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Jul 4, 2022 19 tweets 18 min read Read on X
Thread lungo
"il mito del Donbass Antifascista"
E' diffusa la favola delle "repubbliche" di #Donetsk-#Luhansk come esperienze anti imperialiste e antifasciste.
E' una bugia, ma è difficile capire QUANTO se non si studia lo specifico.
Vediamo assieme perché
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#Ucraina #Russia
Abbiamo già visto in un precedente thread come la guerra in #Ucraina del 2014 non sia stata una "guerra civile" ma una operazione dei servizi segreti #russi realizzata grazie a una vera invasione da parte di truppe russe senza insegne con armi pesanti
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Vedremo anche come #Mosca abbia usato la manovalanza di gruppi neonazisti, panslavisti, suprematisti e antisemiti del "Russkij Mir".
Molti vengono eliminati quando non sono più utili, sono membri di movimenti banditi nella stessa #russia, ma utili per l'operazione #Donbass.
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DISCLAIMER
da entrambe le parti in #Ucraina, convivono gruppi di estrema sinistra e destra, anarchici, rossobruni.
Nessuno vuole negare l'esistenza, o la natura di Azov o Pravy Sektor.
Dimosteremo però come in #Donbass sia al potere il più feroce estremismo di destra.
4/18
Il mito del "#Donbass Antifascista" è legato alla così detta "brigata Prizrak", una formazione militare internazionalista di matrice rossobruna attiva nel 2014/15 che si dichiara(va) antifascista.
E' quella a cui è vicino quell'Alberto Fazolo che vedete spesso in televisione
5/18
La "Prizrak" o "Interunit" è esistita e non discuteremo qui se il rossobrunismo sia #antifascismo, ma la Prizrak ritiene (riteneva) tale.
Il punto è che in #Donbass era l'eccezione, in mezzo a una selva di agghiaccianti neofasci/neonazi di ogni tipo, natura e origine.
6/18
Alexandr Matyushin tra i fondatori delle "repubbliche" del #Donbass detto "Varyag, da cui il nome dell'omonimo battaglione, skinhead, nazional bolscevico, autodefinito "#fascista ortodosso", molto concentrato sulla retorica omofoba tipica del regime di #Mosca.
7/18
"Rusich" è un reparto affiliato al famoso "Wagner Group".
Li guida Aleksey Milchakov, un maniaco neonazista russo filmato anche mentre sgozza cuccioli (really)
Attivi nel 2014/15, ancora in #Ucraina per "denazificare" oggi.
Qui Milchakov col governatore russo della #Crimea
8/18
Igor "Strelkov" Girkin ,ministro della difesa in #Donbass nel 2014. moscovita, ex militare, Colonnello dei servizi segreti, veterano della #Bosnia con i serbi di Karadzic. vicino all'oligarca Malofeev, Fondatore del 1st Slaviansk Brigade, si definisce un nostalgico zarista.
9/18
Pavel Gubarev fu il primo "governatore" a #Donetsk nel 2014. E' o è stato un membro del Russian National Unity, un gruppo neonazista bandito persino in #russia.
Il primo "capo" della DPR era quindi letteralmente uno con la svastica al braccio.
10/18
Alexander Zakharchenko fu primo ministro a #Donetsk 2014/18. La sua morte in un attentato, suscitò la surreale indignazione di Potere Al Popolo
Da presidente fece arrestare illegalmente 632 oppositori, fascista, omofobo, antisemita, vicino al partito Nazional Bolscevico
11/18
Aleksey Mozgovoj, comandante della "Brigata Prizrak, si definiva #antifascista, alleato di Girkin, il 29-30 agosto 2014 partecipò come rappresentante delle "repubbliche" alla famigerata adunata di #neofascisti e neonazisti europei a Yalta (per l'Italia c'era Roberto Fiore).
12/18
Alexandr Borodai, russo, oggi parlamentare del partito di #Putin, primo ministro a #Donetsk da agosto a ottobre 2014, come Girkin e altri, tra gli autori della rivista russa fascista e antisemita "Zavtra". maggiore dei servizi russi FSB, veterano di cecenia e transnistria.
13/18
potrei continuare a lungo con altri neofascisti e neonazisti che hanno di fatto creato le "repubbliche" in #Donbass, citeremo solo il Russian Orthodox Army, il Russian Imperial Movement, lo Youth Eurasian Union di Alexandr Dugin, i "nipotini di Arkan, il Serbian Action.
14/18
Anche i nomi potrebbero continuare:
Alexei Khudyakov, russo, gestore della "piazza" di Gubarev nei primi giorni a #Donetsk, ex capo del gruppo neonazi anti-immigrati "Scudo di Mosca".
Ravil Khalikov/Rostislav Zhuravlev, russi, del partito nazional bolscevico "Altra Russia"
15/18
Vladimir Antyufeyev, "vice primo ministro" della DPR, russo, ex capo del KGB e "ministro della sicurezza" della Transnistria
Alexander Proselkov, vice ministro degli Esteri della DPR, russo, membro del neofascista Eurasian Youth Union di Alexander Dugin.
16/18
Dunque, mentre a #Kyiv esistono i fasci e sono tollerati, ma al potere c'è un governo di natura diversa,
fascisti/neonazi sono all'origine delle "repubbliche" in #Donbass, che controllano, col sostegno militare e ideologico dell’imperialismo #russo.
(qui Pushilin e Dugin)
17/18
La bibliografia con tutte le fonti utilizzate per questa ricerca, verrà pubblicata sul canale telegram.
Se avete apprezzato questo lavoro, che ha richiesto circa 16 ore, diffondetelo, che siamo ancora pochi.
Grazie a chi è arrivato fino a qui.

