Ieri sera a @PiazzapulitaLA7 il prof Orsini della LUISS ha fatto un’analisi parziale e fuorviante della #guerra in #Ucraina. Un (lungo) thread per contrastarla 👇 @IAIonline
1) Il Prof. Orsini ha sostenuto che a) la responsabilità politica della è dell'#UE perché non ha impedito agli #USA di estendere l'invito di aderire alla #NATO a Ucraina (e #Georgia), b) quello che sta facendo la #Russia...
2) ...lo avrebbero fatto tutte le grandi potenze, che per natura non tollerano che i rivali si spingano fino ai loro confini. Lo dimostra la crisi dei missili di Cuba, quando gli USA si opposero con la minaccia allo schieramento di missili balistici sovietici sull'isola; e c)...
3) aiutare la resistenza dell'Ucraina con le armi è inutile perché porterà semplicemente la Russia a raddoppiare gli sforzi e pertanto le vittime. Questo quanto dice Orsini
4) Per quanto contenga elementi di verità, questa è un'analisi parziale dell'invasione che tra l'altro ignora che l'Ucraina non è oggetto ma soggetto di relazioni internazionali. Dal momento però che la sento da tutte le parti, ci tengo a contestarla con tutte le mie forze
5) Andiamo con ordine:
Francia/Germania ottennero che nell'aprile 2008 a Georgia e Ucraina fosse data solo una vaga promessa di adesione alla NATO, non l'avvio del processo istutizionale di integrazione (membership action plan, in gergo NATO). Quindi un (debole) freno fu messo
6) Nell'agosto 2008 la Russia bombardò la Georgia. USA e UE capirono l'antifona e la questione NATO fu messa nel cassetto
7) Quando la Russia ha invaso l'Ucraina la prima volta nel 2014 l'Ucraina era uno stato neutrale per legge. L'aggressione russa fu causata dal rovesciamento di un presidente filo-russo che aveva sparato sulla folla di protestanti che chiedeva una maggiore vicinanaza aall'UE
8) Maggiore cooperazione UE-Ucraina non è una minaccia alla sicurezza russa, ma alla legittimità e stabilità di lungo periodo del regime di Putin. Se i russi vedono gli ucraini diventare più liberi e più ricchi, possono chiedersi perché anche loro non possono avere le stesse cose
9) Questo è il punto fondamentale. E' vero che la Russia ha contestato numerose azioni di politica estera americana, ma per Putin è molto più grave che gli USA abbiano sostenuto le rivoluzioni popolari filo-occidentali in Georgia nel 2003 e in Ucraina nel 2004 e poi nel 2014
10) Per intenderci, la questione della NATO è una preoccupazione reale non solo di Putin ma di tutti l'establishment militare e di sicurezza russo
12)...offrendo a) moratoria su adesione alla Nato dell'Ucraina, b) impegno a non schierare in Ucraina truppe o missili, c) limiti reciproci a schieramenti convenzionali e nucleari in Europa, d) trasparenza su esercitazioni militari e sistemi antimissile USA in Polonia e Romania
13) Se Putin avesse accettato, avrebbe fatto gli interessi di sicurezza russi (e non solo) conquistando un'altra vittoria in politica estera con un uso spregiudicato (e criminale) della minaccia militare.
14) Perché non l'ha fatto? Perché per Putin la neutralità dell'Ucraina è un obiettivo subordinato a qualcosa di più grande: riportare Kiev in unità con, e sottomissione a, Mosca ed evitare che libertà e pluralismo politico fioriscano in Ucraina, la nazione sorella della Russia
15) La questione NATO è fumo negli occhi. Non c'era rischio che l'Ucraina entrasse nella NATO finché avesse avuto un conflitto irrisolto con la Russia, e in ogni caso l'Ucraina non ha mai minacciato la Russia, per mancanza di mezzi e soprattutto per mancanza di volontà
16) L'obiettivo di Putin non è accordo con USA come come quello Kennedy-Chruscev che pose fine alla crisi di Cuba. L'obiettivo di Putin è la distruzione dell'Ucraina come stato libero e indipendente. Si può capire perché gli ucraini non ne vogliano sapere (ancora) di arrendersi
17) Per questo motivi fanno bene i paesi NATO e UE a fornire ogni forma di assistenza all'Ucraina, inclusa quella militare. Putin va ostacolato e indebolito in tutti i modi. In questo momento è l'uomo più pericoloso del mondo
18) PS. A @PiazzapulitaLA7 ieri è stato mostrato un video del 2015 in cui Giulietto Chiesa ripeteva a memoria la narrativa con cui la Russia ha giustificato l'invasione del 2014 dell'Ucraina. Il presentatore ha detto che Chiesa stava interpretando il pensiero di Putin. Sbagliato
Chiesa stava facendo un'opera di propaganda (probabilmente inconsapevole, l'uomo era completamente andato negli ultimi anni) per il regime imperialista e aggressivo di Vladimir Putin.
Se c'è un fascista in tutta questa storia, siede al Cremlino
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1) La #Germania ha messo fine alla #Ostpolitik, la politica di dialogo e commercio inaugurata negli anni 1970 verso l'#URSS e continuata verso la Russia dopo il collasso sovietico. Oggi il dialogo con la Russia è subordinato al contenimento e riduzione dell'influenza russa.
2) Il riarmo tedesco - €100 miliardi allocati quest'anno più la promessa di spendere almeno il 2% del Pil in difesa (oggi è all'1,4%) nei prossimi - porterà la Germania a essere il paese europeo (Russia compresa) che spende di più in difesa per la prima volta dagli anni 1930
1) Non si può parlare di "trattative" finché #Putin non sarà arretrato sui suoi obiettivi (minimi) iniziali: neutralità dell'Ucraina, cambio di governo a Kiev, smilitarizzazione dell'Ucraina e riconoscimento della sovranità russa sulla Crimea e dell'indipendenza del Donbas
2) Non c'è evidenza empirica che Putin stia riconsiderando quegli obiettivi. Per il momento sembra convinto di poterli raggiungere attraverso l'intensificazione della campagna militare