Si dice neoliberista, ma si vuole colpire il liberalismo.
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Perché?
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Una convergenza che ha radici storiche e prevede non a caso giustizialismo, nazionalismo e statalismo come ingredienti basilari.
Il punto su cui i neocomunisti abbracciano le destre sociali alla Borghi e Bagnai, a cui possiamo riconoscere il merito di essere almeno espliciti, diversamente dagli intellettuali a sinistra.
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La sinistra-sinistra non osa dirlo esplicitamente e si costringe a ridicoli alambicchi verbali, ma la sostanza è questa.
Svincolarsi dai controllori è il primo passo.
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Banalizzando diventa questa la domanda, al di là della retorica dei banchieri e delle banche (che finanziano imprenditori che assumono operai).
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Ricordate solo che se le risorse finiscono, finiscono i servizi e allora non ci saranno + spazi di manovra, come per i diritti dei cittadini.
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