Una notizia STUPENDA: dimostrata al San Raffaele l’efficacia preclinica di un’innovativa terapia cellulare per la leucemia mieloide acuta. Con piacere ve la racconto in questo bellissimo ed interessante thread. 1/n 🧵
La nuova terapia, basata su linfociti T ingegnerizzati TCR, è già stata approvata per la sperimentazione clinica negli USA e in UK e partirà in pazienti con leucemia mieloide acuta resistente alle attuali terapie. 2/n
Un nuovo tipo di linfociti ingegnerizzati, capaci di riconoscere in modo altamente specifico le cellule della leucemia mieloide acuta e di restare in circolo più a lungo, pronti a riattivarsi in caso di recidiva. 3/n
È questa l’innovativa terapia, che utilizza recettori TCR in grado di riconoscere la proteina tumorale WT1, messa a punto nei laboratori dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano. 4/n
La ricerca è frutto della collaborazione con la company statunitense Intellia Therapeutics, leader nel campo dell'editing con CRISPR/Cas9. 5/n
Sulla base dei risultati di sicurezza ed efficacia ottenuti in laboratorio, pubblicati qualche giorno fa sulla prestigiosa Science Translational Medicine. 6/n
Come detto, ha già ottenuto il via libera dagli enti regolatori americani e inglesi per iniziare la prima sperimentazione clinica in pazienti con leucemia mieloide acuta. 7/n
La tecnologia viene utilizzata per potenziare i linfociti consiste nel sostituire i recettori naturalmente presenti sulla loro superficie, chiamati TCR, acronimo di Recettori delle Cellule T con altri recettori. 8/n
I recettori sostitutivi sono anch’essi TCR, precedentemente isolati dal sangue di soggetti sani proprio per la loro capacità di riconoscere una specifica proteina tumorale, WT1. Il risultato è la generazione di un’armata di linfociti T altamente specifici per il tumore. 9/n
Con questi recettori, infatti, i linfociti ingegnerizzati sono in grado di identificare una cellula tumorale non solo in base alle proteine di superficie che possiede (es. delle terapie CAR-T) ma anche per le proteine o per altri tipi di molecole presenti al suo interno.
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Questo ha moltissimi vantaggi. Innanzitutto amplia il numero di neoplasie che possiamo trattare, perché amplia il numero di molecole e proteine tumorali che possiamo colpire. 11/n
È inoltre più facile trovare molecole interne indispensabili alla sopravvivenza del tumore, ovvero molecole che il tumore non può sostituire o eliminare per sfuggire alla terapia. 12/n
È così che è stato scelto il target, WT1, una proteina fondamentale per le cellule della leucemia mieloide acuta, tanto da essere utilizzato già oggi in clinica come indicatore di gravità della malattia e per valutare il rischio di recidiva. 13/n
In aggiunta a tutto questo, i recettori TCR, essendo quelli presenti fisiologicamente sui linfociti, sono anche in grado di attivare i meccanismi di memoria immunitaria. 14/n
Quando si attivano promuovono la sopravvivenza della cellula T, che resta pronta nel caso la minaccia si ripresentasse, come avviene durante una recidiva, evento frequente nella leucemia mieloide acuta. 15/n
Rispetto all’approccio CAR-T, i linfociti ingegnerizzati con TCR hanno caratteristiche peculiari e prima di costituire una risposta terapeutica accessibile a tutti potrebbero richiedere tempi più lunghi. 16/n
Le sfide da superare per lo sviluppo delle terapie cellulari con linfociti T ingegnerizzati (con CAR o TCR) sono già molte. Innanzitutto bisogna identificare la proteina che vogliamo usare come target e poi occorre trovare i recettori in grado di riconoscerla. 17/n
A tal fine, bisogna andare a caccia di linfociti che li possiedono in campioni di sangue donati da soggetti sani. 18/n
Nel caso dell’approccio TCR, inoltre, ogni terapia cellulare, ovvero ogni specifico recettore TCR, funziona soltanto in uno specifico gruppo di pazienti, quelli che hanno la stessa istocompatibilità della persona sana da cui è stato isolato il recettore. 19/n
Si tratta di una situazione simile a quella del trapianto di midollo, in cui donatore e ricevente devono essere compatibili. A differenza del trapianto però, in questo caso è sufficiente la compatibilità su un'unica molecola.
