#19marzo#Ucraina#Russia#UkraineRussiaWar Prima di passare ai (notevoli) sviluppi sul campo, partiamo dal discorso di ieri di Putin allo stadio Luzhniki che merita un tentativo di analisi. E’ stata chiaramente un’esibizione propagandistica (90mila dentro, 100mila fuori) 1/20
Cosa potrebbe significare? 1) Con gran ritardo la Russia ha cominciato la sua offensiva mediatica, in uno spazio - quello informativo - sin’ora dominato dall’Ucraina e da un brillante Zelensky 2) Putin tenta di respingere le speculazioni sulla sua “ipocondria da covid” e va 2/20
in mezzo ad una gran folla (ricordate le “letture” date alle sue presenze a tavoli lunghissimi lontano dai suoi interlocutori)? 3) Questo credo sia il punto più interessante, lo stadio era pieno di giovani. Qualcuno dice “pagati” in vari modi. E’ relativo guardiamo al perchè 3/20
Gli osservatori occidentali che non conoscono la Russia (e non la frequentano) dal primo giorno del conflitto spacciano per analisi la speranza che il popolo russo si ribelli contro Putin (da incorniciare le “analisi” sui silenzi di Lavrov visti come prologo ad un golpe). 4/20
In realtà il consenso di Putin è molto forte nel Paese (anche sulla guerra) ma con alcune variabili: le due +grandi città (Mosca e San Pietroburgo dove è più forte la voglia di libertà) e i giovani, i nati dal 95/97 in poi. Larga parte della popolazione russa ha un debito di 5/20
riconoscenza verso Putin per aver portato il Paese fuori dai selvaggi anni ‘90 (caos post caduta URSS). Evidentemente i giovani quegli anni non li hanno vissuti, quindi (quelli delle aree urbane) non supportano Putin, vogliono democrazia, non digeriscono il blocco dei social 6/20
imposto negli ultimi giorni. La manifestazione di ieri (con la celebrazione degli 8 anni dell’annessione della Crimea) serve a questo prevalentemente, convincere i giovani. Esattamente come il discorso sui “moscerini da sputare” (riferimento ai ricchi in fuga all’estero) 7/20
a mio avviso era in realtà mirato verso star dello spettacolo e influencer social (cioè miti dei giovani) non tanto agli oligarchi (che hanno bisogno di Putin nelle divisioni delle risorse pubbliche come Putin ha bisogno di loro per la “gestione” delle risorse pubbliche) 8/20
Passiamo alla guerra guerreggiata. E’ chiaro che a Mariupol è saltato l’argine. Da ieri le truppe russe sono in centro e oggi Kyev, con un artificio verbale, parla di temporanea perdita di accesso al mar d’Azov dove appunto l’ultimo centro sotto controllo ucraino è Mariupol 8/20
Ma attenzione come ci ricordano vari esempi recenti e non (Vukovar?) prendere una città di mezzo milione di abitanti non è una passeggiata. Soprattutto se in quella città ci sono i neonazisti del Reggimento Operazioni Speciali Azov (ex-battaglione) che sanno che non verranno 9/20
fatti prigionieri nonostante le promesse russe (sono odiati dai separatisti anche per la piccola Guantanamo che sono accusati di gestire nella loro base a Mariupol) e quindi combatteranno fino alla fine. Da Mariupol arrivano 2 notizie di rilievo. 1) al teatro bombardato 10/20
non ci sarebbero morti, le persone rifugiatesi all’interno sarebbero tutte vive (speriamo) 2) La Azovstal è stata ridotta in macerie. All’inizio dell’assedio si parlò di questo impianto siderurgico, uno dei più grandi d’Europa, i separatisti accusavano Azof di averlo minato 11/20
E’ un’accusa frequente questa - vera o meno non lo sappiamo - ma che serve a poter dire, per esempio, il teatro non l’abbiamo bombardato, è in macerie perchè l’avete minato. Solito copione bellico. Comunque sia se l’Azovstal è stata ridotta in macerie questo segnala 2cose 12/20
Guardiamo le mappe: l’attacco russo sta arrivando da Berdiansk sulla strada litoranea che in quel tratto si inoltra in città e la fonderia (meglio se in macerie che favoriscono la difesa) è l’ultimo bastione sul fianco occidentale della città e verso lo scalo. Intanto
