1) Non si può parlare di "trattative" finché #Putin non sarà arretrato sui suoi obiettivi (minimi) iniziali: neutralità dell'Ucraina, cambio di governo a Kiev, smilitarizzazione dell'Ucraina e riconoscimento della sovranità russa sulla Crimea e dell'indipendenza del Donbas
2) Non c'è evidenza empirica che Putin stia riconsiderando quegli obiettivi. Per il momento sembra convinto di poterli raggiungere attraverso l'intensificazione della campagna militare
3) L'Ucraina non entrerà nell'UE né subito né presto, ma è improbabile che l'UE si rifiuti di darle una reale prospettiva di integrazione, i cui modi e tempi saranno determinati da quale (e quanta) Ucraina uscirà dalla guerra
4) La NATO non intende intervenire e gli USA sono stati chiarissimi che l'intento è quello di evitare incidenti che portino a una reazione a catena incontrollata, pur offrendo all'Ucraina ogni altra forma di sostegno
5) Difficile che Putin si aspettasse che gli ucraini russofoni aspettassero l'esercito russo a braccia aperte, visto che nonostante la prossimità culturale e linguistica l'Ucraina ha sviluppato un forte senso di indipendenza in opposizione alla Russia dopo la guerra del 2014
6) Pertanto l'obiettivo di Putin resta ancora la distruzione dell'Ucraina come stato indipendente. Tra le tante tragedie di questa guerra c'è anche l'estraniazione per decenni almeno di due nazioni sorelle
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Ieri sera a @PiazzapulitaLA7 il prof Orsini della LUISS ha fatto un’analisi parziale e fuorviante della #guerra in #Ucraina. Un (lungo) thread per contrastarla 👇 @IAIonline
1) Il Prof. Orsini ha sostenuto che a) la responsabilità politica della è dell'#UE perché non ha impedito agli #USA di estendere l'invito di aderire alla #NATO a Ucraina (e #Georgia), b) quello che sta facendo la #Russia...
2) ...lo avrebbero fatto tutte le grandi potenze, che per natura non tollerano che i rivali si spingano fino ai loro confini. Lo dimostra la crisi dei missili di Cuba, quando gli USA si opposero con la minaccia allo schieramento di missili balistici sovietici sull'isola; e c)...
1) La #Germania ha messo fine alla #Ostpolitik, la politica di dialogo e commercio inaugurata negli anni 1970 verso l'#URSS e continuata verso la Russia dopo il collasso sovietico. Oggi il dialogo con la Russia è subordinato al contenimento e riduzione dell'influenza russa.
2) Il riarmo tedesco - €100 miliardi allocati quest'anno più la promessa di spendere almeno il 2% del Pil in difesa (oggi è all'1,4%) nei prossimi - porterà la Germania a essere il paese europeo (Russia compresa) che spende di più in difesa per la prima volta dagli anni 1930