Permettetemi una breve riflessione su #eutanasialegale. Siamo molto bravi a parlare a più del valore della vita in sé che del termine di quest'ultima. 1/8
Ma sì, tanto è più semplice chiudere gli occhi che osservare e comprendere il dolore altrui. Ma non lo sappiamo. 2/8
Se non sappiamo e non rispettiamo quella persona che dà il consenso per porre finire all’atroce dolore che sta sopportando, perché questa dovremmo chiamarla ancora vita? 3/8
Anche perché risuonerebbe male e non vedo il motivo e cosa esattamente staremmo preservando. Anzi l’unica cosa ad essere mantenuta è la sofferenza. 4/8
Bisognerebbe tenere a mente che c'è da una dignità di mezzo in quel confine tra il desiderio che non ci sia più o il fatto che debba essere preservata. 5/8
Dal momento che “eutanasia” significa letteralmente “buona morte” (dal greco eu-thanatos) e la possiamo tradurre come vogliamo, ma non mi sembra che voglia dire suicidio. L'#eutanasia non è un suicidio. 6/8
Anche se la #Cortecostituzionale (con l'ignavia del #parlamento) ha giudicato inammissibile il #ReferendumEutanasia, non va perso di vista l'obiettivo. Questa è una vera e propria imposizione senza libertà di scegliere cosa fare della propria vita (una morte DIGNITOSA). 7/8
E non deve finire così per chi realmente ne ha bisogno. A maggior ragione se siamo in un Stato che segue (?) i principi di laicità e democrazia. Un abbraccio a chi combatte ogni giorno, non solo i pazienti ma anche associazione e propri familiari, vittime di tutto ciò. 8/8
• • •
Missing some Tweet in this thread? You can try to
force a refresh
