Thread by @ItinerariL

#ILO100, "Il futuro del #lavoro", Roma, 31/5/2019. Importante intervento di @GuyRyder, DG @ILO. A seguire un estratto.
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Temi toccati: il ruolo di #ILO, il ruolo dell'Italia nel dialogo e nell'azione internazionale sul #lavoro, il lavoro della commissione mondiale sul #FuturoDelLavoro, le sfide da affrontare.
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I cambiamenti in corso inducono insicurezza e anche paura. In tutto il mondo le persone vogliono sapere se il loro #lavoro esisterà domani e se le loro #competenze saranno rilevanti.
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Il #FuturoDelLavoro non è predeterminato, sta a noi dargli una forma che rispetti i diritti delle persone che lavorano, che dia sicurezza economica, #PariOpportunità e #GiustiziaSociale.
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Il rapporto della commissione globale sul #FuturoDelLavoro si focalizza sulle persone, sugli #investimenti, che non sono necessariamente quelli considerati dalle politiche economiche.
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Gli investimenti considerati sono riferiti a 3 pilastri che possono portare equità e sostenibilità nelle nostre società, massimizzazione delle opportunità, minimizzazione dei rischi indotti dai cambiamenti già visibili nel mondo del lavoro.
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Il primo pilastro riguarda l'investimento nelle capacità delle persone perché possano trarre pienamente e universalmente vantaggio dalle opportunità che il #FuturoDelLavoro offre, supportandole nelle molteplici transizioni che non avrebbero mai creduto
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di dover affrontare nel corso di tutta la loro vita lavorativa. Viene richiesta una #ProtezioneSociale universale, dalla nascita alla vecchiaia. Il rapporto propone di garantire il diritto universale alla #FormazionePermanente, #LifelongLearning,
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cioè il diritto ad apprendere in tutto l'arco della vita lavorativa. Viene chiesta un'agenda trasformativa per l'#equità di #genere: la differenza di genere nelle retribuzioni è forse la più grande ingiustizia singola nel mondo del lavoro attuale.
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Il secondo pilastro è quello riguardante un incremento degli investimenti nelle istituzioni del #lavoro. Il rapporto della commissione ricorda che "Il lavoro non è una merce", e il compito delle istituzioni del lavoro è di regolare i mercati del lavoro
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ed evitare che il #lavoro come una merce sia trattato. Come il lavoro sta cambiando profondamente, bisogna che tutte le istituzioni del lavoro si adattino, che si rafforzino, di conseguenza. La commissione propone una "Universal Labour Guarantee"
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riguardante tutti i lavoratori, indipendentemente dal loro stato occupazionale e dal loro accordo contrattuale, che gli consenta di godere di tutti i #diritti fondamentali del #lavoro, un #salario adeguato alla sussistenza, un numero massimo di ore di lavoro,
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luoghi di lavoro sicuri e salubri. I progressi tecnologici consentono di accrescere il controllo sui tempi di #lavoro e di ottenere un migliore bilanciamento tra la vita professionale e quella privata.
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La Guarantee richiama anche la rivitalizzazione della #contrattazione collettiva e del #DialogoSociale.
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Il terzo pilastro riguarda l'investimento nel #LavoroDignitoso e #sostenibile: i lavori del futuro. Secondo la commissione bisogna cominciare ad investire nelle aree dell'#economia ricche di posti di lavoro trasformativi:
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nell'#economia #rurale, nell'economia di cura, nella #GreenEconomy, in #infrastrutture di alta qualità, fisiche, digitali, sociali. Da qui stanno arrivando i lavori del futuro.
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L'Italia non è un caso unico: è da rinvigorire il contratto #sociale, che consente alle ##imprese di prosperare, ai lavoratori di condividere il progresso economico, il rispetto dei loro #diritti e la #protezione contro i rischi in cambio del loro continuare a
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contribuire alla società e alla condivisione della prosperità. Il #DialogoSociale, assicura, deve assicurare di poter gestire i cambiamenti che stanno trasformando il mondo del lavoro e le nostre #società. In questi tempi spesso difficili e incerti
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è una responsabilità collettiva e un mandato per la ILO e per i suoi stati membri continuare a lavorare insieme così come abbiamo fatto negli scorsi 100 anni, in Italia e in tutti i 196 stati membri, per decidere l'aspetto del mondo del #lavoro nel 21esimo secolo.
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