#Draghi: "Ritengo che un presidente del Consiglio che non si è mai presentato dinanzi agli elettori debba avere in Parlamento il più ampio sostegno possibile".
#Draghi: "Ad oggi tutti gli obiettivi dei primi due semestri del PNRR sono stati raggiunti".
#Draghi: "La condanna delle atrocità russe e il pieno sostegno all'Ucraina l'Italia possa e debba avere un ruolo guida all'interno dell'Unione europea e del G7".
Primi applausi dell'Aula.
#Draghi: "Ci siamo mossi con grande celerità per superare l'inaccettabile dipendenza energetica dalla Russia, conseguenza di decenni di scelte miopi e pericolose".
#Draghi: "Il merito di questi risultati è stato vostro, della disponibilità a mettere da parte le differenze e a lavorare per il bene del Paese. Con pari dignità, nel rispetto reciproco. La vostra è stata la migliore risposta all'appello del PdR. E alla richiesta di serietà, al
bisogno di protezione, alle preoccupazione per il futuro, che arrivano dai cittadini".
#Draghi: "Le forze politiche hanno posto un crescente desiderio di distinguo, di divisione. Le riforme del Csm, del catasto, delle concessioni balneari, hanno mostrato un progressivo sfarinamento della maggioranza sull'agenda della modernizzazione del Paese".
#Draghi: "In politica estera abbiamo assistito a tentativi di indebolire il sostegno del governo verso l'Ucraina, di fiaccare la nostra opposizione al disegno del presidente #Putin. Le richieste di ulteriori indebitamento si sono fatte più forti proprio quando maggiore era la
necessità di attenzione alla sostenibilità del debito".
#Draghi: "Non votare la fiducia ad un governo di cui si fa parte è un gesto politico chiaro. Non è possibile ignorarlo perché equivarrebbe ad ignorare il Parlamento. Non è possibile contenerlo perché vorrebbe dire che chiunque può ripeterlo. Non è possibile minimizzarlo perché
viene dopo mesi di strappi ed ultimatum. L'unica strada, se vogliamo ancora restare insieme, è ricostruire daccapo questo patto. Con coraggio, altruismo, credibilità. A chiederlo sono soprattutto gli italiani. La mobilitazione da parte di cittadini, associazioni, territori a
favore della prosecuzione del governo è senza precedente ed impossibile da ignorare!".
#Draghi: "Il reddito di cittadinanza è una misura importante per ridurre la povertà ma può essere migliorato per favorire chi ha più bisogno e ridurre gli effetti negativi sul mercato del lavoro".
#Draghi: "C'è bisogno di una riforma delle pensioni che garantisca meccanismi di flessibilità in uscita e un impianto sostenibile ancora al sistema contributivo".
#Draghi: "Dobbiamo accelerare l'installazione dei rigassificatori a Piombino e a Ravenna. Non è possibile affermare di volere la sicurezza energetica degli italiani e poi allo stesso tempo protestare contro queste infrastrutture!".
#Draghi: entro i primi giorni di agosto "dobbiamo approvare un provvedimento corposo - sottolineo corposo - per attenuare l'impatto su cittadini e imprese per l'aumento dei costi dell'energia".
#Draghi: "Dobbiamo continuare a sostenere l'Ucraina in ogni modo, come questo Parlamento ha impegnato il governo a fare con una risoluzione parlamentare".
Il ministro Guerini annuisce.
#Draghi: "Come mi ha ripetuto ieri al telefono il presidente Zelensky: armare gli ucraini è il solo modo per permettere agli ucraini di difendersi".
#Draghi: Dobbiamo combattere l'interferenza da parte della Russia e delle altre autocrazie nella nostra politica e nella nostra società".
#Draghi: "L'Italia è un paese libero e democratico. Davanti a chi vuol provare a sedurci col suo veleno autoritario dobbiamo rispondere con la forza dei valori europei! L'UE è la nostra casa e al suo interno dobbiamo portare sfide ambiziose".
#Draghi: "Serve un nuovo patto di fiducia. Sincero e concreto. Come quello che ci ha permesso finora di cambiare in meglio il Paese. I partiti, e voi parlamentari, siete pronti a ricostruire questo patto? Siete pronti a confermare quello sforzo compiuto nei primi mesi e che si è
poi affievolito?".
