma già dalla variante Delta abbiamo visto una percentuale maggiore di infezioni e ricoveri nei bambini e questo potrebbe essere dovuto a 2 cause.
L'elevata velocità di trasmissione di Delta (Omicron è ancora più trasmissibile) e al fatto che molti adulti erano già protetti dai vaccini. I ricercatori si sono domandati il perché i bambini risultano più "protetti" e una delle risposte sembrava essere il recettore ACE2.
ACE2 è il recettore che il virus utilizza per entrare dentro le cellule. Esistono prove contrastanti sulle differenze legate all'età nell'espressione di ACE2 nel naso e nei polmoni. Si pensava che i bambini potevano avere un numero minore di tale recettore.
I ricercatori che hanno misurato la carica virale nelle vie aeree superiori non hanno evidenziato alcuna chiara differenza tra i bambini e adulti. Ma parliamo un attimo di uno studio che trovo molto interessante pubblicato nella prestigiosa rivista Frontiers in Pediatrics.
I ricercatori hanno scoperto la presenza di una molecola meno attiva nei bambini, la Neuropilina 1. Tale molecola è molto meno espressa nel tessuto epiteliale nasale (il tessuto che riveste internamente il naso) dei bambini. 
Si tratta di un recettore che può promuovere, potenzialmente, l'entrata del virus nelle cellule e la sua diffusione. Ma cerchiamo di addentrarci, lentamente, nell'argomento e proviamo a capire quale potrebbe essere la differenza nel "tono" immunologico tra bambini e adulti.
Alcuni ricercatori suggeriscono che anni di esposizione ad altri Coronavirus potrebbero aver fatto in modo che il sistema immunitario degli adulti agisca con una risposta meno efficace al Sars-Cov-2 come farebbe quindi con gli altri virus. Spieghiamo meglio.
Si parla di un concetto noto come "original antigenic sin". I bambini potrebbero produrre una risposta più "fresca" e finemente sintonizzata a un virus nuovo "di zecca". Uno studio del Peter Doherty Institute for Infection and Immunity di Melbourne ha riscontrato delle prove.
Sono stati studiati gli anticorpi di poche centinaia di bambini e adulti, di cui 50 infetti da Sars-Cov-2. Si è scoperto che gli adulti avevano più anticorpi cross reattivi mirati a porzioni del virus che erano simili a frammenti di altri Coronavirus.
I bambini tendevano invece a produrre una gamma più ampia di anticorpi contro tutte le porzioni del virus. È come se gli adulti avessero un sistema immunitario "poco sveglio" nel riconoscere un nuovo virus mentre i bambini riconoscono subito il virus nuovo e lo trattano come tale
Questo per rendervi meglio l'idea. Sono stati studiati anche fattori noti per peggiorare con l'avanzamento dell'età, come la capacità di controllare l'infiammazione e guarire i tessuti danneggiati.
Uno studio dell'ospedale Bambin Gesù di Roma prende invece in considerazione il secondo livello di difesa rappresentato dalla capacità dell'organismo di mettere a punto difese specifiche contro l'agente infettivo e che ha, quindi, bisogno di più tempo per prepararsi.
Sono stati presi 66 bambini fra 0 e 15 anni positivi al virus Si è notato che nel sangue di alcuni di loro comparivano, breve tempo dopo l'infezione, molti globuli bianchi Nei bambini che avevano questa precoce produzione di cellule specializzate, il virus retrocedeva velocemente
Non tutti i bambini hanno un'infezione lieve o asintomatica. Molti si ammalano gravemente, specialmente i fragili. Il long COVID è una realtà pericolosa e subdola anche per i più piccoli. Il virus è cambiato e vediamo, purtroppo, che attacca abbondantemente anche i bambini.
Si temeva che il virus potesse evolversi in modi che "vanificano" una parte della protezione innata dei bambini. E questo è il caso. Non si devono considerare i bambini protetti. Il COVID pone in serio pericolo tutti, indipendentemente dall'età. Abbiamo le armi. I vaccini.
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