#EnricoBerlinguer: "Io considero il movimento per la #pace come un fatto di grandissima importanza di tutte le nostre epoche e destinato ad altrettanti grandi sviluppi. E non solo perché è un movimento diretto a contrastare e a sventare il pericolo supremo della #guerraatomica >
"Ma anche perché è un movimento che parte da una presa di coscienza che coinvolge tutti i dati della vita di questa nostra #civiltà. Esso esprime la volontà di milioni di uomini di non lasciare che le questioni fondamentali della loro #vita, il loro #futuro siano decisi da altri>
"dai governi, dagli apparati, dai #complessimilitariindustriali. Il #disarmo totale può essere considerato una #utopia? Io dico di no. Tecnicamente oggi è possibile controllare il disarmo, mentre nel passato non era così. Io dico che esso diventerà una necessità >
"non solo per sopravvivere, ma anche per risolvere i problemi dell'#umanità a cominciare da quelli dello #sviluppo. Certo oggi il mondo sembra andare in un'altra direzione, ma io credo che questa che è stata una #utopia del #movimentosocialista ritorna oggi di grande attualità >
1. La #guerra? "Come quando uno grande e grosso prende a schiaffi per strada uno più piccolo. Ora, quello più piccolo è più grande e si difende dagli schiaffi perché è stato aiutato dagli amici e perché combatte e si difende per la libertà" >
3. Adesso immagino la fatica degli #insegnanti nello spiegare ai ragazzi che, veramente, non si risponde alla #violenza con una violenza più grande e di gruppo, ma ci sono altre strategie contro il #bullismo. Interpersonale e internazionale.
1. Nel flusso continuo di parole sulla #guerra che puntano alla #pancia, anziché alla #testa, diffuse a reti unificate 24 ore al giorno, le #notizie autentiche, utili a riflettere, stanno nei dettagli. Nelle #informazioni date senza soffermarsi, in una frase incidentale. >
2. Apprendiamo così di passaggio che - dopo la telefonata tra i ministri degli esteri di #USA e #Russia, #Blinken e #Lavrov - si sono sentiti al telefono il capo di Stato maggiore delle forze armate russe, #Gerasimov, e il capo dello Stato maggiore congiunto USA, #Milley. >
3. Cioè i massimi ufficiali delle due potenze che si stanno facendo la #guerra sul territorio ucraino. Su un territorio terzo, come accaduto tante volte nel corso del '900.Bene che si sentano.Male che dire questa #verità sulla guerra oggi sia tabù. Ma i fatti hanno la testa dura
1 Nel mondo sono in corso oltre 150 #conflittiarmati,tutti con aggrediti e aggressori,che provocano 80 milioni di morti all'anno (spesso con armi italiane),dai quali non arriva nessuna immagine e nessuna eco. Neanche i loro profughi respinti alle frontiere della fortezza Europa >
2 Solo di uno di questi siamo bombardati di #immagini, dettaglio dopo dettaglio, e investiti di #parole, non per capire ma per aumentare l'#audience. 24 ore su 24, attraverso tutti i canali >
1 Il dispositivo mediatico che prevede stabilmente una #giornalistarussa da insultare, umiliare e compatire in tutte le trasmissioni televisive in nome della superiorità e libertà dell'#informazione occidentale, s'infrange con l'esecuzione a sangue freddo di #ShireenAbuAkleh >
2 la giornalista di #AlJazzera uccisa ieri dall'#esercitoisraeliano, e con la detenzione illegale di #JulianAssange in Gran Bretagna, in attesa dell'estrazione negli #USA dove rischia 175 anni di carcere. Entrambi facevano quanto fanno i #giornalisti occidentali in #Ucraina: >
3 raccontavano la #violenza delle #guerre di occupazione in #Palestina, #Afghanistan, #Iraq dal punto di vista delle #vittime. Ma le storie di queste vittime, e dei #giornalisti che le raccontano rimettendoci la vita, nel dispositivo mediatico libero e superiore non sono previste
Pensate se un barcone di #immigrati e #profughi fosse sbarcato a #Rimini, se quei disperati avessero "invaso" la città e 150 donne ne avessero denunciato #molestie ed #oscenità: sarebbe scattata la caccia al violentatore,l'indignazione istituzionale, le prime pagine dei giornali
Invece si tratta degli #alpini e 150 #donne ne denunciano #molestie ed #oscenità: ma i toni sono felpati, la notizia fa fatica ad uscire, @nonunadimeno deve raccogliere #denunce che faticano ad esprimersi, ci sono più attestati di solidarietà alle #pennenere che alle donne...
Del resto, perché meravigliarsi? Da sempre e ovunque, #militarismo e #patriarcato sono due facce della stessa (sub)cultura
2. Se ci fossero i #media internazionali presenti in tutti i terreni di #guerra, accanto alle #vittime, come in #Ucraina, comprenderemmo che non c'è un cattivo in un mondo di buoni. Ma che la guerra in quanto tale è la cattiveria scientifica organizzata e dispiegata da tutti >