#Maidan 2014 rappresentò il punto di svolta che avrebbe causato lo scoppio di una guerra civile nell’est del paese, ponendo le premesse per la recente invasione russa.
Come accade per la crisi in corso, anche quell’evento ebbe interpretazioni antitetiche.
2/21
Come ha scritto il sociologo Volodymyr Ishchenko, quella di #Maidan fu una sollevazione presa in ostaggio da componenti non rappresentative dell’intero arco delle forze coinvolte, né delle motivazioni che spinsero molti cittadini a prendervi parte.
3/21 newleftreview.org/issues/ii133/a…
Inoltre l’#Ucraina è sempre stata un paese chiave nel pensiero strategico di Washington. “Senza l’Ucraina”, sosteneva Zbigniew #Brzezinski, “la Russia cessa di essere un impero eurasiatico”.
4/21
Washington aveva già sostenuto la “rivoluzione arancione” che nel 2004 aveva portato al potere il filo-occidentale Viktor Yushchenko. Sua moglie, Katherine Chumachenko, era un influente membro della diaspora ucraina negli USA.
5/21 opendemocracy.net/en/colour_revo…
Le proteste di Maidan non furono appoggiate da una netta maggioranza di ucraini, ed ebbero scarsa popolarità soprattutto nel sud e nell’est del paese. Malgrado ciò, gli Stati Uniti si schierarono apertamente con i dimostranti.
6/21 washingtonpost.com/news/monkey-ca…
Già nel settembre del 2013, Carl Gershman, presidente del National Endowment for Democracy (Ned), aveva definito l’#Ucraina “il trofeo più grande” nel progetto americano di promozione della democrazia nelle repubbliche ex-sovietiche.
7/21 washingtonpost.com/opinions/forme…
Il Ned, Freedom House, Usaid (l’agenzia USA per gli aiuti internazionali e l’assistenza allo sviluppo), l’International Renaissance Foundation di George Soros, finanziarono Ong e mezzi di informazione nella fase precedente alla rivolta di #Maidan.
8/21 consortiumnews.com/2014/02/27/a-s…
Politici come il sottosegretario Victoria Nuland, il senatore repubblicano John McCain, e il senatore democratico Chris Murphy, si recarono a #Maidan per esprimere apertamente il proprio sostegno alle proteste.
9/21 cbsnews.com/news/us-victor…
In una nota telefonata intercettata e resa pubblica probabilmente dall’intelligence ucraina o russa, l’ambasciatore americano Geoffrey Pyatt e la Nuland discussero chi avrebbe dovuto far parte del nuovo governo ucraino sostenuto dagli USA.
10/21
Il partito Svoboda ed altre formazioni estremiste che avevano avuto un ruolo di primo piano nelle violenze di #Maidan ottennero posti chiave nel nuovo governo guidato del primo ministro designato Arseniy Yatsenyuk.
11/21 rferl.org/a/ukraine-whos…
Dopo il suo insediamento, il nuovo primo ministro Yatsenyuk aveva dichiarato di essere impegnato in una missione “kamikaze”, ovvero essenzialmente nella fedele implementazione delle misure “lacrime e sangue” imposte dall’Fmi.
12/21 theguardian.com/commentisfree/…
La diaspora ucraina in Occidente ebbe un ruolo chiave nel nuovo governo. Natalie Jaresko, già impiegata al Dipartimento di Stato USA, ebbe l’incarico di ministro delle finanze.
13/21 consortiumnews.com/2014/12/05/ukr…
Ulana Suprun, nata in Michigan, ministro della salute fra il 2016 e il 2019, gestì fra l’altro lo scottante dossier dei biolaboratori ucraini finanziati dagli Stati Uniti.
14/21 robertoiannuzzi.substack.com/p/la-russia-e-…
Le riforme imposte dall’Fmi hanno spianato la strada ai capitali americani nel settore agricolo e in quello delle materie prime. L’agribusiness statunitense, da Cargill a Monsanto, ha ottenuto lucrosi contratti.
15/21 covertactionmagazine.com/2022/05/31/war…
Raytheon, colosso dell’industria bellica statunitense, ha addestrato 8.000 agenti di frontiera, attrezzato 25 centri doganali, e costruito un sistema di sorveglianza su 3.730 km di confine in Ucraina.
