Thread by @JohannesBuckler

#MdT 08/01/1980 - Michele ha 25 anni Non è sposato. Nato nel 1955 è entrato nella polizia da poco. Dopo aver lavorato per il reparto Celere è stato assegnato alla questura di Milano.

#MdT 08/01/1980 – Antonio è sposato e ha due figli. Entrato in Polizia nel 1950, dopo aver frequentato la scuola allievi di Roma, ha prestato servizio a Torino e Novara, nonché presso le Questure di Roma, Napoli. Oggi è assegnato a Milano.

#MdT 08/01/1980 – Rocco è sposato e ha un figlio. Entrato in polizia nel 1969, dopo aver frequentato la scuola allievi di Alessandria, ha prestato servizio in Reparti di Milano e Napoli e, da ultimo, presso la Questura di Milano.

I tre sono in forza al commissariato Ticinese di via Tabacchi. Come ogni mattina stanno eseguendo un giro di controlli che arriva fino alla Barona. Scuole, fabbriche, banche, aziende. Un percorso di routine.

#MdT 08/01/1980 - Sono a bordo di una Ritmo targa civile, color giallo arancione. Michele Tatulli è alla guida. A fianco Antonio Cestari (gli mancano sei mesi alla pensione) con la sua esperienza e conoscenza dei quartieri. Dietro il vice brigadiere Rocco Santoro

Mentre i tre transitano sotto un ponte ferroviario, una fiat 128 taglia loro la strada. Diversi uomini, che si erano nascosti nei pressi della ferrovia, cominciano a sparare sull'auto con dei mitra. Presi nel fuoco incrociato i tre poliziotti non hanno scampo. Vengono massacrati.

Un mese prima il generale Dalla Chiesa era stato nominato capo della divisione Pastrengo, con competenza su Milano. Aveva attuato nuove norme antiterrorismo. Perché le BR avevano ucciso i tre poliziotti? Era scritto all’inizio di un volantino: “Benvenuto Generale Dalla Chiesa”

Pertini non potè andare ai funerali. Non poteva sdoppiarsi. Troppi morti. Se avesse voluto seguire tutti i cortei non avrebbe mai visto il Quirinale.
Nello stesso giorno era ai funerali di Piersanti Mattarella.

Alla guida dell'auto c’era Nicolò De Maria. A sparare alla schiena dei tre ragazzi furono Mario Moretti, Nicola Gianicola e lei, Barbara Balzerani.
Durante il processo era solita ridere. "Sconfitti, ma non depressi".
Come poteva ancora ridere dopo tutto quel dolore?

Quasi tutti, ormai, hanno beneficiato di sconti di pena e non sono più in carcere. Nel 2004 Mario Moretti ebbe un permesso per andare in una scuola per incontrare gli studenti di un corso di giornalismo, organizzato dalla Provincia di Milano tenuto dal giornalista Enrico Fedocci.

Non ho mai guardato i video di quella "lezione" di giornalismo (sono su Youtube). Non ce l'ho fatta.Non ne capivo il senso. Aveva ucciso gente semplice, spesso disarmata, alla schiena. Perchè?
I ragazzi alla fine scrissero dei commenti e lui mandò questa lettera di risposta.

In quegli anni la gente piano piano ci fece l’abitudine. A quelle facce da ragazzi formato fototessera che troppo spesso finivano sui giornali.
Quasi sempre ragazzi e uomini del Sud.
Furono loro a pagare il prezzo più alto durante quella barbarie.