Si chiama Giuseppe Ciotta ed è nato ad Ascoli Satriano, in provincia di Foggia, il 13 novembre 1947. E’ sposato con Michelina Carbonara. Hanno una figlia di due anni. Abitano nel quartiere Santa Rita, Via Gorizia 67. 
Giuseppe Ciotta presta servizio alla DIGOS della Questura di Torino insieme al commissario capo Antonio Esposito ed al maresciallo Berardi, suo collega d’ufficio.
Ha partecipato all’arresto di pericolosi terroristi, tra i quali uno degli assassini del Proc. Gen. di Genova Francesco Coco e della sua scorta. Da poco è passato ad incarichi meno pericolosi; la sorveglianza del Politecnico di Torino, Galileo Ferraris e Facoltà di Architettura
#MdT 12/03/1977 – Un sabato di manifestazioni e cortei a Torino. La tensione alle stelle. Il giorno prima a Bologna lo studente Francesco Lo Russo, militante di Lotta Continua, è morto durante uno scontro con la polizia.
Per Giuseppe un giorno come tanti.
Per Giuseppe un giorno come tanti.
#MdT 12/03/1977 – Ore 8.00 Giuseppe esce di casa e sale sulla sua utilitaria, parcheggiata davanti la sua abitazione. Un uomo sfonda il finestrino e gli spara tre colpi. Uno diretto al cuore, uccidendolo.
Terroristi delle Brigate Comuniste Combattenti gli hanno teso un agguato
Terroristi delle Brigate Comuniste Combattenti gli hanno teso un agguato
Giuseppe Ciotta aveva trent’anni, sposato da poco. Aveva appena salutato la moglie sull’uscio di casa. Poi lei si era affacciata dalla finestra per salutarlo un'ultima volta. E aveva assistito all’uccisione.
L’esecutore dell’omicidio verrà individuato in Enrico Galmozzi (uno dei fondatori di Prima Linea).
Verrà condannato definitivamente a 27 anni ma uscirà di prigione dopo soli 10 anni (+ 3 di semilibertà).
Verrà condannato definitivamente a 27 anni ma uscirà di prigione dopo soli 10 anni (+ 3 di semilibertà).
La memoria di Giuseppe fu calpestata in quei giorni da un altro vile attentato, quello del silenzio. La stampa si interessò quasi esclusivamente del giovane Francesco Lorusso, militante di Lotta Continua, morto a Bologna durante gli scontri tra studenti e forze dell’ordine.
All’inizio del thread vi ho detto che Giuseppe Ciotta prestava servizio alla DIGOS della Questura di Torino insieme al commissario capo Antonio Esposito, bit.ly/2zaZxTo
Oltre ad Antonio Esposito alla DIGOS della Questura di Torino vi avevo detto che c'era anche il maresciallo Berardi, suo collega d’ufficio. bit.ly/2RgVsUQ
Ricordate Enrico Galmozzi, l'assassino di Giuseppe Ciotta? La sua donna Giulia Borelli, anche lei terrorista, rimase incinta di due gemelli mentre era con lui nella gabbia durante il processo.
Un giorno gli chiesero: "Ti pesano quelle due morti?" "Certo che mi pesano. Ho due figli e anche loro avevano dei figli. Non credere però che sia facile uccidere un uomo. Quando premi quel grilletto, così docile al più lieve tocco... beh, in quel momento pesa venticinque chili".
#MdT 2018 - Quarantesimo anniversario del rapimento di Aldo Moro.
Enrico Galmozzi ha scritto oggi su Facebook: "E no cazzo! Va bene tutto, ma la rottura di balle del 40ennale di Moro no!"
Enrico Galmozzi ha scritto oggi su Facebook: "E no cazzo! Va bene tutto, ma la rottura di balle del 40ennale di Moro no!"
