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Tra i rimpianti di chi come me ha 30 anni ed è stato contagiato da quella strana malattia che è la passione politica, c'è quello di non aver vissuto e conosciuto alcuni dei protagonisti che hanno fatto la storia di questo Paese.
Come Ciriaco De Mita.
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Il padre dell'ex segretario della DC faceva il sarto. Chissà che Ciriaco non abbia ereditato da lui, almeno idealmente, l'arte del ricamo. La capacità di legare tra loro i pensieri dei suoi complessi ragionamenti.
Uno sforzo visibile in quel suo caratteristico gesticolare.
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Peccato non aver subito una sonora strigliata, una lavata di testa di quelle che mortificano, ma fanno crescere. Ne sa qualcosa @MarcoFollini.
Poco più che 20enne, all'esordio come oratore al consiglio nazionale DC, si rese protagonista di un intervento che oggi non fatica
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a definire di "rara pochezza".
La pensava evidentemente così anche l'allora vicesegretario #DeMita, il quale gli riservò la seguente bacchettata:
"Prima di sentirti parlare non ti conoscevo. Ma devo dire che, anche dopo averti sentito parlare, continuo a non conoscerti".
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Ciriaco De Mita è stato, per citare ancora Follini, "l'ultimo squillo di tromba dalle parti di piazza del Gesù (…), il più concreto e insieme il più astratto tra i leader DC".
E in questa definizione sta forse il ricordo che oggi gli riserva l'ultimo dei democristiani.
6/15 @grotondi dice oggi che per De Mita "la politica era pensiero e l'ha detto fino all'ultimo minuto".
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De Mita fu precursore di una tendenza che oggi la mia generazione dà per scontata: il fatto che un partito sia (in buona parte) il suo leader.
Non aveva fatto i conti con i suoi amabili colleghi di partito, spettacolari nell'arte di colpire in punta di fioretto.
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Era la politica della Prima Repubblica, per qualcuno un'offesa. Non per loro. Non secondo me.
Sono emblematiche le parole pronunciate oggi dalla figlia del suo acerrimo rivale (rivale, non nemico) Bettino #Craxi. È la senatrice @stefaniacraxi a dire che tra i due vi fu
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un "conflitto politico aspro ed a tutto campo, frutto di visioni e mondi diversi, a tratti inconciliabili, ma all'insegna della politica come terreno di confronto tra i migliori".
"Vado a dimettermi", annunciò col sorriso De Mita dopo la spallata del leader socialista.
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Basta rivedere il duello tv con @matteorenzi, nel 2016, sul Sì o No al referendum.
Comunque la si pensi, vedere un 88enne combattere come un leone per qualcosa in cui crede è uno spettacolo. Se poi ha anche la capacità di tirare fuori battute come questa, tanto meglio.
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Durante quel dibattito, in un momento acceso (neanche il maggiore), De Mita disse: "Io nasco democristiano e muoio democristiano".
Di questo, gli diede atto pure un suo oppositore, Donat-Cattin: "È stato un grande presidente del consiglio e lo ha fatto da democristiano".
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De Mita aveva il senso della storia, per averla vissuta, per averla scritta.
Per questo ha potuto dire, senza timore di essere smentito, che quando un giornalismo senza memoria paragonava Giuseppe #Conte ad Aldo Moro offendeva la memoria di uno statista.
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Non è compito di chi scrive arrogarsi il diritto di tracciare un bilancio su vita e carriera di Ciriaco De Mita.
Afferma @grotondi nel suo libro, "La variante DC", che "De Mita per 7 anni è stato la DC".
Ne deriva una constatazione: De Mita è stato l'Italia.
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1/8 Da quando l'invasione dell'#Ucraina è iniziata, Matteo #Salvini non è mai stato tanto vicino ad ufficializzare il progetto che ha in cantiere dal "giorno uno" di questa guerra: volare a #Mosca.
2/8 Evidentemente non pago delle recenti sortite diplomatiche, #Salvini insegue il suo obiettivo: riprendersi la scena. Quella che ha smarrito nella notte del Papeete, senza più riuscire a dettare l'agenda del Paese, ad incarnare (ebbene sì) la figura di leader più amato dagli 🇮🇹
3/8 Ad onor del vero va detto che #Salvini è stato il primo politico italiano a chiedere indiscriminatamente "la pace". Prima di #Conte, forse anche in anticipo su Papa Francesco.