#Draghi: "Siamo qui in quest'Aula oggi, sono qui in quest'Aula oggi, a questo punto della discussione solo perché gli italiani lo hanno chiesto. Questa risposta a queste domande non la dovete dare a me, ma la dovete dare a tutti gli italiani. Grazie".
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C'è una notizia importante. Mario #Draghi ha sentito il presidente #Zelensky. La tempistica è sospetta al punto da augurarsi che non sia stato un commiato.
#Zelensky: "Ho avuto una conversazione telefonica con il primo ministro 🇮🇹 #MarioDraghi. L'ho ringraziato per l'ampio sostegno e la solidarietà del popolo italiano. Ho inoltre rimarcato il significativo contributo personale del Primo Ministro alla concessione all'Ucraina dello
Attenzione. In questi minuti stanno uscendo allo scoperto i dissidenti #M5s rispetto alla linea #Conte. Diversi parlamentari pronti ad annunciare la volontà di votare la fiducia a Mario #Draghi e se necessario ad uscire dal Movimento.
Rosalba #Cimino (deputata #M5s): "Se voterò la fiducia al governo #Draghi? Sì, assolutamente. (...) Non sarà il Movimento a buttarmi fuori, sarò io che, autonomamente, voterò la fiducia lasciando il M5s. Se il Movimento non vota la fiducia sarò io a lasciarlo".
Attenzione a quanto accaduto poco fa nella Conferenza dei capigruppo della Camera, dove #M5s, #Pd, #Iv e #Leu hanno chiesto che mercoledì #Draghi parli prima alla Camera e poi al Senato.
La prassi vuole che il dibattito abbia luogo nell'Aula in cui il governo ha ottenuto la
fiducia per la prima volta (la cosiddetta "culla") o nel ramo del Parlamento in cui ha avuto luogo la crisi. Proprio in relazione a quest'ultimo principio, il capogruppo #M5s#Crippa (occhio, è e sarà l'uomo del giorno) ha sostenuto che la #crisidigoverno si sarebbe generata alla
Camera con la decisione del #M5s di non votare il dl Aiuti.
Ma il capogruppo di Fdia alla Camera, #Lollobrigida, fa sapere che "il presidente della Camera, Roberto Fico, ha ricevuto dal centrodestra tutto compatto la richiesta di attenersi alle casistiche precedenti".
Attenzione. #Salvini e #Berlusconi: "Le nuove dichiarazioni di Giuseppe #Conte - contraddistinte da ultimatum e minacce - confermano la rottura di quel “patto di fiducia” richiamato giovedì dal Presidente Mario #Draghi e alla base delle sue dimissioni".
I leader di #Lega e #ForzaItalia confermano inoltre che sia "da escludere la possibilità di governare ulteriormente con i 5 stelle per la loro incompetenza e la loro inaffidabilità". Per queste ragioni "con il consueto senso di responsabilità", hanno "concordato di attendere
l'evoluzione della situazione politica, pronti comunque a sottoporsi anche a brevissima scadenza al giudizio dei cittadini".
Confermato dunque il no ad una prosecuzione dell'esperienza di governo con il #M5s.
Allo stato resta una sola possibilità per tenere #Draghi a P.Chigi.
#Conte: "Domani c'è un appuntamento fondamentale al Senato. Il nostro documento, con le nostre richieste, esprime l'interpretazione di un forte disagio non tanto del #M5s, quanto dei cittadini e delle imprese. Esprime ed interpreta questo momento drammatico".
#Conte: "Il M5s è l'unica forza politica che si sta interrogando su questa crisi con grande serietà, anche com soluzioni da vari mesi. L'unica forza che sta incalzando il governo sulle emergenze, l'unica forza che non ha paura di calibrare la propria azione politica in funzione
Ecco #Draghi. Riporterò le dichiarazioni più importanti.
Introduzione dedicata alla volontà del governo di combattere le diseguaglianze, combattere l'inflazione, difendere i salari, le pensioni.
Chi ha orecchie per intendere intenda.
#Draghi: "Coi sindacati abbiamo concordato di rivederci fra due settimane, quando il governo presenterà un provvedimento definito dal sottosegretario Garofoli 'corposo'. Prima di discuterlo in Cdm avremo un altro incontro con le forze sociali".