16/21
Westinghouse, controversa compagnia USA più volte sull’orlo del fallimento, si propone di rimpiazzare la russa Rosatom come fornitore di combustibile nucleare per le centrali ucraine, e addirittura ambisce a costruire nuovi reattori nel paese.
17/21 scheerpost.com/2022/06/23/wha…
Al termine di questa panoramica, seppur incompleta, ci si renderà conto fino a che punto la rivoluzione di #Maidan del 2014 abbia rappresentato uno spartiacque nella storia dell’Ucraina. Uno spartiacque che tuttavia, più che segnare una rinascita democratica del paese…
18/21
… demarca il brutale passaggio da una sfera di influenza russa, già indebolita negli anni passati, a una sfera americana onnipervasiva (sotto il profilo politico, economico, militare), attraverso una pesante ingerenza USA negli affari ucraini.
19/21 thegrayzone.com/2018/04/07/the…
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21/21 robertoiannuzzi.substack.com
Dal conflitto ucraino alla crisi da Covid19, il ricorso a tecniche di “guerra psicologica” e di manipolazione dell’opinione pubblica si registra con sempre maggiore frequenza ed evidenza all’interno dei paesi occidentali.
2/24
E’ stato detto che i servizi segreti occidentali hanno condotto una guerra psicologica contro il Cremlino, in particolare utilizzando notizie di #intelligence desecretate come parte di una guerra di informazione contro Mosca.
3/24 edition.cnn.com/2022/03/01/pol…
La nuova cortina di ferro nel cuore dell’Europa, determinata dalla guerra economica alla Russia, è solo l’ultimo di una serie di shock economici che negli ultimi 15 anni hanno inferto duri colpi alla #globalizzazione americana e al cosiddetto ordine liberale internazionale.
2/27
La guerra dei dazi, la ridefinizione delle catene di fornitura durante la crisi provocata dal Covid-19, il ricorso americano alle sanzioni contro i propri avversari, sono altrettante misure che hanno progressivamente minato le basi stesse della #globalizzazione.
3/27
Tuttavia, nelle ultime settimane la versione occidentale appare sempre più distante dalla realtà sul terreno.
2/16
Lo stesso Zelensky ha ammesso di recente che circa il 20% del territorio ucraino è ormai sotto il controllo russo.
Le truppe di Kiev hanno quasi completamente perso la cittadina di #Severodonetsk e la provincia di #Luhansk.
3/16
L’imponente dispositivo di sicurezza dispiegato a protezione dell’incontro di #Davos testimonia sia della rilevanza di tale appuntamento, sia del senso di insicurezza delle élite occidentali in questo frangente storico.
2/16
Fondato nel 1971 dal professore tedesco #KlausSchwab, che ne è tuttora presidente, il #WEF ha sempre promosso un’agenda globalista basata sul coinvolgimento del grande capitale privato a prescindere dai differenti sistemi politici in cui si trova ad operare.
3/16
Alcuni chiarimenti sulla questione dei porti ucraini nel Mar Nero e la “crisi alimentare”.
Sebbene in Occidente tutte le accuse vengano rivolte contro la Russia, l’origine primaria di tale crisi risale alla guerra commerciale USA e alle sanzioni. 1/4 johnhelmer.net/the-war-agains…
Sebbene le esportazioni ucraine di grano siano importanti, l’Ucraina è solo il 5° esportatore mondiale, mentre la Russia è il 1°, oltre a essere un paese leader nell’esportazione di fertilizzanti. 2/4
Mosca ha più volte dato la propria disponibilità a garantire l’esportazione del grano ucraino, ed ha aperto 2 passaggi sicuri, uno nel Mar d’Azov, l’altro nel Mar Nero. In Occidente nessuno ha voluto mettere alla prova la disponibilità russa. 3/4
La guerra in corso in #Ucraina non è solo un conflitto per procura Russia-Nato, ma uno scontro che sta ridefinendo gli equilibri fra le due sponde dell’Atlantico e gli stessi rapporti di forza all’interno del continente europeo.
2/16 euractiv.com/section/politi…
Un’#Europa che non può usufruire delle risorse energetiche russe a basso costo né commerciare con Mosca (e chissà, magari un domani neanche con la Cina) è fatalmente più dipendente dal gas liquefatto e dal mercato americano.
3/16 scientificamerican.com/article/the-u-…