13/20
Le due parti continuano a rimbalzarsi accuse sui corridoi umanitari mentre solo una piccola parte degli abitanti (1/10?) sono riusciti a fuggire. Comunque sia se il destino di Mariupol è segnato, temo che il tributo di sangue dei suoi poveri abitanti non si fermi. Tragedia
14/20
Comunque se volete capire il livello di devastazione che i combattimenti stanno portando nella città sotto assedio da due settimane, con temperature invernali, senza cibo, acqua potabile ed elettricità. Consiglio la visione di questo 👇15/20
Se Mariupol è importante per i russi, va detto che in tutto Donbass si sono registrati progressi. In Donbass c’è meno popolazione (nei centri urbani come Kyev, Sumy, Kharkiv è tragico stallo) e dove le linee di rifornimento sono più agevoli venendo direttamente da Rostov 16/20
Riprende il thread (oggi è festa del papà, priorità!). A mio avviso la partita strategica 🇺🇦 se la sta giocando a Mykholaiv che per i russi doveva essere una passeggiata e invece sta diventando un bagno di sangue (con notevoli perdite di mezzi, compresi elicotteri). 17/20
Se guardate la mappa della città, forse la mia ipotesi non è sbagliata: gli ucraini hanno lascito Kerchon ai russi in ritirata strategica perchè a Mykholaiv il "terreno" è molto più favorevole a chi difende. Perchè è importante? È la porta sul fianco est di Odessa cioè 18/20
Linea di rifornimenti - lifeline - per il Paese (principale porto 🇺🇦). Continuo a pensare che gli attacchi al nord dei russi siano solo "shock&awe" cioè tattici per piegare il morale (alto) dei resistenti. È chiaro che con 200k uomini (anche x2) non controlli 42milioni 19/20
Di cittadini armati e ostili. Zelensky👇spinge sulle trattative. Non è scontato gesto coraggioso: sa bene che dovrà cedere qualcosa e potrebbe passare in un attimo da padre della patria a "traditore" per opinione pubblica 20/20 ma continuo
chiara definizione di vittoria (stallo perenne) e durata indefinita. Cosa che sfugge agli opinionisti con l'elmetto, nascosti dietro l'identificazione tra dialogo e resa, illusisi (?) che esista la possibilità di una soluzione militare con l'invasore cacciato e tutto che
torna come prima.
Sul danno che il PUB (non quello della 🍺 il pensiero unico bellicista) sta facendo al dibattito italiano, al pluralismo, alla stessa democrazia oltre che alla pace ho scritto una breve riflessione per @Artventuno@BeppeGiulietti articolo21.org/2022/03/il-pen…
Concludo il thread (numerazione saltata) con una riflessione. Sempre ad #agora@RaiTre si è detto di ridurre dipendenza italiana da energia russa (europa dipende 30% petrolio 40% gas) giusto ma io credo vada cambiato paradigma. Liberiamoci dei combustibili fossili che fanno
male all'ambiente e alla pace. Liberarsi della dipendenza russa per poi aggravare quella dal petrolio di note "democrazie" come Arabia Saudita? Venezuela? Iran? Gas algerino? Ha senso strategico ? O è l'ora di guardare al futuro (e al cambiamento climatico) una volta e per tutte
#21marzo#Russia#Ucraina#Guerra cominciamo con il bombardamento di oggi a Kyev nelle immagini di un collega della Bild. Non ci vogliono sofisticate indagini per capire che questo è un quartiere residenziale e non un obiettivo militare. Ora di fronte a queste tragiche scene 1/15
Ci sono due possibili reazioni di noi osservatori: 1) condannare attacchi sui civili e spingere per trattative di pace 2) usarle per ricordarci quanto cattivi siano i russi e giustificare l'ampliamento del conflitto
Se fa testo quello che accade dai primi giorni, la voce
1/15
dominante - anche oggi - sarà quella del PUB (il pensiero unico bellicista) che chiede di fatto un diretto coinvolgimento Nato, quindi una guerra da elevare al cubo.
