Thread by @FabbioSabatini

Tenere una distanza di sicurezza di due metri, evitare i luoghi affollati.

Ma continuare a frequentare le aule scolastiche, le aule universitarie, i luoghi di lavoro e i mezzi pubblici per raggiungerli.

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E magari sforzarsi di visitare i musei, mangiare nei bar e nei ristoranti, ché Milano non si ferma, Firenze non ha paura e altre sciocchezze del genere.

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Nell'emergenza, i cittadini hanno bisogno di fidarsi delle istituzioni. Messaggi e istruzioni così tentennanti e contraddittori ai limiti dell'irrealizzabile, invece, minano la credibilità delle istituzioni.

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Con il risultato che ognuno fa per sé, malamente, seguendo informazioni incomplete o distorte o, peggio, l'emozione del momento.

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Da quanto riportano i media, c'è una serie di contagi tra docenti delle università di Praga, Torino, Trieste e Udine. Tutti i contagiati avevano partecipato a un convegno all'Università di Udine il 20 febbraio.

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Due settimane dopo, manifestano sintomi. Nel frattempo hanno frequentato i rispettivi atenei, con tutto quello che comporta.

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Lo vogliamo capire che dobbiamo sospendere immediatamente, in tutte le regioni e per il tempo necessario, lezioni, seminari, workshop, assemblee, convegni? Ne va della salute degli studenti e del personale universitario.

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Smettiamo di tentennare e trasferiamo temporaneamente online le attività che non richiedono un contatto diretto. Usciamo da questo stato di negazione e stordimento e organizziamo una reazione alla diffusione dell'epidemia.

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Sforziamoci di fare dei sacrifici nei prossimi trenta giorni, ne raccoglieremo presto i frutti ed eviteremo di trovarci in una situazione tragica, sia per la salute pubblica sia per l'economia, tra novanta giorni.

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