Oggi, 25 Aprile, a Venezia è anche il San Marco, il Patrono.
Tradizione vuole che si regali un bocolo (bocciolo di Rosa) alla donna amata.
La tradizione è antichissima, pre abbia 1.200 anni. 👇 1/7 #thread#25aprile#sanmarco#bocolo
La tradizione risale infatti alla figlia di un Doge, Agnello Particiaco. La ragazza (soprannominata Vulcana) era un peperino e si innamorò di un trovatore, Tancredi (no, @marcostac e @cmgaston, non il portiere).
Il padre, patrizio veneziano, non poteva che disapprovare… 2/7
…l’amato partì allora con l’Imperatore (tale Carlo Magno) a combattere gli infedeli e a trovare la gloria sul campo per guadagnarsi così l’approvazione del padre di lei. Ottenne entrambe, ma prima di poter tornare cadde (ovviamente valorosamente) sul campo di battaglia. 3/7
Affidò quindi a un suo compagno d’armi, tale Rolando (sì, QUEL Rolando) un fiore, reso rosso dal suo sangue, come ultimo regalo per l’amata. Lei lo ricevette prima della veglia per San Marco, e il giorno del 25 venne trovata esanime con la rosa sul petto, ricongiunta… 4/7
…infine all’amato. Da allora, la tradizione del Bocolo.
Ora, ci sono talmente tanti buchi in questa storia che non so da dove cominciare: dati Carlo come Imperatore e Agnello come Doge, siamo fra l’810 e l’813 (l’ultimo aprile con Carlo in vita).
Ma la campagna in cui…
5/7
…combatte Tancredi dovrebbe essere (data anche la presenza di Rolando) quella di Roncisvalle, nel 778.
Inoltre, ai tempi di Agnello il patrono di Venezia era ancora San Todaro (quello col drago sulla seconda colonna di piazzetta San Marco).
L’Evangelista… 6/7
…diventerà patrono solo sotto il governo del figlio di Agnello (Giustiniano), nell’828, quando le spoglie del Santo verranno traslate da Alessandria a Venezia.
Quindi: storia bella ma falsa, la cui falsità non va presa assolutamente come scusa per non regalare Rose!
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Un paio di pensieri sul padiglione ucraino.
L'opera non è originale per la Biennale: è di Pavlo Maklov e ci ha lavorato dagli anni '90.
Il progetto originario prevedeva una fontana per la città di #Kharkiv 👇 1/8 #thread#ucraina#biennale#arte
L'opera si intitola "Fountain of Exhaustion", e voleva veicolare la disillusione post-caduta del regime sovietico.
Ogni singolo elemento della fontana divide il flusso di acqua in due rivoli, così facendo togliendo forza al flusso originale. L'idea è essere metafora... 2/8
...delle energie dei singoli per il cambiamento, che non riescono a focalizzare uno scopo coerente e vengono quindi disperse (di qui l'Exhaustion del titolo).
Ora, mi vengono in mente due osservazioni. La prima è che la mia formazione non mi permette di NON notare che...
3/8
Ho la TL invasa dalla #spigolatrice, e mi sembra che gli schieramenti principali si dividano tra:
a) è sessista
b) i puritani hanno paura delle forme femminili
Forse è opportuno dire qualcosa sul ruolo del corpo nell'arte.
Ma andiamo con ordine... #thread#nudo 1/9
In primis l'ostentazione del corpo nell'arte non ha necessariamente una connotazione sessuale.
È con la controriforma che aumentano i pudori, e il percorso artistico successivo tende a smontarli, spesso attraverso lo scandalo. 2/9
Se fino a metà '800 il nudo è quasi trascendente, si pensi a Olympia di Manet: qui è chiaramente caricato di connotazioni sessuali, ma queste connotazioni servono a sottolineare il potere della protagonista. 3/9
Quando pensiamo al gioco degli scacchi abbiamo tutti in mente una forma particolare per i pezzi in questione.
Una forma è così radicata che basta vedere un dettaglio di un singolo pezzo per capire che si parla di scacchi. #thread#scacchi#design#staunton#bauhaus
1/12
In realtà questo tipo di pezzi ha una storia abbastanza recente, mentre il gioco ha una storia antica.
Il design di cui stiamo parlando risale a poco meno di 2 secoli fa. Ha a che fare con un giornalista, un maestro di scacchi, e un negozio di giocattoli.
2/12
Il punto chiave è che è chiaro a tutti che, sebbene la cosa fondamentale sia identificare in maniera univoca i 6 diversi tipi pezzi sulla scacchiera, è anche opportuno avere un design identificabile da tutti, a prescindere dalle culture di provenienza.
3/12
Breve #thread sul caso #Navalny:
Angela Merkel è cresciuta nella DDR, paese in cui la Stasi impiegava, per spiare gli stessi cittadini, più dell'1% della popolazione.
Ogni Tedesco orientale era certo di essere spiato.
1/n👇
Ai ragazzi che uscivano di casa i genitori davano raccomandazioni anche su come comportarsi in caso la Stasi volesse reclutarli.
È seguendo queste indicazioni che la giovane Merkel li rimanda al mittente, rinunciando come conseguenza a un incarico di ricercatrice a Ilmenau.
2/n
Negli anni '80 la Merkel sarà schedata come poco affidabile e controllata.
Quindi sa perfettamente cosa vuol dire vivere sotto un regime.
E l'ironia della sorte vuole che in quegli anni lavorasse presso la Stasi un certo ufficiale di collegamento Russo: Vladimir Putin.
3/n
Al quinto piano del centro Pompidou c'è questo quadro di Mondrian.
Come ci suggerisce il nome ("New York City") si tratta di un paesaggio. È un'opera tarda del pittore, quasi alla fine della sua ricerca su questo tipo di soggetto. #thread#mondrian#pittura#astrattismo
1/10
Pieter Cornelis Mondriaan nasce nel 1872. Il suo anno di nascita è quello di "Impression, soleil levant" di Monet.
Lo zio lo inizia alla pittura "en plein air" e 14 anni deciderà che quello che vuole fare è dipingere e a 20 si iscriverà all'Accademia di Belle Arti.
2/10
Per avere un minimo di contesto, gli anni in cui matura questa sua decisione sono quelli in cui Van Gogh dipinge le sue opere più famose.
Anche se il giovane Piet all'inizio non lo conosce, è anche lui un figlio di questo tempo, dell'espressionismo.
3/10
Le pulsioni iconoclaste degli ultimi giorni mi spingono a condividere con voi un rant su memoria, celebrazione e adesione.
Cosa celebriamo? Cosa ricordiamo? Chi lo decide? #thread#memoria#rant#iconoclastia
1/11
Una statua di Colston viene abbattuta, una di Churchill viene imbrattata. Da noi si fanno battute sulle statue degli imperatori romani e sulle tracce ancora evidenti del fascismo.
Ma si tratta sempre della stessa cosa? Dobbiamo applicare sempre lo stesso trattamento?
2/11
La prima cosa, qualunquista, da dire è che ovviamente ogni persona (e per estensione ogni istituzione e ogni periodo storico) ha luci e ombre.
Qui dobbiamo farci due domande. La prima è: quella persona ha portato più avanti le luci o le ombre?
03/11