L’ultimo passaggio della vicenda giudiziaria ILVA sarebbe l’apertura di un fascicolo presso la Procura di Taranto, a seguito di esposto dei commissari dell’AS, con l’ipotesi di reato di cui all’art. 499 cp
repubblica.it/economia/2019/…
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Sotto la rubrica “Distruzione di materie prime o di prodotti agricoli o industriali ovvero di mezzi di produzione” l’art. 499 c.p. prevede “Chiunque, distruggendo materie prime o prodotti agricoli o industriali, ovvero mezzi di produzione, cagiona ... 2/
... UN GRAVE NOCUMENTO ALLA PRODUZIONE NAZIONALE o fa venir meno in misura notevole merci di comune o largo consumo, è punito con la reclusione da tre a dodici anni e con la multa non inferiore a 2.065 euro”.
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Ora non voglio fare previsioni sull’esito di questo nuovo fronte giudiziario della vicenda ILVA: non sarebbe serio non disponendo di tutti gli atti e documenti (a cominciare dall’esposto dell’AS). Chi volesse può leggere questo thread per mettere insieme alcuni dati 4/
Certo non sfuggirà l’apparente contraddizione tra la decisione di GIP e Riesame del Tribunale di Taranto su richiesta della Procura che da un lato ordinano lo spegnimento dell’impianto entro termini precisi in assenza di interventi necessari per garantire la sicurezza 6/
... e dall’altro un’indagine che a quanto è dato sapere ipotizza nello spegnimento dell’impianto (e in tutte le attività ad esso prodromiche) che l’AG stessa ha ordinato, la produzione di un grave nocumento di cui l’attuale affittuario dell’azienda dovrebbe rispondere 7/
Non voglio parlare di questo.
E neppure voglio parlare del fatto che l’art. 499 c.p. è tradizionalmente considerato un esempio di norma inapplicabile (e del resto non troverete nei repertori di giurisprudenza degli ultimi 90 anni un solo caso di applicazione di questa norma) 8/
E neppure voglio parlare del fatto che l’art. 499 c.p. è tradizionalmente considerato un esempio di norma inapplicabile (e del resto non troverete nei repertori di giurisprudenza degli ultimi 90 anni un solo caso di applicazione di questa norma) 8/
La norma è destinata alla disapplicazione perché il macroevento che la caratterizza -il nocumento per l’industria nazionale, evento al cui verificarsi si consuma il reato- ha contorni indefiniti non verificabile empiricamente con gli strumenti a disposizione del giudice penale 10
Il 499 è un esempio paradigmatico di pessima tecnica di tipizzazione legislativa avendo come elemento costitutivo un evento proiettato su scala macroeconomica -il grave “nocumento all’industria nazionale”- talmente indeterminato da sfuggire a attendibile verifica empirica 11/
No: voglio parlare del retroterra culturale, della concezione dell’economia posta a base di questa norma concepita durante il fascismo e del fatto che riesumarla oggi non è per nulla un bel segnale 12/
(ma lo faccio più tardi, che devo far la spesa) a dopo.
Allora come nasce il 499 cp e il nocumento alla produzione nazionale?
Guido Alpa, maestro del nostro attuale PdC Conte, con Mario Bessone e Andrea Fusaro, dice che il 499 cp è espressione “della Carta del lavoro là dove dichiara che la produzione, e quindi la proprietà, è funzione di interesse nazionale con la conseguenza che...
... l’organizzatore dell’impresa, e quindi il proprietario, è responsabile dell’indirizzo della produzione di fronte allo Stato”. Prosegue: “Ma, partendo da questa verità evidente e benefica, che la proprietà sia anche una funzione sociale, non si può...
... giungere a negare nella proprietà la nozione di diritto per sostituirvi unicamente quella di funzione”.
E conclude:
“E ciò per il motivo che se il solo concetto di funzione sociale si applica sul serio, si deve arrivare necessariamente a sopprimere la nozione del diritto”.
E conclude:
“E ciò per il motivo che se il solo concetto di funzione sociale si applica sul serio, si deve arrivare necessariamente a sopprimere la nozione del diritto”.
Ricordo che la Carta del Lavoro è uno dei documenti fondamentali del fascismo (21 aprile 1927): per dirla con Wikipedia esprime i suoi principi sociali, la dottrina del corporativismo, l'etica del sindacalismo fascista e la politica economica fascista.
Alpa precisa che la dichiarazione settima della Carta del lavoro proclama che «lo Stato corporativo considera l’iniziativa privata nel campo della produzione come lo strumento più efficace e più utile nell’interesse della Nazione». Qui l’articolo completo ambientediritto.it/dottrina/Dottr…
La funzione sociale della proprietà, declinata nel’obiettivo di perseguire l’interesse nazionale nella Carta del Lavoro fascista del 1927, si traduce, con il Codice Rocco del 1930, nella previsione dell’art. 499 cp (oggi riesumato)
Scrive altro autore: “il caso esemplare dei delitti contro l’economia pubblica rappresenta il risultato di una legislazione propagandistica, dedita ad assecondare gli indirizzi del regime astraendo eccessivamente dai singoli interessi colpiti dal comportamento criminoso ...
... pur di puntellare la costruzione simbolica di una politica di potenza”.
E ancora:
“La necessità di fornire le basi normative allo sviluppo della dottrina fascista in senso corporativo finiva quindi per creare fattispecie difficilmente applicabili nella realtà come il 499 cp
E ancora:
“La necessità di fornire le basi normative allo sviluppo della dottrina fascista in senso corporativo finiva quindi per creare fattispecie difficilmente applicabili nella realtà come il 499 cp
Ragioni ideologiche avrebbero pertanto plasmato il bene giuridico economia pubblica secondo le indicazioni della Carta del Lavoro rendendolo però praticamente sterile oltre una mera funzione d’emblema”.
Del resto il Ministro della Giustizia dell’epoca, Alfredo Rocco, cui si deve il nostro codice penale, scriveva nella Relazione al progetto definitivo del codice penale, Lavori preparatori, Roma, 1930, p. 276:
“[...] L’opportunità di una più rigorosa tutela della produzione nazionale è, infatti, in diretto rapporto con il fine supremo che alla produzione stessa è assegnato: l’affermazione, lo sviluppo della potenza
nazionale”
nazionale”
Sarà un caso che, in quest’epoca malata di sovranismi di destra e di sinistra, la visione fascista distorta della proprietà come funzione sociale strumentale all’affermazione della “potenza nazionale” (per usare la retorica di Rocco) riemerge nel recupero di quel rottame ...
di quel residuo tossico dell’ideologia fascista che è l’art. 499 c.p.
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Buona fortuna a tutti noi.
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Buona fortuna a tutti noi.
@ricpuglisi @gianlucac1 @micheleboldrin @profmaresca @vitalbaa se avete voglia di farci una riflessione su, fa piacere
Musica di sottofondo per il pomeriggio, in attesa del lunedì, da Arezzo, gli Osaka Flu “Mi fa schifo lavorare”.... perdono loro anche un “reato penale” ....
