Thread by @_Nico_Piro_

#3giugno il centesimo giorno di guerra significa poco per le vittime civili: 4,149 morti e 4,945 feriti (dati alla mezzanotte del 31 maggio, fonte Onu 👇) sono quelle che hanno pagato il prezzo più alto e sono anche le più dimenticate.
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ukraine.un.org/sites/default/…

Giorno 100 dovrebbe invece significare molto per tutti quelli che dal 24 febbraio ci stanno vendendo la guerra come un male inevitabile e necessario ma tutto sommato una pratica che si sarebbe sbrigata facilmente. L’ho analizzata nel mio “Maledetti Pacifisti” ma ripensate
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ai vari analisti e opinionisti con l’elmetto che a marzo vi hanno “venduto” l’imminente collasso dell’esercito russo (hanno risorse solo per 1 settimana di guerra), la rivolta degli oligarchi contro Putin, golpe di Lavrov, il collasso dell’economia russa ecc.
3/23

Dovrebbero andare a nascondersi, hanno sponsorizzato la guerra come soluzione, hanno chiesto più guerra per porre fine alla guerra, alla fine sono passati 100 giorni e - come dicevo io a metà marzo - siamo in un conflitto in stallo. La prospettiva è quella di una guerra
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destinata a durare anni. Stoltemberg ha finalmente ammesso che ci dobbiamo preparare ad una guerra a lungo termine, una guerra di usura (ricorderete che vi parlo di guerra d’attrito dall’inizio). Possiamo usare questo 100mo giorno di guerra per farci delle domande? In primis
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di fronte a questo che era uno scenario facilmente prevedibile, invece di tentare la guerra per procura e il regime change (ora anche Biden pare aver cambiato idea, lo vediamo più avanti in questo thread), non sarebbe stato meglio tentare da subito un negoziato?
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100 giorni dopo la verità (inconfutabile) che “esistono un aggredito e un aggressore” può ancora essere strumentalizzata a voler delineare un peccato originale che impedisce di trattare con il “male”? E’ chiaro che se la Russia non avesse invaso l’Ucraina
7/23

non ci sarebbe stata la guerra ma ormai è accaduto. Vogliamo continuare a vedere il contatore delle vittime civili scorrere? Vogliamo continuare a vedere città ucraine distrutte? Vogliamo continuare ad inondare il Paese di armi che non si sa che fine fanno?
8/23

https://twitter.com/RaiNews/status/1532404205205471232

Vogliamo continuare a fare diagnosi in telemedicina sullo stato di salute di Putin, per illudere la gente che “vabbè tanto sta morendo e la guerra finisce”. Ormai ho perso il conto delle diagnosi di Putin, ossessione di alcuni esperti, sin’ora
9/23

https://twitter.com/reale_scenari/status/1532634959390904320

si sono tutte rivelate balle, per serietà bisognerebbe smettere di dare loro evidenza invece alimentano la narrazione della guerra “prossima alla svolta”, ci illudono che non il negoziato ma la malattia possa portarci la pace. Chiaro esempio di #PUB.
10/23

Ma poi qualcuno (gli americani non lo fanno mai) si è mai chiesto se dovesse morire Putin chi andrebbe al suo posto? Siamo sicuri che ci va uno migliore? Siamo sicuri che non c’è il rischio che il Paese non finisca nel caos e, per esempio, l’ISIS non venga col carrello del
11/23

supermercato a fare shopping tra le 6000 testate nucleari per una bomba sporca di cui si favoleggia dal 2001 e che in questo scenario potrebbe diventare realtà?
Biden ha cambiato rotta, ora parla di armi all’Ucraina per negoziare.
12/23
nytimes.com/2022/05/31/opi…

Come ho scritto più volte il conflitto afghano è l’archetipo di tutti i conflitti contemporanei. Il concetto di vittoria è cambiato più volte, sta accadendo anche in Ucraina, gli Usa sono passati da “Putin non può restare al potere” e “Degradare la capacità militare russa”
13/23

infine a combattere per trattare. Alti generali Usa dell’esercito afghano dissero che non potevano reggere 45 perdite al giorno, l’Ucraina ne denuncia 100. E’ un tasso di caduti insostenibile per qualsiasi esercito al mondo, io vorrei che chi si avvolge nel bicolore
14/23

giallo e azzurro, proclamandosi amico di quel Paese (spesso sono solo anti-russi) che l’aver messo in secondo piano la diplomazia a favore della guerra è un danno enorme per l’Ucraina. Se il milione di uomini in armi di cui ha parlato Zelensky non arriva, si rischia grosso
15/23

Tra molti mesi è presumibile che si completi anche la conquista dell’oblast di Donetsk. Vogliamo ripete la situazione del Donbass separatista di questi ultimi otto anni? Una linea di contatto con scambi di artiglieria continui? Un funzionario dell’Onu dice “questa guerra
16/23

non avrà vincitori” “piuttosto abbiamo visto cosa si è perso: vite, case, posti di lavoro, prospettive”. Vogliamo continuare ad illuderci dell’esistenza di una soluzione militare che in realtà non esiste? Oggi il ministero alla Difesa 🇬🇧 i cui bollettini vengono presi
17/23

da certi analisti come imparziali e oggettivi, dice che la Russia sta vincendo nel Donbass ma non ha raggiunto gli obiettivi strategici. Cioè ha Kherson e quindi l’acqua alla Crimea, ha il pieno controllo del mar d’Azof, sta vincendo in Dombass ma
18/23

https://twitter.com/DefenceHQ/status/1532600250841669632

non ha raggiunto i suoi obiettivi? Marketing della guerra allo stato puro con sconfinamento nel cabaret se non ci fossero di mezzo migliaia di vite spezzate.
Un’altra domanda che dovremmo farci è con il mare di armi che l’america sta inviando e il fiume in arrivo da UK
19/23

gli spiccioli bellici che arrivano dall’Europa che differenza stanno facendo sul campo di battaglia? Comprese le armi italiani di cui il contribuente non conosce i dettagli? Presumibilmente la risposta è: nessuna. E allora secondo il principio economico dell’investimento
20/23

alternativo mi chiedo: se l’Europa avesse mantenuto la sua posizione di neutralità come nelle guerre del passato senza inviare armi (limitandosi alle sanzioni) non avremmo oggi quel mediatore internazionale di spessore morale e con principi democratici che manca?
21/23

Le armi europee non fanno la differenza ma fa la differenza l’assenza dell’UE come mediatore. Siamo nelle mani del dittatore (cit. Draghi) Erdogan che sta nella Nato ma non applica sanzioni alla Russia, che per far entrare Svezia e Finlandia nell’alleanza vuole mano libera
22/23

contro i curdi, quelli che ci hanno aiutato a sconfiggere l’ISIS in Siria e che poi abbiamo abbandonato. Vabbè ma del resto Erdogan ci fa comodo…tiene i migranti chiusi nel recinto…I parametri variabili del bene contro male, il marketing della guerra at its best. Triste
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