Peccato non si sia mai domandato cosa ne pensassero gli ucraini.
Sta parlando Mario #Draghi. Riporterò le dichiarazioni più importanti della sua conferenza stampa.👇
#Draghi: "Nel pomeriggio ho cercato il presidente #Putin. Lo scopo di questa telefonata era chiedere se si potesse far qualcosa per sbloccare il grano che è oggi nei depositi in #Ucraina, perché la crisi alimentare che sta avvicinandosi, e in alcuni Paesi dell'Africa è già
presente, avrà proporzioni gigantesche e conseguenze umanitarie terribili. Una prima iniziativa che si potrebbe cominciare ad esplorare è quella di vedere se si può costruire una possibile collaborazione tra Russia e Ucraina sullo sblocco dei porti sul Mar Nero dove sono
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Oggi non leggerete parole più vere, e commoventi, e belle, e struggenti, e potenti (e impotenti) di quelle pronunciate dal senatore democratico Chris #Murphy dopo la sparatoria di ieri in #Texas.
Ho tradotto integralmente il suo intervento al Congresso. Leggetelo, fidatevi👇
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"Signor presidente, 14 bambini morti in una scuola elementare in #Texas.
Cosa stiamo facendo?
Cosa stiamo facendo?
Pochi giorni dopo che un uomo è entrato in un negozio di alimentari per sparare agli avventori afroamericani, abbiamo per le mani un’altra Sandy Hook.
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Cosa stiamo facendo?
Ci sono state più sparatorie di massa che giorni dell’anno. I nostri ragazzi vivono nella paura ogni volta che mettono piede in classe, perché pensano di essere i prossimi.
Cosa stiamo facendo?
1/9 La First Lady, Jill, è vestita interamente di nero. Nessuno meglio di lei, insegnante, è in grado di cogliere la portata della strage di #Uvalde, #Texas, dove il 18enne Salvador Ramos ha ammazzato a colpi di arma da fuoco 19 bambini e due adulti.
2/9 Prima di prendere la parola, Joe #Biden emette un lungo sospiro. Ha la voce rotta, gli occhi pieni di lacrime: l'empatia è sempre stato il suo tratto distintivo in politica: "Buona sera, cari americani. Avevo sperato, diventando presidente, di non doverlo fare di nuovo".
3/9 Si riferisce ad un'altra carneficina, quella della Sandy Hook, avvenuta dieci anni prima, quando il 20enne Adam Lanza aveva sparato alla madre prima di recarsi presso la scuola elementare di Newtown, Connecticut, e uccidere 26 persone, fra cui 20 bambini tra i 6 e 7 anni.
1/9 La probabile uscita di scena di #Draghi dopo il 2023 è da considerarsi una sconfitta della politica 🇮🇹. Non che i partiti si sentano in colpa, attenzione: gli manca la melina, l'arte del rinvio, la drammatizzazione per strappare la prima pagina, la 1^ serata nel talk amico.
2/9 Occhio, bisogna comprenderli questi partiti.
Epperò allo stesso modo bisogna comprendere Mario #Draghi, deciso a quanto pare a sottrarsi, a fine legislatura, alla ripetitiva stagione teatrale portata in scena dai politicanti nostrani.
Ultimo esempio? Registrato poco fa.
3/9 Era infatti in programma per oggi l'attesa Conferenza dei capigruppo in #Senato.
Piccola premessa: cos'è la celeberrima "Capigruppo"? Alla domanda occorre rispondere, perché per capire le tattiche di chi fa politica bisogna conoscere i regolamenti.
1/4 #Conte attacca #Meloni e #Renzi.
Secondo il leader M5s, quelli di Fratelli d'Italia sono "Robin Hood al contrario".
Per il leader di Italia Viva invece l'affondo più velenoso:
"Nella guerra agli ultimi, spicca anche il redivivo Renzi, che non accetta mai di farsi superare,
2/4 soprattutto negli errori: ha appena annunciato di voler raccogliere le firme per togliere a centinaia di migliaia di famiglie, di giovani precari, anziani e disabili un reddito che gli permette di arrivare a fine mese. Il programma è già pronto: un giorno sarà ai banchetti
3/4 per togliere aiuti alle fasce di popolazione in difficoltà economica e un altro in Arabia Saudita per continuare le sue conferenze lautamente retribuite che magnificano il rinascimento democratico, giusto per arrotondare lo stipendio da senatore.
Meloni e Renzi - conclude -