Chi ha attaccato il #Nordstream1 ed il #NordSteam2 ? I due indiziati principali sono #Russia e #StatiUniti #USA. Proviamo ad analizzare le motivazioni dell'uno e dell'altro e sviluppiamo ipotesi su chi possa essere stato il colpevole e perchè. #RussiaUkraineWar ⬇️
Premessa doverosa: l'ecosistema informativo è parziale e frammentato quindi, fino a che le indagini tedesche, danesi o svedesi non troveranno una prova incontrovertibile (resti di un ordigno, intelligence di vario tipo) non avremo la verità, ma ipotesi più o meno sostenibili.
Ipotesi 1: #USA. Washington teme (da sempre) le posizioni tedesche in materia di relazioni con la #Russia, anche in un momento di chiara freddezza come quelle attuali. Berlino e Mosca hanno bisogno l'uno dell'altro
I russi vogliono vendere gas a Germania (ed Europa), i tedeschi hanno bisogno dell'energia russa per mitigare gli effetti dello shock energetico su industria e famiglie. La Germania è contraria al price cap sul gas,
Inoltre appare timida sulle sanzioni assicurative per le navi metaniere (che inibirebbero la vendita di LNG russo verso l'Asia). Poi, nelle ultime settimane sono cresciute le proteste in Germania contro il carovita, con richieste di riaprire i flussi di gas dalla Russia
Quindi, di fronte al timore che la Germania potesse considerare l'idea di rivedere le proprie posizioni sulle sanzioni alla Russia e, di conseguenza, rimodulare tutta l'architettura di impegno europeo nel conflitto tra Mosca e Kiev, gli Stati Uniti hanno colpito per primi
Attaccare i due #Nordstream chiuderebbe le maggiori opzioni di negoziazione energetica tra Germania e Russia e trancerebbe anche il simbolo politico e infrastrutturale più forte della loro cooperazione recente.
Magari, gli USA avevano una consapevolezza maggiore, grazie all'intelligence, del dibattito interno e dei dubbi del governo tedesco. Hanno risolto la questione affondando il colpo in anticipo. Strike preventivo
Inoltre, manderebbe un messaggio forte a tutti quei Paesi "dubbiosi" sulla linea dura contro Mosca e, soprattutto, manderebbe un messaggio diretto proprio alla Russia, dimostrando fin dove Washington è disposta a spingersi.
Un pugno nello stomaco di Mosca all'indomani dei referendum nei territori occupati e dopo una settimana di minacce velate circa il possibile uso del nucleare (tattico) in Ucraina.
Poi, nel clima di forte polarizzazione politica, sociale e comunicativa in cui viviamo, gli #USA avrebbero potuto fabbricare la tesi della colpevolezza di Mosca, acuendone l'immagine di Paese spietato e senza scrupoli.
CI sono da considerare anche i vantaggi economici: ridimensionare ulteriormente l'immagine di Mosca quale partner energetico affidabile, alienare il mercato europeo dalle forniture russe e prendersi una quota importante di fabbisogno gasiero europeo
Tuttavia, molti di questi obbiettivi Washington li ha già raggiunti: dopo l'invasione, indipendentemente dall'esito della guerra, i rapporti tra Russia e Europa potrebbero essere molto freddi per i decenni futuri.
Inoltre, l'Europa ha raggiunto un consenso abbastanza diffuso sui rischi di affidare il soddisfacimento del proprio fabbisogno energetico gasiero ad un fornitore dominante, per lo più "scomodo" politicamente come la Russia. Diversificazione è la parola d'ordine.
Anche politicamente, nonostante il fronte filorusso non sia scomparso, molti degli ammiratori di #Putin gli hanno voltato le spalle dopo l'invasione dell'Ucraina. Questo non vuol dire che i filoatlantici siano aumentati o che gli antiamericani siano diminuiti
Però agli Stati Uniti le simpatie popolari europee interessano meno che a Mosca. Washington ha altri e più efficaci strumenti per proiettare influenza su governi e mondo economico del Vecchio Continente. La NATO è uno di questi.
Ipotesi 2: #Russia. I due gasdotti in questione non sono operativi e chissà quando torneranno ad esserlo. Mosca, di fronte alla postura europea in materia di guerra in Ucraina e di energia, è consapevole che difficilmente si tornerà indietro nel breve periodo.
Quindi, Mosca punta tutto sul ricatto energetico e sulla destabilizzazione economica e politica in previsione dei prossimi mesi. Attaccare i due gasdotti non sarebbe un problema. Sacrificare due infrastrutture al momento poco utili in nome di altri obbiettivi è lecito per Mosca
Dopotutto, ricordiamo che in guerra si può distruggere una propria infrastruttura per ragioni di vantaggio militare e che i russi sono quelli che hanno bruciato Mosca pur di lasciare Napoleone al freddo. Per vincere hanno sacrificato la capitale. Figuriamoci due gasdotti
Facendo questo ottengono alcuni vantaggi nel breve periodo: destabilizzano il mercato dell'energia, facendo impennare i prezzi del gas; spargono panico nella popolazione e nei governi europei, che temono lo shock energetico ed i suoi impatti; affondano duro contro la Germania;
Inoltre, grazie all'azione coordinata di infowarfare, creano e diffondono il sospetto di un attacco USA al fine di accrescere l'antiamericanismo e nel tentativo di spaccare il fronte interno europeo ed il fronte atlantico.
A riguardo, occhio alla diffusione dei video sull'intervento di Joe Biden riguardo il #NordStream2, diventato virale a poche ore dalla notizia dell'attacco. Secondo me non è casuale, per niente.
le parole di Biden sono vere, come anche la volontà statunitense di bloccare il gasdotto in questione. Tuttavia, è lecito pensare che il Presidente USA non si riferisse necessariamente a misure così aggressive.
Dopotutto, l'obbiettivo di quelle dichiarazioni era stato ampiamente raggiunto nelle primissime ore della crisi, a febbraio. Un'azione cinetica sarebbe quello che gli inglesi chiamano overkill.
I russi, poi, con un'azione del genere mandano un messaggio preciso all'Europa, ossia che il Generale Inverno è dalla loro parte e che Mosca può sfruttare le vulnerabilità legate all'approvvigionamento energetico.
Nonostante la superiorità tecnologica occidentale, Mosca è in grado di colpire le infrastrutture strategiche (gasdotti, cavi sottomarini ecc) e assestare un enorme colpo all'Europa, anche senza atomica. Una mossa non da poco
In sintesi, a mio parere, l'Ipotesi sulla colpevolezza della Russia è più sostenibile anche se gli interessi e gli obbiettivi degli USA non sono trascurabili.
Se dovessi avventurarmi con delle quote, la colpevolezza della Russia la pagherei 3 a 1, mentre quella statunitense 5 a 1. Voi cosa ne pensate?
p.s. Un motivo in più per i russi è attivare le clausole di forza maggiore per il contratto di fornitura alla Germania e non dover pagare riparazioni. Non si tratta di due soldini di cacio, specie se uniti al discorso sul pagamento delle penali sul #nordstream2

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