Thread by @Mr_Ozymandias

La "letale" combinazione di bioingegneria e vaccini.
La Protein Sciences Corporation (PSC) nel giugno del 2013 è riuscita a far approvare dall'FDA americana, un vaccino contro l'influenza contenente proteine geneticamente modificate dalle cellule di un bruco: il Flublock.

Per certi versi il Flublock rivoluzionò il mercato dei vaccini, la cui produzione principale consisteva nel metodo più comune e consuetudinario in cultura di uovo.
Venne quindi spalancata la porta all'impiego di organismi geneticamente modificati per la produzione di vaccini.

Inutile dover ribadire che questa possibilità concreta di produzione dei vaccini potesse aprire ad una nuova e potenziale fonte di profitto per le multinazionali del farmaco.
Ma questa nuova tecnica di produzione nascondeva però anche una serie di effetti collaterali pericolosi.

Una delle complicanze scatenate dal Flublock è la Sindrome di Guillain-Barrè, una polinevrite acuta che si manifesta con una paralisi progressiva agli arti. Può causare complicanze letali, se vi è interessamento dei muscoli respiratori o del sistema nervoso autonomo.

Paradossalmente è la stessa Protein Sciences Corporation, la ditta produttrice di Flublock, ad ammettere, nei propri dati clinici che durante gli studi e le sperimentazioni sono decedute due persone a seguito di somministrazione del vaccino. Motivo che non ne blocca il commercio.

Il Flublock nonostante queste premesse viene commercializzato come sicuro ed efficace, promosso soprattutto per la sua utilità contro circa il 45% dei ceppi virali in circolazione, a differenza degli altri vaccini, in grado di "combatterne" appena uno o due.

Nel Novembre 2012, sempre l'FDA, approva un altro vaccino antinfluenzale il Flucelvax, dell'azienda farmaceutica Novartis. Esso impiega cellule di reni di cani.
Il vantaggio principale registrato? Ovviamente una produzione molto più veloce e in grandi quantità.

Entrambi i vaccini (Flublock e Flucelvax) sono stati realizzati per mezzo di un contributo di 1 miliardo di dollari, destinati dal Dipartimento di Salute e dei Servizi Umani (HHS) degli Stati Uniti d'America, soldi, ovviamente, provenienti dalle tasche dei contribuenti americani.