18/18
Fine
t.me/BallDontLieDude
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Jun 16
🧵I documenti mostrati dal NYT sulle trattative tra #Ucraina e #Russia a #Istanbul nel 2022 dimostrano quello pochi tra cui il sottoscritto dicono da mesi.
I negoziati sono falliti principalmente per il mancato accordo sul tema delle garanzie di sicurezza all'Ucraina.
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L' articolo, offrendoci una visuale sul documento, chiarisce i contorni esatti della questione.
Ci sono due temi: uno riguarda la #Russia, l'altro gli alleati occidentali.
La prima voleva imporre all'#Ucraina delle garanzie di sicurezza su cui avrebbe potuto porre il veto.
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Riassumendo la proposta era di obbligare l'#Ucraina. a una quasi totale smilitarizzazione,(cfr. 100000 soldati, 147 mortai, 10 elicotteri, ovvero nulla) E a un finto meccanismo di sicurezza su cui il paese che l'ha invasa due volte avrebbe avuto diritto di veto.
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Jun 14
🧵sul "controllo riflessivo".
Ne parlavo ieri in live, oggi un esempio perfetto.
È la tecnica di guerra non lineare con cui la #Russia provoca la distorsione cognitiva che influenza l'opinione pubblica e quindi il processo decisionale delle democrazie.
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L'obbiettivo è indurre la controparte a ridurre le proprie opzioni a quelle nell'interesse di chi attua la strategia di manipolazione.
Esempio: la scelta di non inviare certe armi all'#Ucraina per "linee rosse" poi rivelatesi inesistenti, è un prodotto di questa strategia.
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Oggi esempio perfetto di questa strategia:
da un lato #Putin spara altissimo: come condizione per un cessate il fuoco vuole la consegna di enormi territori dell'#ucraina oltre a quelli che già occupa.
(si, è una guerra imperialista di land grabbing)
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May 16
🧵#Fico aveva vinto le elezioni in #Slovacchia (23%) con una forte retorica filo #Russa a cui tuttavia nei mesi successivi aveva dato poco seguito. Anzi, l'11/04 aveva firmato un protocollo di intesa con l'#Ucraina su alcune delle questioni più importanti per #Kyiv.
quali?
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1)aumento capacità ferroviaria
2)transito/import prodotti agricoli
3)export energia verso #Ucraina
4)libertà per l'industria #slovacca di vendere armi (come il semovente da 155mm Zuzana2 di cui gli ucraini hanno ordinato un paio di batterie di mezzi)
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euractiv.com/section/politi…
Fico aveva anche appoggiato il pacchetto da 50 miliardi per l'#Ucraina approvato dall'#UE, e non si è opposto in alcun modo al meccanismo proposto per l'utilizzo degli interessi maturati dai fondi #russi congelati.
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reuters.com/world/europe/s…
Read 4 tweets
Jan 21
mi inserisco in questo scambio tra @marsetac e il Prof. @FilBarbera perché qui c'è una informazione storicamente errata, e questo è oggettivo, e a mio parere anche una contraddizione evidente.
vediamo prima perché non è vero che la neutralità #ucraina sarebbe una garanzia.
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chiariamo intanto un punto fondamentale. la contesa #ucraina-#russia non inizia per un avvicinamento tra ucraina e #NATO, ma perché la russia vuole impedire che l'ucraina entri nell'#UE e vuole forzarla con la coercizione economica a entrare nella sua "unione doganale"
2/N

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allo scopo di impedire che l'#ucraina perseguisse la politica economica che era nel programma con cui #Yanukovich aveva vinto le elezioni 2010, #Putin mise in campo pressioni, minacce aperte, sanzioni, in violazione del memorandum di #Budapest in cui si impegnava a non farlo.
3/N

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Read 13 tweets
Jul 22, 2023
è morto Rostislav #Zhuravlev.
La stampa lo presenta come "giornalista".
Prima di riciclarsi in questo ruolo con ria novosti, Zhuravlev era altro, è stato un simbolo di quello che è successo in #Ucraina dal 2014 ed è significativo che la stampa per lo più non sappia chi sia
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#Zhuravlev era russo Ekaterinenburg, alla fine di febbraio del 2014 arrivò con altri 1000-2000 "volontari" armati in #Ucraina, con la missione di scatenare la guerra in #Donbass.
Era membro del partito Nazionalbolscevico, dove si mischiano stalinismo e nazismo.
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il 5/03/2014 quando alcune centinaia di persone assaltano il palazzo del governatorato di #Donetsk, è lui a issare la bandiera russa sull'edificio, accompagnato da un gruppo di noti neonazi, tutti russi, che occupavano la piazza nei primi giorni della violenza in #Donbass.
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Jul 15, 2023
di solito evito certi toni
ma di #Jorit sento il bisogno di dire qualcosa:

La cosa peggiore non è tanto il dipingere a #Mariupol su commissione di un regime fascista, in una spietata mossa di propaganda, in sfregio a una città rasa al suolo dai suoi stessi committenti
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non è tanto che si è fatto strumento di una banda di assassini che vuole cancellare la memoria delle proprie vittime, come hanno fatto con il murales che davvero parlava di bambini sotto le bombe, quelle russe del 2015, coperto, e sostituito con la bandiera degli occupanti.
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Non è neanche la patetica storia della "bambina del #Donbass", rivelatasi una foto rubata, o il fatto che oltre a ripetere la stessa opera con lo stampino tipo cinepanettone, pensi anche di poter rubare una foto famosa e di coglionare tutti facendone vedere dopo una a caso.
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