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Si legge spesso che le conseguenze della pandemia sono provvidenzialmente aiutate dalla presenza di internet e delle reti sociali, unici mezzi a garantire – con clamorosa, decisiva novità rispetto al passato – una continuità e una parvenza o surrogato di normalità alle relazioni.
È senz’altro vero, per certi aspetti, anche se credo che la questione sia più complessa e sfumata.
È vero che gli strumenti tecnologici ci consentono oggi di continuare a mantenere un tessuto di azioni e di relazioni efficace in tempi rapidissimi, per l'addietro impossibili.
Ma è anche vero che la propagazione fulminea di questo morbo e il suo passare, a una velocità senza precedenti, da problema locale a problema di tutta l'umanità sono essi pure conseguenze non tanto indirette della fittissima interconnessione del mondo d'oggi.
Non abbiamo, in questo senso, un privilegio, né un'esclusiva. Pestilenze e simili sciagure sono sempre esistite nella storia dell'uomo, e hanno avuto la stessa eco devastante nelle vite degli individui che ne sono stati toccati.
Isolamento, senso d'impotenza, angoscia per il futuro, esperienza della sofferenza e della morte hanno sempre avuto la stessa risonanza nei cuori delle singole donne e dei singoli uomini, che hanno sempre cercato qualche modo per lenirne gli effetti o rimuoverne il peso.
L'effetto moltiplicato e planetario che oggi vediamo in questo nuovo flagello vale per i suoi effetti negativi come per gli antidoti con i quali l'umanità cerca per placare il proprio dolore, o per superare gli ostacoli posti dalla natura.
Enfatizzare gli uni o gli altri dipende, forse, dalla nostra sensibilità. Ma ecco, io non credo che oggi noi siamo né più fortunati né più sfortunati di chi ci ha preceduto.
A volte, forse, tendiamo a considerarci migliori e più progrediti. Salvo poi doverci riconoscere capaci, nostro malgrado, di generare, propagare o secondare mali ancora più grandi di quelli provocati o subiti dai nostri antenati.
(risposta data a G.G., che ringrazio).
Altri spunti sul tema di questo thread (l'intervistato evita saggiamente la iattanza di chi rischia lo sciacallaggio culturale con toni tipo: abbiamo vinto, abbiamo spezzato a colpi di virus le ultime resistenze):
@Miti_Vigliero @demartin @christianrocca
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