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Nel caso della terapia sviluppata, il recettore TCR in grado di riconoscere WT1 è stato scelto, tra 19 candidati, anche perché proveniente da un donatore con una istocompatibilità chiamata HLA-A*02:01. 21/n
Ciò significa però che la terapia potrà essere sperimentata e poi somministrata solo in pazienti con HLA-A*02:01. Per gli altri pazienti occorrerà isolare altri TCR, sempre in grado di riconoscere WT1 ma compatibili con il loro sistema immunitario. 22/n
L’obiettivo finale è infatti costituire un repertorio di TCR, in grado non solo di funzionare in pazienti con diverse classi di istocompatibilità ma anche di riconoscere diversi tipi di proteine, associate a tumori sia solidi sia ematologici. 23/n
Ci son cascato di nuovo..#Broccolo parte 2. Alcune (soltanto?) dichiarazioni che non tornano del prof. tanto che la sua università ha preso chiaramente le distanze da ciò che afferma. Seguitemi in questo thread. 1/n 🧵 #QuartaRepubblica#porro#COVID19
Oltre al fenomeno ADE già smentito in un precedente thread (link qui), passiamo ai punti di discussione. 2/n
1° punto. Il prof. #Broccolo continua ad affermare che "il vaccino non ferma il contagio e la carica virale dei non vaccinati è uguale a quella dei vaccinati". Non è così e vediamo perché. 3/n
E i medici arrivarono subito, uno dopo l’altro: arrivò, cioè, un Corvo, una Civetta e un Grillo-parlante. 1/n
Vorrei sapere da lor signori, — disse la Fata, rivolgendosi ai tre medici riuniti intorno al letto di Pinocchio, — vorrei sapere da lor signori se questo disgraziato burattino sia vivo o morto! 2/n
— A mio credere il burattino è bell’e morto: ma se per disgrazia non fosse morto, allora sarebbe indizio sicuro che è sempre vivo!— 3/n
Uno studio impensabile fino a qualche anno fa, oggi è stato possibile realizzarlo: capire i meccanismi genomici che guidano la diffusione delle metastasi in oltre 25000 pazienti. Sì, avete letto bene. Fantastico. Lo sintetizzo in questo interessantissimo thread. 1/n 🧵 #oncology
La progressione metastatica è la principale causa di morte nei pazienti oncologici, sebbene i meccanismi genomici alla base che guidano il processo di metastatizzazione rimangono in gran parte sconosciuti.
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Al fine di poterli identificare, è stata studiata una coorte di oltre 25.000 pazienti con malattie metastatiche. 3/n
Oggi vi parlo di una bellissima scoperta di una proteina fondamentale per lo sviluppo del tumore al pancreas da uno studio tutto italiano pubblicato su Gastroenterology. Segue un thread da non perdere assolutamente. Let's go! 1/n 🧵#oncology#12febbraio
Il tumore al pancreas rimane a oggi uno dei tumori più letali e complessi da individuare: la scarsa percentuale di sopravvivenza è principalmente dovuta al fatto che la malattia, nelle sue fasi iniziali, non si manifesta con sintomi eclatanti. 2/n
Inoltre, la comprensione di tali fasi è ancora limitata, così come la conoscenza di marcatori molecolari per la diagnosi precoce. 3/n
In occasione della Giornata mondiale delle donne nella scienza, vi racconto una storia brillante e di successo segnata da tante difficoltà: quella di Katalin Karikó, la scienziata dietro al #vaccino contro #COVID19. 1/n 🧵 #WomenInScience#11febbraio#scienza
La biochimica ungherese, oggi vicepresidente senior di #BioNTech, ha dedicato la sua carriera alla messa a punto di terapia genica basata sull’mRNA. 2/n
La possibilità di una terapia genica basata sull’RNA messaggero è stata a lungo ignorata dalla comunità scientifica. La carriera di Karikó è stata segnata da numerose battute d’arresto, ma lei non si è mai data per vinta. Alla fine, l’ha avuta vinta lei. 3/n
Condivido nel mio piccolo una gran bella storia che mi ha visto coinvolto nell'esperienza di team nella ricerca in ambito oncologico. Un po' lungo ma spero ne varrà la pena. 1/n
Oltre cinque anni fa in Casa Sollievo della Sofferenza (San Giovanni Rotondo, Puglia) fummo i primi a descrivere nei pazienti caucasici affetti da una forma particolarmente aggressiva di tumore polmonare, una lesione molecolare a carico di un gene. 2/n
La proteina (in questo caso dal nome neuregulina 1, NRG1) per cui questo gene anomalo codifica è denominata di fusione o chimerica, diventando iperattiva e portando a replicazione cellulare incontrollata nell' adenocarcinoma mucinoso invasivo (IMA) del polmone. 3/n