Bisogna precisare che ampliamento del conflitto significherebbe ancora più vittime civili e più distruzione? 2/15
#20marzo#RussiaInvadedUkraine#Ucraina#Russia partiamo da lontano: #Afghanistan è Paese più infelice al mondo. Riprova che la guerra mai risolve i problemi ma li complica solo. Ricordiamolo agli opinionisti con l'elmetto che alimentano speranza 1/10
Su qualcosa che non esiste: una soluzione militare in Ucraina. Riavvolgiamo il nastro: vi ricordate quando "Lavrov tace, si prepara il golpe" o "La Russia ha finito le risorse per la guerra" o "Gli oligarchi faranno fuori Putin" o "Il convoglio bloccato"? Nulla si è
2/10
Avverato ma intanto è circolata illusione che si potesse chiudere la partita in fretta. Come dico da giorni siamo invece in una d fase cruciale, se entro 7 giorni non si arriva ad un accordo, il rischio è il modello afghano: una guerra in stallo senza via d'uscita. 3/10
#18marzo#Russia#Ucraina partiamo da una notizia finalmente certa e non di parte secondo @hrw le truppe russe hanno usato bombe a grappolo a Kharkiv. Si tratta di ordigni cluster cioè con "acini" esplodenti pensati per detonare ad altezza d'uomo. Progettati per fermare
1/15
Le avanzate "smontate" (cioè a piedi) di truppe di fanteria, non possono essere utilizzati in aree urbane o comunque su obiettivi civili anche perchè gli "acini" inespolosi se non rimossi diventano vere e proprie mine, pericolosissime per i bimbi vista forma e dimensioni 2/15
Secondo @hrw@HughWilliamson a Kharkiv i bombardamenti (cluster o meno) delle truppe russe hanno causato la morte di 450 civili. Se 1 morto è sempre 1 di troppo, 450 è una quota enorme sul totale di 780 morti e 1252 feriti documentati da @UN_Ukraine 3/15 ukraine.un.org/en/175128-ukra…
#17marzo#Russia#Ucraina#UcrainaRussia cominciamo con una buona notizia (speriamo venga confermata dai fatti) sarebbero sopravvissuti la maggior parte dei 1-1200 civili rifugitisi nel teatro di mariupol, bombardato ieri da jet russi stando alle autorità locali 1/15
Maxar, specialisti in immagini satellitari, ha diffuso una foto del teatro prima dell'attacco in cui si nota la scritta "deti" cioè bambini a voler indicare a chi guardava dal cielo che ci fossero civili all'interno. Evidentemente mossa inutile 2/15
Premesso che le città sono "sacre", sono obiettivi civili e in quanto tali dovrebbero essere esclusi da ogni attività bellica, ormai in 🇺🇦 siamo ampiamente entrati in una fase in cui l'attacco alle città sta assumendo la natura tattica di pressione sul morale dell'avversario 3/15
C'entra nella misura in cui la guerra non risolve mai i problemi, li complica rendendoli spesso irrisolvibili. Mi occupo di #Afghanistan da >3 lustri ed è per me l'archetipo di ogni conflitto. Sull' #Ucraina c'è chi ci sta provando a convincere che una No Fly Zone 2/20
Un ulteriore coinvolgimento dei Paesi Nato (già forniamo armi) possa portare alla cacciata dell'invasore. Magari fosse cosî semplice. In #Afghanistan dopo 42 anni la guerra è (temporaneamente?) finita ma i suoi danni a lungo termine continuano, dall'odio sotto la cenere 3/20
#15marzo#Russia#Ucraina#Guerra continuano i colpi di artiglieria sui caseggiati alla periferia di Kyev. Chiaramente non sono obiettivi militari e, come avevo tristemente previsto, al protrarsi del conflitto e allo "stringere" sulle aree densamente popolate i rischi 1/15
Di vittime civili si moltiplicano diventando certezza. Ma se le prime vittime sono sempre i civili, questi stanno da entrambe le parti. Ieri un missile balistico ucraino TU2 (per capirci quello usato per colpire con successo basi aeree russe di Taganrod e Millerovo quindi 2/15
un missile di precisione) è finito nel centro di Donetsk, capitale dell'autoproclamata e omonima Repubblica nel Donbass separatista filo🇷🇺, facendo una strage di civili per lo più in coda tra bancomat e poste e in un bus di passaggio. Le foto e i video sono di RangeloniNews 3/15