Thread by @FrBailo

Ho incrociato i risultati delle #ElezioniEuropee2019 a Milano (1237 sez. elettorali, 47,510 numeri civici) coi dati del censimento 2011 (6085 sez.).

Milano é interessante perchè sia PD che Lega sono molto distanti dalla media nazionale.

Ecco i risulati e le mappe. /1

Il PD è il primo partito di Milano, ma conta una signficativa concentrazione di voto dentro la circonvallazione media. La Lega cresce invece nelle periferie estreme.

Nella figura mostro per numero civico la distribuzione di voti tra PD e Lega se escludiamo gli altri partiti. /2

Sono quattro i partiti territoriali: PD, Lega, FI e M5S.
- FI è radicata tra i Giardini Montanelli e il Quadrilatero della Moda;
- Il PD dentro la circonvallazione media e Città Studi.
- La Lega e il M5S nelle periferie.

Nella figura mostro dove hanno preso voti. /3

Il Movimento 5 Stelle (M5S) ottiene solo il 8.5% a Milano (10 punti sotto la media nazionale) e mostra una distribuzione geografica molto simile alla Lega:

Nella figura mostro la distribuzione di voti del M5S e il paragone Lega/M5S /4

Entrano i dati del censimento 2011.

Nelle mappe mostro la distribuzione dei disoccupati, dei laureati, degli over 65 e dei cittadini stranieri con passaporto di un paese africano.

Solo laureati e cittadini africani mostrano un chiaro pattern geografico. /5

L'incrocio coi dati del censimento 2011 consente di usare le variabili demografiche per *predire* i risultati elettorali. (Tabella in coda)
Tra le variabili la disoccupazione dimostra di essere la meno imporante. /6

Nel confronto Lega/PD, la variabile più rilevante sono la percentuale di laureati (+PD), di cittadini asiatici (+PD) e di cittadini africani (+Lega).
Il voto M5S ha gli stessi predittori della Lega, mentre i predittori del voto FI sono simili a quelli del voto PD. /7

Ma la cosa forse più interessante é l'interazione over 65 e cittadini africani nel predirre il voto Lega: quando entrambe le variabili crescono, cresce di molto anche la Lega. A spiegare questo sono probabilmente le case popolari (@francescocosta ha un bel podcast al riguardo) /8

In conclusione nel contesto di una grande metropoli, il PD dimostra di essere il partito di quelli che riescono a navigare con successo il sistema socio-economico: hanno un lavoro sofisticato e ben remunerato che gli consente di vivere all'interno delle mura spagnole.
/9

La Lega invece pesca nel disagio culturale-economico di quelli che orbitano all'esterno delle circonvallazione media e a cavallo delle tangenziali: quelli che lavorano in cittá senza farne davvero parte, che vivono nelle situazioni di maggior disagio (over 65 & immigrazione). /10

Questo non significa che anche in provincia o nei comuni minori la Lega ottenga voti solo dai piú marginalizzati. É infatti probabile che questo sia solo una caratteristica del voto leghista urbano. /11

Il PD credo invece non vada molto al dilá di questo gruppo demografico anche fuori dai contesti metropolitani: la parte integrata nell'economia dei servizi (pubblici o privati). Il problema del PD é che questo segmento é maggioritatio a Milano ma non nel Paese. /12

Appendice: Ecco la tabella coi coefficienti di regressione e le varie statistiche di rito. /13

Correzione: circonvallazione esterna, non media